Sto leggendo, anzi, rileggendo il documento congressuale di SEL (per leggerlo cliccate qui) facendomi accompagnare dagli emendamenti proposti (per leggerli cliccate qui) che stanno raccogliendo le firme per essere presentati.(altri documenti sono qui)A me sembra un buon documento, direi, giocando con il titolo “la cosa giusta”, alcuni degli emendamenti rafforzano i concetti espressi, ma ho trovato alla fine di “pagina 21” del documento firmato da Nichi Vendola l'elemento essenziale per far si che la cosa giusta non si trasformi in “aria fritta”:“Ed è un percorso che non possiamo né intendiamo fare da soli, chiusi nel nostro perimetro di partito che proclama certezze e autosufficienze o sventola bandierine. Avvertiamo il forte limite della nostra pratica politica, l’insufficienza delle nostre procedure di vita democratica interna e di formazione dei gruppi dirigenti, della qualità ed efficacia delle nostre iniziative. La qualità della politica, la sua radicale riforma, ci riguarda direttamente. Senza andare al cuore di questo problema non potrà nascere nessuna sinistra che sia di alternativa e di cambiamento. La questione della soggettività politica della sinistra è una questione dirimente: per il pensiero, per il fare, per le forme della politica, per le pratiche. Occorre su questo un discorso di verità su di noi, sul divario che si allarga tra ciò che vogliamo essere e ciò che siamo nel modo attuale di fare politica.” … comunque la pensiate…a presto…
“LA STRADA GIUSTA” ...documento congressuale di Sinistra Ecologia Libertà.
Sto leggendo, anzi, rileggendo il documento congressuale di SEL (per leggerlo cliccate qui) facendomi accompagnare dagli emendamenti proposti (per leggerli cliccate qui) che stanno raccogliendo le firme per essere presentati.(altri documenti sono qui)A me sembra un buon documento, direi, giocando con il titolo “la cosa giusta”, alcuni degli emendamenti rafforzano i concetti espressi, ma ho trovato alla fine di “pagina 21” del documento firmato da Nichi Vendola l'elemento essenziale per far si che la cosa giusta non si trasformi in “aria fritta”:“Ed è un percorso che non possiamo né intendiamo fare da soli, chiusi nel nostro perimetro di partito che proclama certezze e autosufficienze o sventola bandierine. Avvertiamo il forte limite della nostra pratica politica, l’insufficienza delle nostre procedure di vita democratica interna e di formazione dei gruppi dirigenti, della qualità ed efficacia delle nostre iniziative. La qualità della politica, la sua radicale riforma, ci riguarda direttamente. Senza andare al cuore di questo problema non potrà nascere nessuna sinistra che sia di alternativa e di cambiamento. La questione della soggettività politica della sinistra è una questione dirimente: per il pensiero, per il fare, per le forme della politica, per le pratiche. Occorre su questo un discorso di verità su di noi, sul divario che si allarga tra ciò che vogliamo essere e ciò che siamo nel modo attuale di fare politica.” … comunque la pensiate…a presto…