RISPOSTA ALL INCOGNITA 11(I FANTASMI DI PALAZZO BAROLO)COME HA SCRITTO LA MIA AMICA TENY (PRENDENDO COME FONTE IL SITO DI PALAZZO BAROLO)Elena Matilde Provana di Druent Secondo una leggenda, nelle notti di luna piena a Palazzo Barolo, si aggira il fantasma della nobildonna Elena Matilde Provana di Druent, figlia del conte Giacinto Antonio Ottavio e di Anna Costanza Doria. Andata in sposa, per volere paterno, al cugino Gerolamo IV Gabriele Falletti, marchese di Castagnole, venne richiamata a Palazzo dal genitore, impossibilitato a versare la dote pattuita a causa dei debiti di gioco. La giovane, costretta lontano dal marito e dai figli, si suicidò una mattina d'inverno, gettandosi da una finestra del primo piano, come riportato da un cronista dell'epoca: “...Essendovi molta neve in terra si è gettata a basso da una finestra del primo piano del palazzo di Monsù Druent una figliola moglie del S.r marchese di Castagnole in camiggia non avendo vissuto più di un quarto d’ora, e questo a causa che Monsù di Druent non voleva che la medema andasse a coabitare con il d.o S.r marchese di Castagnole.” Dal sito: www.palazzobarolo.it
Elena Matilde Provana di Druent
RISPOSTA ALL INCOGNITA 11(I FANTASMI DI PALAZZO BAROLO)COME HA SCRITTO LA MIA AMICA TENY (PRENDENDO COME FONTE IL SITO DI PALAZZO BAROLO)Elena Matilde Provana di Druent Secondo una leggenda, nelle notti di luna piena a Palazzo Barolo, si aggira il fantasma della nobildonna Elena Matilde Provana di Druent, figlia del conte Giacinto Antonio Ottavio e di Anna Costanza Doria. Andata in sposa, per volere paterno, al cugino Gerolamo IV Gabriele Falletti, marchese di Castagnole, venne richiamata a Palazzo dal genitore, impossibilitato a versare la dote pattuita a causa dei debiti di gioco. La giovane, costretta lontano dal marito e dai figli, si suicidò una mattina d'inverno, gettandosi da una finestra del primo piano, come riportato da un cronista dell'epoca: “...Essendovi molta neve in terra si è gettata a basso da una finestra del primo piano del palazzo di Monsù Druent una figliola moglie del S.r marchese di Castagnole in camiggia non avendo vissuto più di un quarto d’ora, e questo a causa che Monsù di Druent non voleva che la medema andasse a coabitare con il d.o S.r marchese di Castagnole.” Dal sito: www.palazzobarolo.it