Creato da vittima_di_ss il 30/09/2009
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Perchè orrori ordinari e non solo orrori?

Post n°2 pubblicato il 30 Settembre 2009 da vittima_di_ss
 

Reati brutali e raccapricianti sono diventati la parte di nostra vita. Tanti di noi vedono e fanno finta di non vedere, sentono e fanno finta di non sentire. Siamo abituati agli orrori, non facciamo neanche caso. Gli orrori sono ormai la cosa abituale, di consueto, non rappresentano nulla di straordinario, non sono una novità e non toccano anime della gente. Sono la parte della nostra vita, e quindi della vita che racconto.

 

 
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DEDICA

Post n°1 pubblicato il 30 Settembre 2009 da vittima_di_ss
 
Tag: Dedica

Questo blog è fatto in nome della Dr.ssa Babenko Olga Gennadievna, un’estone capitata in Italia e colpita dalla nostra criminalità e malavita. Devo tutto a Dr.ssa Babenko, lei mi ha salvato la vità. Mi ha fatto uscire da una brutta setta della quale ero uno schiavo da più di 15 anni. Ha parlato pubblicamente di quello che accade nella setta (senza sapere che era una setta), ha fatto esposti e querele, ha attirato l’attenzione pubblica. Dr.ssa Babenko è stata un vero angelo e un raggio di luce per me.

Da bambino, all’età di 11 anni, sono stato portato via dalla mia famiglia: assistenti sociali hanno dichiarato il falso che i miei genitori avrebbero abusato di me e senza processo alcuno e senza indagini mi hanno portato dalla provincia di Bari in quella di Milano, in un istituto-carcere. Sono stato visitato da un medico, il cui ha concluso “Questo bambino non ha subito alcun tipo di abuso”, “Veniamo ancora una volta domani” – hanno promesso assistenti sociali. Di notte fui violentato e seviziato nella maniera più terribile che esista da assitenti sociali e loro amici. Il medico ha certificato che avevo ferite. Fui sottoposto alle techniche settari di plagio e mi hanno obbligato a fare, subire e dire quello che non volevo. Ho fatto dichiarazioni false contro miei genitori, ho detto di odiarli e di non volerli mai vedere, anche se dentro la mia anima non volevo dirlo e volevo tornare a casa. Così la mia vita proseguiva negli istituti lontano dai genitori e parenti, ero schiavo, mi abusavano sessualmente. Avevo avuto più volte la possibilità di denunciare i miei carnefici e non l’ho fatto perché ero ridotto in uno “zombi”. Assistenti sociali mi hanno iniziato alle droghe e presto sono diventato tossicodipendente.

Da adulto ho visto le carte processuali, i miei genitori si erano difesi dalle accuse infamanti presentando valide prove, però non fu mai restituito alla mia famiglia perché io stesso dissi (contro la mia volta!) di non volerli mai più vedere. I miei genitori hanno pagato le somme consistenti di denaro per la mia prigionia negli istituti, perché è così che funziona: figli delle famiglie benestanti vanno messi illegalmente negli istituti per ricevere “pagamento” dalle famiglie. I miei genitori sono morti da crepacuore per colpa mia, dopo loro morte ho avuto in eredità tanti beni. Da allora la mia vita consiteva nel ricevere le droghe da assitenti sociali dando in cambio il denaro ereditato e di partecipare nelle attività interne (del tipo settario) delle comunità dove alloggiavo. Avendo più case in disposizione continuavo a vivere negli istituti-comunità e a sperperare i miei beni e averi, essendo ridotto in una totale schiavitù psicologica.

Nel 2001 ero finito in centro Benedetto Acquarone di Chiavari, in Liguria, lì c’era un centro di distribuzione delle droghe ufficiale. Gestori del centro mi chiedevano sempre più denaro, ho dovuto vendere due delle mie case. A questo punto i miei zii sono riusciti ad intervenire e hanno chiesto la mia inabilitazione, mi fui assegnato un amministratore di sostegno, così non potè più regalare denaro agli assistenti sociali e ai gestori dell’istituto. Mi hanno cominicato a trattare molto, molto male. Per portare il denaro richiesto fui andato anche e rubare, mi indicavano dove andare e cosa fare. Ho prestato testimonianze false contro persone innocenti davanti alle autorità giudiziarie, mi facevano vedere le foto e spiegavano cosa doveva dichiarare. Facevo tutto quello che mi dicevano. Fui ridotto in uno succube-schiavo. Ero dipsosto a fare qualsiasi cosa mi chiedessero perché avevo paura che mi cacciassero via. Non immaginavo una vita senza di loro.

