Oscar Turati

una delle tante che non hanno avuto giustizia. Ricordo benissimo quei giorni per più motivi... il primo naturalmente perchè mi aveva colpito tantissimo quel vile attentato ed ero stata ai funerali delle vittime (e se ripenso a quella piazza mi viene ancora oggi la pelle d'oca)
Un altro motivo perchè partecipare ai funerali mi costò moltissimo nei rapporti con la mia famiglia che, un po' perchè non approvava, un po' perchè temeva potesse succedermi qualcosa, mi diede l'out out... se fossi andata al funerale avrei dovuto andarmene di casa...... il giorno dopo ero fuori con due cambi d'abito e tanta amarezza nel cuore.
Buona serata Oscar, e grazie per la memoria di quei giorni a cui mi associo.

Laura ... per me un ricordo prima ancora personale che storico: in quella Piazza, quella mattina c'ero.

Lo avevo intuito lo scorso anno Oscar, da come ne parlavi. Non oso immaginare quanto può averti toccato un esperienza simile. Un caro saluto. Laura

Che dirti Laura, come nel resto del Paese anche a Brescia era alta la tensione in quei giorni. Vecchi personaggi nostalgici della Repubblica di Salò e nuove leve di gruppi eversivi imperversavano. Le intimidazioni non erano solo verbali: gravissimi episodi avevano colpito la città con attentati dinamitardi e nei luoghi di lavoro. In quel contesto era stata indetta quella manifestazione antifascista, per quel motivo giovane diciannovenne ero in quella Piazza. Quel giorno, quel fatto ha cimentato ancor di più il senso della necessità di essere sempre impegnato a difesa della libertà e della democrazia. Ciao O.

Gli atti "terroristici" prendono di mira sempre persone innocenti, che attendono a personali impegni e, questo, mai l'ho capito. TU sei ancora qui, a raccontarcelo, e questo fa bene al cuore. Lieto giorno Oscar, un saluto amico...mira

Nella logica di chi ha collocato la bomba in Piazza Loggia, i presenti in quella piazza non erano innocenti: erano i nemici, gli avversari, quelli da sconfiggere ad ogni costo. L'obiettivo Mira non era un mercato o un autobus di turisti: era una manifestazione antifascista e noi e loro sapevamo entrambi che ci contrastavamo per una idea di Paese diametralmente opposta. Noi con una libera e democratica manifestazione, loro con la violenza, la bomba, il terrore e la morte. Oscar

In uno speciale, credo proprio l'anno scorso, su rai storia, si accennava ai campi para-militari nelle valli bresciane, di imprenditori della zona vicini alla destra extraparlamentare oltre che di un ambiente cittadino estremamente contrario al compromesso storico. Sta di fatto che è avvilente il fatto che ancora non ci siano condannati certi. Consiglio la visione di questa puntata de il tempo e la storia http://www.raistoria.rai.it/articoli/piazza-della-loggia/24990/default.aspx

Sì, il clima era un clima di tensione e di scontri; c'erano cellule eversive estreme, si arrivava da attentati dinamitardi. Brescia però non era e non è mai stata contraria al compromesso storico. La storia politica di Brescia è, da sempre, una storia di pensieri aperti e di confronti che hanno aiutato ad includere piuttosto che a dividere. Questa era il contesto politico della Democrazia Cristiana e del PCI in quegli anni. Ciao J. Oscar

Eppure, in un suo viaggio nei capoluoghi italiani per farsi una opinione sul compromesso storico e il pci, nel 1978-79, l'ambasciatore usa durante la visita a Brescia, percepì una certa resistenza da parte dell'amministrazione locale, degli ambienti industriali ed ecclesiastici, all'avvicinamento col pci. Almeno questo scrisse nel rapporto mandato a Washington (leggi Governo Ombra, di Maurizio Molinari). Chiusa la parentesi fuori tema.

