Onomatopeico

Di Me con Me


Ciao! Ti ho visto passeggiare lungo il mare con lo sguardo perso. Guardavi l'orizzonte, poi il cielo... giocavi con la sabbia fra i piedi e poi riprendevi a camminare... A cosa pensavi? Avevi un aspetto felice. Chiunque avrebbe potuto pensare che ti sentivi solo ma invece io sono sicuro che non fosse così. A te piace non è vero? Dico... isolarti, guardare il mondo solo attraverso i tuoi occhi, senza il filtro di nessuno...Ciao... Ti ho notato anche io, eri seduto sullo scoglio. Non guardavi solo me vero? Guardavi tutti quanti, cercavi quei comportamenti comuni: il bambino che raccoglie la conchiglia e la mostra alla madre sempre troppo presa a ricordarsi di mettergli la crema solare, la ragazza 15enne che vorrebbe scappare da quella passeggiata con la famiglia per andare a sedere con tutti i suoi coetanei vicino al campo da beach-volley dove i più grandi giocano. Vedere la frenesia di chi cerca di riempire una giornata di vacanza e chi invece rilassato se la gode. Anche a te piace... vero? Ti piace fermarti a guardare come gli altri vivono la loro vita. Cerchi in loro un modo per vivere la tua oppure semplicemente lo fai per confrontarla?Guardo la gente perchè si può imparare molto da chi ci sta attorno. Sono convinto che non prendiamo mai del tempo per farlo. Quando viaggio mi piace vedere come la gente normale vive la sua città. Se vado a New York questa, prima di essere la città con i suoi monumenti, è la città dove vive una persona come me in un contesto diverso. Lui vive sotto l'Empire come se fosse lì da sempre... ed è lì da sempre! Per me l'Empire invece è qualcosa di maestoso, qualcosa ricco di storia, qualcosa che racconta storia. Lui non lo capisce. Ma se è Lui a venire in Italia e a guardare il Colosseo a Roma... Lui diventa come me. Io e Lui siamo uguali viviamo la nostra vita nelle nostre città e siamo allo stesso tempo profondamente diversi. La nostra vita è basata su due punti fermi diversi lui l'Empire, io il Colosseo. E se in un viaggio questi assumono lo stesso significato, nella vita di tutti i giorni non lo sono perchè raccontano storie diverse.Capisco... Io faccio la stessa cosa. Solo che guardo e ascolto con tutti i sensi. Mi hai visto guardare il mare, ma ne assaporavo il salato, mi hai visto guardare il cielo ma io ascoltavo il rumore del vento, mi hai visto giocare con la sabbia ma io le stavo parlando con l'unico linguaggio che ho in comune con lei... io le dono la mia impronta e lei se la prende e porta via... Ci mette un po' ma poi la memorizza e fa spazio ad altre mille impronte.Se ti fermi... e per un istante ti concentri solo sul battito del tuo cuore, potrai sentire quanto tutto quello che è intorno a te è diverso.A me piace ascoltare il Silenzio. Il Silenzio non smette mai di parlare. Lo invochiamo e lui non sa sta stare zitto perchè non c'e' motivo di farlo. Ha sempre qualcosa da raccontare. A volte è insopportabile il Silenzio. Alcuni chiamano rumore il suo vociare. Ma sono quelli che non si sono mai fermati ad ascoltarlo. Bisogna essere Maestri per ascoltare il Silenzio. Un po' come i maestri di musica. Se chiedi loro di ascoltare un brano, essi lo faranno. Se chiedi loro di ascoltare solo la parte di un violino, essi lo faranno ancora. Sono allenati a farlo... A noi serve solo il tempo per allenarci ad ascoltare... poi potremmo sentire anche il Silenzio senza "il rumore" :)E' incredibile... parliamo solo da pochi minuti e penso già di conoscerti da una vita... Comunque piacere io sono "R"...Anche io... piacere.(Ore 9.05 11/03/2008) ...ho corretto qua e la... dopotutto non sono uno scrittore ;)