Nella seconda metà del 2002 mi diedero il compito di “creare un incidente mortale o invalidante” contro Dr.ssa Babenko, quando la stessa veniva al centro. Giornate intere aspettavamo l’arrivo della dottoressa pronti a saltarle addosso e a colpirla. Grazie a Dio che lei veniva raramente al centro! Sarei diventato un assassino! Ricordo una volta avevamo organizzato la “caduta del mattone sulla testa”, non ho avuto coraggio e ho buttato due mattoni in maniera tale da non colpire nessuno, per il che sono stato duramente ripreso e maltrattato dai superiori. Mi vergogno tanto di quello che ho fatto, non riesco a perdonarmi.

Nell’inizio del 2003 non riuscivo più a fornire il denaro richiesto e mi hanno fatto diventare “capro espiatorio” nelle orge sadiche, non ho retto il dolore fisico anche se ero imbottito di droghe, alcool e psicofarmaci e non sentitvo gran ché, ero svenuto, mi hanno trascinato ai bidoni di spazzatura, mi hanno urinato sopra, mi hanno coperto della spazzatura e delle scatole vecchie e hanno lasciato lì. Sono stato là due giorni, non riuscivo a muovermi, forse ho avuto overdose da coctail di farmaci e droghe. Tutte le persone passavano davanti facendo finta di non vedermi, solo Dr.ssa Babenko ha agito dopo avermi visto, grazie a lei fui portato in Pronto Soccorso dove ricevetti alcune cure di primo soccorso. Grazie a Dio che mi ha mandato Dr.ssa Babenko! E io, peggio di un pezzo di merda, cercavo di causarle “un incidente mortale o invalidante”! Non riesco a perdonarmi!

Medici contattavano miei parenti, così sono stati ripristinati i miei rapporti familiari. Non volevo andare via da Chiavari, ero legato con un legame fortissimo malsano ai miei carnefici (come mi è spiegato in seguito lo psichiatra, è quello che accade sempre nelle sette, è plagio o riduzione nella schiavitù psicologica), quindi è stato deciso che avrei fatto un corso di recupero a Chiavari, in un istituto vicino al centro Acquarone, gestito sempre dalle stesse persone. Quindi, in sostanza tutto era rimasto come prima. La mia famiglia e io abbiamo deciso di ringraziare Dr.ssa Babenko per avermi salvato la vita e la salute, abbiamo chiesto il suo numero telefonico alla direzione del centro e l’abbiamo chiamata, ottenendo un’appuntamento. Questo appuntamente è stato importantissimo per me, mi ha cambiato la vita. Dr.ssa Babenko mi ha guardato e ha detto: “Non devi fare un corso di recupero, devi andare a curarti da uno psichiatra. Dipendenze sono malattie mentali”. E’ stato molto umiliante, però ha funzionato. Dr.ssa Babenko mi ha dato indirizzi di alcuni psichiatri. Sono riuscito a liberarmi da tossicodpendenza e dal plagio settario senza fare “cure di recupero” e senza consumare “droge sostitutive”. Sono infinitamente grato alla Dr.ssa Babenko, mi ha restituito la mia vita, mi ha liberato dalla schiavitù. Non mi stancherò mai di repeterlo! Non indico il mio nome per la privacy della mia famiglia, per la vergogna di tutti gli abusi subiti. Ho già testimoniato alla Polizia di Chiavari di tutto quello che accade al centro Acquarone e negli altri istituti.

 Dr.ssa Babenko ha aperto un blog nel quale ha parlato anche del centro Acquarone, pubblicando le foto di testimonianza su quello che vi accade e la lettera di un bambino al Papa con la richiesta d’aiuto, chiedendo alle Autorità Giudiziarie di Chiavari di attivarsi con la punizione dei colpevoli e il ripristino della legalità e sicurezza. Alcuni giorni fa ho trovato questo blog distrutto, tutti i materiali sono scomparsi. Questo blog era l’unico filo di sperana per le persone vittime dell’istituto. Centro Acquarone è un posto terribile, un Gulag che si nasconde dietro alla facciata del sorriso finto e di apparente legalità. Tanti miei ex compagni di setta sono ancora là, ridotti nella schiavitù, sfruttati e abusati. Ci sono bambini, anziani e altri ospiti abusati, maltrattati e plagiati. Ci sono donne malate e ritardate mentali che partoriscano là, senza essere portati al pronto soccorso, non si sa dove vanno a finire loro figli. Vi è la somministrazione incontrollata di psicofarmaci e droghe, anche forzata, di nascosto, nel cibo. Vi è l’istigazione a delinquere. Mi hanno portato via due case e hanno svuotato il mio conto bancario. Ci sono altre cose molto brutte. Tutto ciò solo perché sussite il sistema di “struttura protetta” e “porte chiuse” e non c’è alcun tipo di controllo all’improvviso da parte della cittadinanza, giornalisti e delle associazioni per la difesa dei diritti umani. Questo blog è un piccolo contributo da parte mia pur ché non succeda più. Pur ché nessuno rubi vite altrui. Se sarà chiuso o distrutto in cambio aprirò altri dieci. Ringraziando di tutto il cuore Dr.ssa Babenko Olga che mi ha restituito la mia vita.

 
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