Il mio tempo libero!

[ Avere o essere ] 1


Alcuni anni fa c’era il titolo di un libro che diceva: “Avere od essere”. L’avere è l’atteggiamento di chi ha tutto, di chi si può permettere tutto (o comunque molto), di chi crede che la ricchezza, il possesso di beni, di titoli, di carriere possa garantire la vita. Chi possiede vuole, tenta, di salvarsi da sé. Tenta di bastare a se stesso, tenta di superare il problema del limite con una risposta personale.
Perché l’uomo cerca l’avere? Tutti noi abbiamo bisogno di amore, di trovare un senso alla nostra vita, di dare e di ricevere, di essere felici. C’è l’illusione che disponendo di molte cose o delle persone questa sete si placherà. Ma non è così. L’avere qualcuno ci fa credere di avere l’amore (e per questo molte relazioni finiscono). Ma l’amore non si può avere: lo si può solo essere, cioè, vivere, sperimentare. Non si può possedere perché l’amore è una dimensione dell’anima.L’avere molti soldi ci fa credere che saremo qualcuno, che saremo importanti, che saremo potenti, che gli altri ci ascolteranno e ci rispetteranno. Ma non è l’avere molti soldi che ci fa sentire sicuri: ci gonfia, ci sentiamo “chissà chi”, ma nell’essere, nel cuore, rimaniamo dei miserabili, dei poveri, che hanno bisogno dei soldi, delle barche, delle auto per mostrarsi. Ma chi mostra i suoi averi è perché non può mostrare il suo essere. L’avere ci fa credere d’essere liberi: possiamo permetterci ciò che vogliamo. Ma permettersi tante cose non ha nulla a che vedere con l’essere liberi. Per quanto io abbia, per quanti conti in banca io possieda, per quanti amici altolocati io conosca, per quanti riconoscimenti pubblici io riceva, tutto questo è assolutamente insignificante per la libertà dalle paure, dall’ansia, dal pregiudizio, dal malessere del vivere e dalla depressione, perché la libertà è dell’anima.L’avere molti amici le nostre agendine sono piene di elenchi telefonici- ci fa sentire amati. Ma l’avere, il conoscere molte persone nulla ha a che vedere con l’essere capaci di aprirsi, di relazionarsi, di raccontarsi, di esprimere i nostri sentimenti, di essere capaci di donare fiducia e di permettere che qualcuno in punta di piedi entri dentro la nostra anima. Anzi: le statistiche dimostrano che proprio quelli che più conoscono persone, proprio quelli sono i più soli. La grande domanda, infatti, è: ho molti amici, rapporti, perché sono capace di relazioni vere e profonde oppure ho molti amici, relazioni, perché ho paura di restare da solo? Perché non riesco a stare con me?L’avere ci porta a dominare, a spadroneggiare, a trattare gli altri a proprio piacimento, a gareggiare, ad essere superiori. E quando non siamo i primi, quando non abbiamo tutta l’attenzione per noi allora diventiamo musoni, ci sentiamo trascurati, ci arrabbiamo, facciamo come i bambini fanno con la mamma: i capricci.M.P.