Mi dispiace ... mi dispiace ma non so a che porte abbia bussato l'Ambasciatore americano. Non certo a quella di Cesare Trebesci (Sindaco di Brescia), ne a quella di Monsignor Morstabilini (Vescovo di Brescia), ne all'Oratorio dei Padri della Pace. Brescia era, ed in parte continua ad essere, l'esempio positivo di una cultura cattolica democratica con le sue Case editrici: Morcelliana, Queriniana ed Editrice La Scuola. No J, l'ambasciatore ha proprio sbagliato. Certo in qualsiasi città e in qualsiasi partito si poteva, volendo, trovare qualche soggetto contrario a quella esperienza. Non la Città di Brescia nel suo insieme. Ciao Oscar

Uff sai che mi hai fatto venire un dubbio? Riguarderò il libro. Comunque, se lo trovi, facci un pensierino, è molto interessante. Ciao

un ricordo a coloro che li' hanno perso la vita e un abbraccio ai loro cari che sperano di avere risposte dopo piu' di quarant'anni.

A loro innanzi tutto ma a tutta la Città perché quel fatto ha ferito il cuore democratico di tutta Brescia. Ciao Nella. Oscar

Oscar per non dimenticare Mai !

No, non si può e non si deve dimenticare. Come ho scritto in una mia nota sulla stampa locale apparsa ieri, che mondo e che società può mai essere quella che perde l'indispensabile intreccio tra passato, presente e futuro? Senza questa relazione storica e culturale credo che il presente stesso perde parte del proprio senso. Ciao Lucrezia. Oscar

Una triste pagina della nostra storia ed un triste anniversario, l'ennesimo senza una verità, l'ennesima strage impunita, no, non deve essere dimenticata per impedire anche per far si che si possano compiere in futuro eventuali identici, chiamamoli... errori?! E chissà cosa è, e cosa è stato per te questo terribile evento, considerato che eri presente. Un sentito saluto. Roberto.

Quel giorno ha maturato in me e in tanti come me come la libertà e la democrazia devono essere un impegno perennemente attuale.. La libertà ha bisogno di partecipazione e di responsabilità. Un insegnamento perenne, un monito a ricominciare sempre dai valori, dalle idee e dai progetti. Certo un cammino complicato ma l'unico utile ad andare oltre. Ciao Roby. Oscar

ah ah ah ecco qui il nostro eroe ah ah ah eroe per caso ah ah ah

Forse il commento di Celestina voleva essere soltanto ironico ma mi piace partire da qui per un messaggio in favore degli eroi di tutti i giorni, quelli che si impegnano all'interno della cellula-comunità-famiglia per affermare i principi del rispetto, dell'accoglienza, dell'onestà, dell'educazione, dell'amore, del tendere la mano, della comprensione, della conoscenza e della condivisione perchè tutto questo porta alla democrazia. Dubito che esistano altre strade. Altri eroi non esistono se non per la loro vanagloria.

Cara NOMORESOUND ...non so se Celestina interviene facendo dell'ironia o ... Ma venendo al tuo commento, ricordo a me stesso che Bertolt Brecht diceva "Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi". Seguendo la logica di questo pensiero mi immagino l'impegno quotidiano come un diritto-dovere di ogni donna e di ogni uomo che viva con responsabilità e partecipazione il proprio impegno politico, sociale e culturale. Altre strade? Non lo so, nemmeno io ne conosco altre. Certamente ci sono molte forme ma la strada indubbiamente è questa. Ciao e grazie. Oscar

Condividiamo tutto, mi sembra, tranne il tuo riferimento all'impegno politico. Da quello personalmente prendo le distanze, ci sarebbeo da fare delle belle analisi al riguardo ma non è questa la sede. Comunque la democrazia nasce dal basso, dal singolo, ed è rispetto interpersonale e tante altre belle cose ma è soprattutto e intrinsecamente amore, amore per il prossimo non come riferimento evangelico ma come valore sociale. Ciao Eleonora

Sicura che non condividiamo anche il tema della politica? Il mio riferimento alla Politica (volutamente adesso l'ho scritto con la "P" maiuscola) è quella di un grande Pontefice, Papa Paolo VI°, che diceva, in modo convinto e appassionato: “... la politica è la forma più alta della carità”. Ecco allora che l'impegno del singolo, quell'impegno che parte dal basso deve ad un certo punto incontrarsi e coniugarsi con la Politica che è lo strumento con il quale cercare di trovare una risposta al bisogno di quel "bene comune" che emerge, per l'appunto, dal basso. Ciao e buona domenica Eleonora. Oscar

Una sorta di Testimone di Geova della Politica

??? ??? ???

... e infatti io non mi considero per niente eroe. Né pera caso né per altra forma. Ma ... ma tu non hai altro da fare?

