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ancora jurka


Sono stato a San Romedio questa primavera, ero lì per una gita ed ovviamente sono andato a vedere "l'attrazione Jurka", bè devo dire che personalmente mi ha fatto molta pena, come scritto qui sotto l'ambiente dove si trova è molto piccolo in più continuava a fare sù e giù vicino al recinto, ma la cosa più strana secondo me e l'espressione da "rincoglionita" che ha , secondo me la bombardano di calmanti o cose del genere spesso e volentieri, in più e sempre sotto il costante tiro  di macchine fottografiche e relativi Flash, e possibile che non si possa fare niente? AntonioBolzano  TELLUS FOLIO6 NOVEMBRE 2007 Il caso dellorsa Jurka Jurka. Da notare la bava alla bocca e la sua espressione sconsolata...  Avremmo preferito non raccontarvi di questa storia e aspettare in un lieto fine, ma questa non è una favola e pensiamo che serva laiuto di tutti per porre fine a questa violenza Lincolpevole protagonista è Jurka, unorsa di nove anni, è stata infatta portata in Italia per una precisa scelta delle istituzioni locali, all'interno di un progetto di reintegrazione degli orsi nelle Alpi del Trentino  chiamato Life Ursus  finanziato in parte dall'Unione Europea. Con questo progetto sono stati introdotti in Italia 9 orsi prelevati dalla Slovenia. Nel corso di 6 anni, da 13 cucciolate sono nati 27 piccoli. Jurka, una delle 6 femmine, ne ha messi al mondo 5. Fin qui sembrerebbe una bella storia ma qualche mese fa lorsa si avvicina un po di più ai centri abitati, rovista alcuni cassonetti, forse uccide una pecora e alcune galline e così il 29 giugno scorso Jurka è stata catturata e messa in un recinto nel Santuario di San Romedio in Val di Non. Il recinto misura 30 x 50 metri, per unanimale vissuto sempre in libertà è unangusta cella. Così scattano le proteste da tutta Europa, in Italia vengono raccolte 14.000 firme ma la situazione non cambia. E anzi peggiora. Si è venuto a sapere che sabato 13 ottobre, di mattina presto, con un blitz dei forestali a S. Romedio, Jurka è stata prima narcotizzata e poi sterilizzata. A quanto si sa, questa è la quinta volta in tre mesi e mezzo che Jurka viene narcotizzata, e questo è davvero pesante ed estremamente invasivo per un animale selvatico. Tutto questo, assieme alla prigionia in un luogo troppo piccolo, fa concludere che Jurka sia sottoposta a un vero e proprio maltrattamento. In Italia, esiste una legge contro il maltrattamento, ma evidentemente le istituzioni non si danno pena di rispettarla. Ni danno risposte su quale sarà la sorte di questo animale. Proprio il 13 ottobre era il giorno di una grande manifestazione per Jurka, fra laltro molto partecipata e sentita, però al momento le cose non sono cambiate. Intanto inizia a manifestare chiari segni di sofferenza: ha la bava alla bocca e intorno al recinto cè un filo spinato con la corrente, passa le giornate ad arrampicarsi sui pali per cercare di uscire dalla fossa. Per unanimale nato libero la cattività è pure peggiore della morte e se non sarà liberata al più presto potrebbe risentirne in modo permanente sia psicologicamente che fisicamente.  Ci chiediamo che senso ha avviare progetti di reintroduzione quando non si possono dare garanzie certe sulla sorte degli animali, che non sono cassette da spostare da un posto allaltro ma esseri senzienti come noi.