Oscar Turati

Oscar Turati e la vergogna d’essere lombardo


Mi vergogno … sì, mi vergogno di essere lombardo, o meglio, mi vergogno di avere come Presidente della mia Regione Roberto Maroni e un leader politico che rivendica, come cifra del suo fare politica, l’essere lombardo. Parlo di quel Salvini che cambia felpe e magliette ma, ahimè, mai la testa … forse perché per cambiarla bisogna prima di tutto averla! E’ evidente a tutti che è necessario rivedere complessivamente la politica migratoria, nel frattempo non serve assolutamente a nulla alzare il livello dello scontro; non serve a nulla continuare a strillare parole e dichiarazioni demagogiche che servono solo ad aumentare il consenso ma non a risolvere il problema.La Lombardia, quella del Manzoni ad esempio, ha una storia ben diversa da quella che presentano Maroni, Salvini e la Lega. Nel fenomeno migratorio ci sono le storie di uomini, donne e bambini. Non sono solo numeri, non sono pacchi postali e non è possibile trattarli come tali.Bisogna contrastare l’ottusità della Lega diffondendo ancor di più la cultura dell’ospitalità. Se ogni comune del nostro Paese - partendo da quelli lombardi - fosse aperto alla solidarietà questa situazione sarebbe gestita senza problemi.E invece … e invece questi presunti leader da un lato usano la ruspa, dall’altra costruiscono muri e nell’insieme creano un clima di paura, di odio, di divisione e di razzismo. Sì, di razzismo!E in tutto questo io mi vergogno di essere lombardo, di essere guidato da costoro! Ciao Oscar