BastardInside

la voce a te dovuta


 Un altro giorno è ormai giunto al termine,il sole sta già giocando a nascondino con la luna,dalle finestre aperte mi giunge il vociare tipico delle sere d'estate,lo ascolto distratta,ed è strano,perchè di solito presto molta attenzionea tutto quel che accade,strano? no,non direi,la verità è che nella testa l'eco di certe parole è incessante...come un tam-tam primordiale,m'invadeogni cellula,ogni muscolo,ogni pensiero...e...mi trascina,obbligandomi a chiudere gli occhi e ad abbandonarmi ad un volereche è si,esterno a me,ma è così talmente mio da volerlo tenere stretto il più a lungo possibile...no,tu lo sai,mi conosci,non mi spaventa nulla,solo mi continua a sorprendere per come tutto siacosì familiare,da renderlo necessario.ora,si proprio ora,lo vorrei sentire quel dolore,perchè non te l'ho mai detto,o forse te l'ho detto fin troppevolte,ma,ci sono momenti in cui quel dolore è un'urgenza della mia anima....ne ho bisogno,come l'aria che respiro,come quella voce che mi raggiunge,puntuale,ogni volta che piùne sento la mancanza...quella voce che al pari di certe calamità naturali non offre scampo...la riconoscerei ovunque,così come potrei riconoscere l'odore della tua pelle,così tanto(troppo?)similealla mia....si hai ragione tu:devo trovare il tempo,devo,per non udire più quei discorsi sui meriti....per far si che nell'inevitabilità di quel dolore tu possa trovarvi ogni cosa che cerchi,ogni capriccio,ogni sogno,e tutto ciò che di te stesso non mostri a nessun'altro se non a chi ti è così tanto simile.Ora che sei distante abbastanza da potermi bramare come brama l'acqua un naufrago,sappi che,niente e nessuno potrebbe mai sostituire l'insostituibile...Lo sai,oggi pomeriggio eri distratto dal lavoro e non ti sei accorto che mi è sfuggita una parola,e che,ancor più distrattamente mi hai risposto con la stessa parola...maledettamente uguali io e te...!!e potrebbero trascorrere secoli,ma la sorpresa per la semplicità con la quale siamo in totale simbiosi,sarebbesempre la mia sorpresa più grande.Non stupirti per la dedizione di chi ti guarda dentro,è un atto dovuto!C'è silenzio adesso...quasi che il resto del mondo si sia messo in ascolto...dimmi,sei stato tu che lo hai messo a tacere?No,non dirmelo,so a cosa stai pensando...ora sono come le monetine quando prendi l'ascensore......frughi nelle tasche e quando ti accorgi di non averle ti sfugge un "e mò?"ed io guardandoti sorrido e sussurro "e mò si va a piedi amò"tanto il fiato l'abbiamo entrambi,tanto possiamo anche fermarci sul pianerottolo a fare una pausa...parliamo?-no tra noi non serve-hai portato le carte?-no,sono rimaste sul tavolo insieme alle monetine-amò e mò?-e mò anche se non piove qualcosa ci verrà in mente amò-che dici,ci vedranno da dietro le porte?-che te ne frega,tanto son loro che diventeranno ciechi       Baciami.....