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20 anni di MatrimonioOgni riferimento a fatti e personaggi e' puramente... VOLUTO! Angoli di vita
28 gennaio 2009 / 28 gennaio 1989
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Post n°19 pubblicato il 27 Marzo 2008 da AlessandroDeGerardis
Capitolo XIX Il liceale... e la 128 coupe Il primo ottobre del 1974 inizio a frequentare il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi in via Bulgaria a Grosseto, a 200 metri da casa. Ma facciamo un piccolo passo indietro. E' il mese di settembre e mi trovo a Ribolla nella casa dei miei nonni materni. A meta' mattinata viene a trovarci un cugino di mia madre, Luigi Comandi, universalmente conosciuto come Gigi. Ha da poco acquistato una Fiat 128 Coupe SL (quella con 4 fari) bianca ed e' come ringiovanito di colpo, dopo oltre un decennio della sua vecchia 500D bianca, targata GR36015, peraltro tenuta benissimo, caratterizzata da una mascherina fuoriserie e dalle borchie copri ruota della Bianchina Quattroposti. Ma adesso si e' evoluto, e' passato a 1300cc, la potenza e' piu' che triplicata e non si regola, e' come un bambino col giocattolo nuovo. Conoscendo la mia passione per le macchine mi invita ad andare con lui a Tatti, un paesino a pochi chilometri da Ribolla, per farmi sentire come va la Coupe. Dopo una tirata di tre chilometri per arrivare all'incrocio della Collacchia, in cui mi fa sentire accelerazione, ripresa e velocita' in un concentrato da Gran Premio, iniziano le curve e i tornanti della stradina per Tatti e qui dallo stile GP passiamo al rally piu' puro, a scapito del mio stomaco che incomincia a lamentarsi dello sconvolgimento inerziale, centrifugo e gravitazionale, ma siamo gia' arrivati al paese e la 128 Coupe viene presentata a parenti e amici come se fosse sua figlia. Poco dopo il ritorno verso Ribolla assume contorni drammatici. Visto quanta benzina aveva consumato in salita, Gigi decide di fare la discesa a motore spento in folle. Gli faccio notare, con la mia saggezza da tredicenne, che la 128, a differenza della 500, ha il blocchetto accensione con annesso bloccasterzo, per cui, a motore spento, potrebbe compromettere la manovrabilita' del volante. Le sue risposte sono della serie "Non ti preoccupare, lo faccio sempre" e altre amenita' del genere. Arrivati al terzo tornante a destra lo sterzo rimane bloccato e terminiamo la corsa in una fossa adiacente alla strada. Da quel momento Gigi invecchia all'improvviso, perde le sue caratteristiche sportive, rimpiange per un attimo la 500D, ma poi si consola pensando che se la curva fosse stata a sinistra, sarebbe stato peggio perche' su qual lato c'e’ uno strapiombo con conseguenze facilmente immaginabili. Ed e' con la mia gia' citata saggezza da tredicenne che affronto sicuro le scuole superiori, un deciso taglio col passato, nuovi insegnanti, uno dei quali molto giovane il prof. di inglese Pierangelo Lenzi, e nuovi compagni, con alcuni dei quali nacque anche una bella amicizia, in particolare con Sebastiano Cacòpardo e Raffaele Loffredo, entrambi residenti a Porto Santo Stefano. Per i primi giorni si usciva verso le 12.30 e a gran velocita' percorrevo i 200 metri che mi separavano da casa per non mancare, alle 12.40, all'inizio di "Alto Gradimento", la trasmissione del momento, come spesso diceva il personaggio Max Vinella, interpretato da Giorgio Bracardi.
In quel periodo la radio la vivevo da ascoltatore accanito, ma stava per succedere qualcosa che me l’avrebbe fatta vivere da protagonista… Prima pero' dovevo liberarmi di due grandi ostacoli: l'esame di teoria e solfeggio e il quinto anno di pianoforte. Riuscii a fare tutto nel giro dell'estate 1975, nel mese di giugno mi presentai al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma come privatista e affrontai un'ottima prova e nel mese di settembre, dopo qualche lezione preparatoria con la moglie del maestro Badolato, superai anche lo scoglio del quinto anno di pianoforte. Ero ormai al giro di boa dei miei studi musicali.
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