Io e Me

Ieri sera...


Ieri sera mi sono presa questo bel dvd. Film molto simpatico, basti pensare che il protagonista è Adam Sandler e subito si capisce il tono del film. Non propriamente un thrillerone da paura e da tensione insomma. Film molto leggero, ma, come solo Adam Sandler sa fare, anche quasi profondo.La trama: due amiconi vigili del fuoco. Uno è Adam Sandler, l’altro è Kevin James, già visto nel film “Hitch” con Will Smith. Kevin James è vedovo e aveva stipulato una polizza assicurativa che, in caso di morte, avrebbe visto come beneficiaria la moglie. Non ci pensa a cercarsi un’altra compagna e, dopo aver letto che anche i gay in America, se coppia, hanno gli stessi diritti di una copia eterosessuale, chiede all’amico Adam Sandler di sposarlo per poter, in caso di morte, far vivere tranquilli i figli avendo come beneficiario della polizza, una persona fidata. E fin qui sembra una cosa semplice. E’ che Adam Sandler è Mr Febbraio nel calendario dei vigili del fuoco e vanta una lista bella lunga di donzelle con cui se la spassa. Altra cosa… ci sono state parecchie frodi fatte in questa maniera e hanno, quindi, quelli del fisco che li controllano. Ciò vuol dire dover dormire nello stesso letto e dire a tutti che sono gay. Il primo intoppo ce l’hanno con i colleghi vigili del fuoco: sono i primi che rimangono stupiti e “inorriditi” da questo. Il secondo intoppo: con l’avvocatessa che segue il loro caso: Jessica Biel. Nemmeno a dire che Adam Sandler va in tilt appena la vede e ci proverebbe subito, ma naturalmente deve reggere la parte del gay. Quindi diciamo che fino a questo punto l’idea sul film è di un filmetto leggero e tranquillo piacevole. La scena del tribunale in cui, davanti ad una folta platea, davanti a giudici e commissari del fisco dovranno parlare della loro relazione. Folta platea formata, anche, da tutti i compagni di squadra dei vigili del fuoco che nel frattempo hanno capito che l’amicizia va oltre ai gusti sessuali, il movimento gay della città (e relative manifestazioni fuori dal tribunale pro e contro i gay) e curiosi. Tutto sembra filare liscio fino a che non arriva il capitano della loro squadra dicendo di non credere a loro due come coppia e si autodichiara colpevole di favoreggiamento nei loro confronti. Come finisce: con la morale sull’amicizia, che l’amicizia ti fa fare cose straordinarie come rinunciare a tante cose, che l’amicizia deve essere il sostegno di tutta una vita. A me la cosa che è piaciuta, anche se dai toni in cui l’ho scritto sembra di no, è proprio sta filippica sull’amicizia. Sì lo so, è un film, ma proviamo a pensare quale ometto, avendo tante donzelle che gli girano attorno, le eliminerebbe dalla sua vita per aiutare l’amico in difficoltà? Per fare in modo che i suoi figli non si trovino in difficoltà da un giorno all’altro perché senza soldi? Bah, sembrerà tanto puro buonismo ma a me è piaciuta questa cosa. Mi è piaciuto per due motivi: in mezzo ad un film simpatico un po’ di belle parole ci stanno sempre bene, della serie spegniamo il cervello ma lo teniamo in stand by che magari qualcosa di buono ne esce, va bene ridere ma se si ride con intelligenza va sempre meglio; e poi mi è piaciuto perché ce lo si aspettava… e mi piace sapere che alla fine del film accade una cosa che sapevo sarebbe accaduta: è tanto bello non aver sorprese a volte, essere sereni a guardare un film sapendo già che prima o poi qualcosa di “certo” accadrà. Sarebbe bello succedesse così anche nella vita reale a volte…