Ommdepreja

DOVE ERAVAMO RIMASTI?


I miei amici conoscono i motivi di questa mia lunga assenza; sono stato completamente assorbito dall'organizzazione di alcuni importanti eventi, perciò ho trascurato il blog. Adesso possiamo riprendere il dialogo interrotto.Molti gli avvenimenti succedutisi in questi ultimi due mesi, alcuni dei quali desidero commentare. Comincerò con la "defenestrazione" del governo Berlusconi a cura del presidente della repubblica. Per quanto abbia ricercato nel testo della nostra Costituzione, ancora vigente?, e nei commentari dei maggiori costituzionalisti di oggi e di ieri, nulla ho trovato che giustifichi gli ultimi comportamenti del capo dello stato.Per la verità, sin dalla costituzione del governo Berlusconi nel 2008, il capo dello stato ha inteso esercitare una sorta di tutela, pretendendo di conoscere in anticipo ogni iniziativa legislativa del governo e addirittura pretendone modifiche sostanziali, sino a  minacciare di non controfirmare i decreti legge; un esempio per tutti il famoso decreto Englaro, del quale fu impedita l'approvazione, con quale tragico epilogo tutti sappiamo. Napolitano si sarà certamente ispirato all'opera svolta dai due suoi predecessori, infatti Scalfaro lo dichiarò addirittura pubblicamente. Ma la levatura di quei signori è ben dipinta dagli ultimi documenti sull'abolizione del famoso art.41 bis, del quale erano perfettamente a conoscenza, nonostante i loro "vuoti di memoria", e che anzi contribuirono ad assumere le decisioni per "cedere" alle "richieste" di "civiltà"! In queste condizioni, quale governo può validamente svolgere il programma, col quale è stato eletto, se si sente costantemente sotto "schiaffo"? Ma dove stanno scritte queste norme? Il Presidente della Repubblica può esclusivamente vigilare che nelle leggi e nei decreti sottoposti alla sua controfirma non vi sia una evidente violazione della Costituzione. Non ha compiti di indirizzo nè di censura! Il governo è eletto dal popolo sovrano, il presidente della repubblica no!Già dai giorni precedenti il famoso e abortito voto di sfiducia al governo Berlusconi del 14 dicembre 2010, il nome di Mario Monti era invocato come il necessario salvatore della patria! Da quel momento fu fatto sedere in panchina in attesa che la magistratura o qualche imboscata parlamentare facesse fuori l'odiato "tiranno"; in quel caso il panchinaro sarebbe stato a capo del governo del "ribaltone", ammesso e non concesso che Napolitano arrivasse a tanta spegiudicatezza, alla Scalfaro, per intenderci. Così arriviamo al "papocchio" della nostra triste realtà!Chi sono i veri killer del governo Berlusconi? Manco a dirlo: i due accidiosi "enfants prodiges" della bassa cucina politica italiana: Gianfranco Fini in Tulliani e Pier Ferdinando Casini in Caltagirone; due storie famigliari almeno discutibili, in contrasto con le opinioni e i valori da entrambi dichiarati. Dimenticavo, non voglio scendere in polemiche del tipo "tu sei peggio di me"; ma almeno una cosa bisogna sottolinearla: casa di Montecarlo e scandalo Enav a parte, il suocero di Casini è appena stato condannato a tre anni e sei mesi per la mancata scalata di Unipol a BNL. Abbiamo una banca anche noi?! Sognavano di diventare a tutti i costi "delfini" di Berlusconi e si sono risvegliati "figli" di Bossi: due "trote". Afferma la De Gregorio che Fini era già d'accordo col PD per le elezioni nel Lazio, ben prima della sceneggiata dell'uscita di Fini dal PDL; però che elevatezza di principi, che correttezza istituzionale del presidente della camera dei deputati! Questi due si presentano come il futuro della politica italiana; se fosse vero, sono pronto a dichiararmi "apolide"!