Il mio tempo libero!

[ Non accorgersi di nulla .... ]


Aprire gli occhi è doloroso. Molte persone preferiscono vivere nell'illusione piuttosto che scoprire la realtà. Preferiscono ingannarsi. E questo dice quanta falsità regni in certe vite. "L'Italia va male perché le leggi non vengono applicate: ci serve più controllo, più polizia, più autovelox nelle strade". E' questione di applicare le leggi o di cambiare il nostro modo di vivere? "Il disagio dei giovani è dovuto a questa società e al fatto che hanno tutto". Io mi faccio una domanda: "Ma chi la compone questa società? Da quali persone è fatta la "società"? "A chi tocca, tocca. Quando ti viene una malattia non si può far altro che tenersela". E se centrassimo, almeno un po', anche noi con tutto questo? Ci "romperebbe" un bel po' scoprire questa verità . "Ci saranno sempre i poveri". Sì ci saranno sempre i poveri perché ricchi li terranno poveri. In 50 anni di aiuti economici all'Africa, il continente nero è più povero di prima. Ma che aiuti abbiamo mandato? "La società del progresso". Del progresso o dell'economia? Progresso umano o economico? Tre milioni di bambini muoiono ogni anno per l'inquinamento dovuto all'acqua o all'aria. Padova, decreto: non si può più circolare causa inquinamento. Ma i commercianti protestano: "E a Natale chi verrà a comprare i regali?". Tolto il decreto (giustificazione: "I valori sono diminuiti"). Ma non vedete che lavoriamo solo per spendere. Il nostro lavoro e i nostri soldi ci servono solo per tirare a fine mese. I bisogni sono sempre maggiori e sempre di più. Non è una schiavitù questa? Lavorare solo per consumare? E' proprio vero che è solo così? Il quattro è il numero che indica completezza, totalità a livello umano: quattro i lati del quadrato, i punti cardinali, le stagioni, gli elementi primordiali, le basi del dna; la quaresima, i quarant'anni del popolo ebreo nel deserto o i quaranta giorni di Gesù nel deserto; quatto sono i Vangeli ma anche i Veda e quattro pure le "nobili verità" buddiste. Quattro candele per dire: è un cammino di luce dove io ogni giorno cerco di accendere una luce nella mia vita, dove io ogni giorno cerco di far entrare la luce del Sole, di Dio, che mi possa rischiarare e illuminare. Queste quattro candele hanno senso solo se sono il segno di ciò che accade realmente nella nostra vita. Altrimenti sono solo quattro ceri che bruciano e basta. Hanno senso se esprimono la luce che lentamente entra nella mia vita e che rischiara il buio che mi opprime; se sono la luce che illumina le mie paure e le vince dando loro un nome e accettando che mi appartengano; se sono la luce del Sole, di Dio, che ci dice: "Non aver paura, nessun buio mi può vincere. Anche tu non lasciarti prendere dall'insoddisfazione, dallo sconforto, dal pessimismo, dallo scoraggiamento"; se sono la luce che mi fa vedere quello che sono, anche quello che non voglio vedere e che vorrei nascondermi, tenere nel buio, in cantina, nella notte. Il richiamo costante e continuo dell'avvento è quello di vigilare, di essere svegli, di non essere addormentarti. "Esci dal sonno; vieni alla luce; svegliati; renditi conto che in certi giorni e in certe zone di te vivi nel buio". Ma per uscire dal sonno devo prima accettare di dormire. Per accendere una candela devo accorgermi che c'è buio. Non permettere che le cose da fare ti diano ansia: resta sveglio. Non permettere che un solo problema ti rovini tutta la giornata; non permettere che il tuo lavoro ti assorba così tanto da non vedere più i tuoi figli e tua moglie: stai attento. Non permettere alla durezza della vita di inacidire il tuo cuore così da non poter più sentire amore per la vita: resta vivo. Non permettere che la facciata, che ciò che sembra e che appare, ti nasconda il cuore delle cose e l'anima delle persone: resta sveglio. Non permettere di avere così tante cose da fare da non percepire più cosa provi e cosa senti: resta sveglio. Non permettere che ciò che fan tutti diventi ciò che fai anche tu solo perché lo fan tutti: resta sveglio. Non permettere che l'odio, la rabbia, il cinismo inondino il tuo cuore così da non provare più meraviglia e stupore per ciò che vive. Non permettere che il "duro quotidiano" cancelli i tuoi sogni, le tue aspirazioni e il desiderio d'infinito: resta vivo. Non permettere a nessuno di comandarti, di gestirti, di toglierti la tua vita, così da perderti o da annullarti: resta libero. Non permettere al dolore di eliminare dalla memoria la gioia, né alla sofferenza di non farti credere più nel Padre: resta vivo. Non permettere a ciò che succede di abbatterti, di farti credere che tanto è inutile o che sei dentro ad un meccanismo, così da impedirti di lottare per un mondo nuovo, migliore, un mondo meno alienato e ottuso: resta attento. Non permettere alle dicerie di convincere il tuo cuore, né alle soluzioni facili di ingannarti: resta attento. Non permettere che qualcosa zittisca ciò che hai dentro, la forza, i sentimenti, la tenacia: resta vivo. Non permettere alla disperazione di vincerti, all'angoscia di smarrirti o alla paura d'azzerarti: resta fiducioso. Non permettere ad un tuo sbaglio o a un tuo fallimento, per quanto grande e grave sia, di farti credere che Lui non ti potrà più perdonare, che tutto sia finito, perso e irrecuperabile: mai staccarsi dal suo perdono, resta ancorato in Lui. Non permettere al tuo cuore di morire prima che smetta di battere, ne alla tua grandezza di rimanere sepolta nel tuo profondo; non impedire alla tua anima di volare: sii in contatto con te. Non permettere che nulla ti stacchi da Lui, ma rimani sempre attaccato alla sorgente della Vita: resta unito a Lui.M.P.