Senza entrare nel merito delle motivazioni, l'8 novembre scorso Matteo Salvini si è recato presso un campo nomadi di Bologna accompagnato da altre tre persone. Al loro arrivo hanno trovato i soliti paladini delle libertà sociali che, fedeli al loro schema 20 contro 1, hanno preso di mira la vettura sulla quale viaggiava del segretario della Lega Nord e l'hanno poi assaltata spaccandone il lunotto. Ovviamente i quattro si sono dati a precipitosa fuga prima che la situazione degenerasse. Poi è stato il turno di un giornalista del Resto del Carlino, che è stato anche lui aggredito dalle stesse persone e ne è uscito con un gomito rotto.La mia deduzione logica è: finché questi "antagonisti" (contro cosa poi?) parlano della loro di libertà allora tutto e lecito. Quando non gli fa più comodo, o addirittura potrebbe nuocergli, allora la libertà degli altri, come quella di Salvini di recarsi al campo rom, deve essere repressa nel moto più minaccioso e plateale possibile.In ogni caso questi furbacchioni hanno fatto un grosso favore a Salvini. Se qualcuno prima poteva nutrire dei dubbi (legittimi) sulle posizioni del segretario della Lega Nord, ora non ne ha più. Altri si faranno domande del tipo "ma perché i rom devono essere spalleggiati da quelli dei centri sociali?". Il risultato lo vedremo in futuro, la gente inizia a perdere la pazienza e smettarla di farsi prendere per in naso (o culo, come più vi aggrada). E senza dimenticare che Salvini mette sempre al centro dei suoi discorsi il popolo italiano (e non è demagogia).E dopo questa aggressione sempre più persone prenderanno le distanze da rom e centri sociali, visto che il loro motto sembra diventato "o con noi o contro di noi".
SALVINI - UNA SASSATA VALE PIU' DI MILLE SPOT
Senza entrare nel merito delle motivazioni, l'8 novembre scorso Matteo Salvini si è recato presso un campo nomadi di Bologna accompagnato da altre tre persone. Al loro arrivo hanno trovato i soliti paladini delle libertà sociali che, fedeli al loro schema 20 contro 1, hanno preso di mira la vettura sulla quale viaggiava del segretario della Lega Nord e l'hanno poi assaltata spaccandone il lunotto. Ovviamente i quattro si sono dati a precipitosa fuga prima che la situazione degenerasse. Poi è stato il turno di un giornalista del Resto del Carlino, che è stato anche lui aggredito dalle stesse persone e ne è uscito con un gomito rotto.La mia deduzione logica è: finché questi "antagonisti" (contro cosa poi?) parlano della loro di libertà allora tutto e lecito. Quando non gli fa più comodo, o addirittura potrebbe nuocergli, allora la libertà degli altri, come quella di Salvini di recarsi al campo rom, deve essere repressa nel moto più minaccioso e plateale possibile.In ogni caso questi furbacchioni hanno fatto un grosso favore a Salvini. Se qualcuno prima poteva nutrire dei dubbi (legittimi) sulle posizioni del segretario della Lega Nord, ora non ne ha più. Altri si faranno domande del tipo "ma perché i rom devono essere spalleggiati da quelli dei centri sociali?". Il risultato lo vedremo in futuro, la gente inizia a perdere la pazienza e smettarla di farsi prendere per in naso (o culo, come più vi aggrada). E senza dimenticare che Salvini mette sempre al centro dei suoi discorsi il popolo italiano (e non è demagogia).E dopo questa aggressione sempre più persone prenderanno le distanze da rom e centri sociali, visto che il loro motto sembra diventato "o con noi o contro di noi".