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La dolce morte (eutanasia di un gatto)


GIOVANNAL'ho portata da coloro che più di me sanno,verso la via, contraria, del trapasso,per toglierla dai dolori che la struggevano.L'ho consegnata,angosciato,alle loro mani,per poi riprenderla pietosamente,ormai proiettata nel lungo sonno.E' stato un atto d'amore,un'intenso rispetto,ho avuto pietà per questa mia creatura,strappandola,ormai consumata,alle tiranniche sofferenze.Mentre assistevo sconsolato,come in uno specchio,mi son visto piangere poiché sapevo che lei,costretta, mi lasciava.Ormai libera dalle catene degli affanni,riposa,ed io accanto a lei mi do pace.non respira più il martirio delle sue pene,delle sue paureinflitte dal dolore senza tregua, all'ultima stasi.Forse non sarai ospite dei verdi pascoli del cielo,ma abbracciata riposerai serena,in compagniaove dormono per sempre innocenti creature.Come per te, lascerò aperte le praterie per accoglierlecon i loro bisogni insoddisfatti,mai appagati.Leopold Persidi Roma.24-04-2007