Eventi che lasciano il segno..dolce fine settimana un abbraccio

Sicuramente sì ... segni che diventano un monito per il quale sentirsi impegnati "un poco più" di prima. Ciao e buona domenica. Ciao Grazia. Oscar

Ricordo molto bene quel tragico avvenimento e il terrore degli anni di piombo che abbiamo vissuto da ragazzi e per quanti sforzi io faccia provo una rabbia che non mi lascerà mai, per il fatto che ancora oggi si naviga nel buio per quanto riguarda i responsabili di questo vergognoso attentato.Buona serata caro Oscar-Giulia

Ciao Giulia, personalmente non ho rabbia. Amarezza certamente, amarezza e voglia di continuare - per ruoli e competenze e responsabilità che ognuno ha - affinché la verità, anche quella giuridica perché quella politica la conosciamo sin troppo bene, abbia una risposta definitiva. Ciao Oscar

Ero piccolo e non poso certo ricordare quanto è avvenuto a Brescia e nemmeno il clima di quegli anni, quella è però la storia del mio paese e raccolgo il tuo messaggio, quello di non dimenticare.

Sì, è la storia di ognuno di noi perché ci investe comunque, ci coinvolge e non è possibile starne fuori. O meglio: starne fuori è essere, in un modo o nell'altro, corresponsabili dell'abbandono e del vuoto che questo comporterebbe. Ciao Pietro. Oscar

Tutte quelle persone morte ........

Già un morto in questa situazione, come quelle simile a questa, è già di troppo! Ciao e buona domenica Lucrezia. Oscar

Un tema e un avvenimento un pò distante da me ma certamente un gesto condannabile com'é da condannabile ogni forma di violenza sia di destra che di sinistra. Lo scrivo perchè mi pare ci sia un metro di misura diversa :(.

Misura diversa? Condanno "a prescindere" da sempre entrambi le violenze. Ciao Trylli. Oscar

e non ce l'avrà mai, Oscar, una risposta, temo.però è bene ricordare e non dimenticare che anche questa è la nostra Storia. ciao :-)

Personalmente continuerò a chiederla; considero un mio diritto chiederla ma, soprattutto, un dovere continuare ad impegnarmi con la mia testimonianza perché questa prima o poi arrivi. Ciao Elena. Oscar

E'un pozzo nero la nostra storia,un pozzo in cui sono precipitate tante storie,molte persone.Ed ancora oggi non c'è nemmeno chiarezza sul perchè,una mattina,uscendo di casa,non si debba più farci ritorno.........Un caro saluto..........W...

Mentalmente sono andato a ritroso nel periodo "dopo quegli anni" quali sono i casi in cui ... non si ritorna a casa. Gli unici casi che trovato nella mia mente, casi dolorosi, gravi e troppo numerosi, sono gli incidenti mortali sul lavoro. Di che parlavi W? Ciao O.

Avremo mai una risposta a piazza Fontana,Piazza della Loggia,L'Italicus.......... Renzi aveva promesso di desecretare i documenti delle stragi,sinceramente sono scettica. Ciao Oscar :-) Laura

Una parte della documentazione secretata, parlo di Piazza Loggia, è stata resa pubblica. La cosa grottesca è che da quella documentazione mancano alcuni faldoni che "nessuno sa" dove siano e come mai non siano al loro posto :((( Ciao Laura. Oscar

Mai risposte per certe atrocità..ciao Oscar

Ci manca solo quella giuridica perché quella storica e politica la conosciamo sin troppo bene! Ciao e buona serata Grazia. Oscar

Dalla strage di Piazza Fontana del 1969, alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974, alla strage di piazza della loggia che hai opportunamente ricordato, fino alla strage di Bologna del 1980: niente è da dimenticare.
Tutti episodi dolorosi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della nostra repubblica, nelle famiglie colpite da quei lutti, insieme ad altre azioni delittuose ed eversive messe in atto da gruppi estremisti sempre in quel periodo. Bresciana è mia cognata e mi ha riferito la sua opinione in questa circostanza dolorosissima. Così come non posso dimenticare la strage dell'italicus del 4 agosto 74 quando avrei dovuto prendere quel treno proprio in quel giorno ma che, non so per quale fortuita circostanza, invece optai per il Romulus per tornare ad Udine, treno che in quella circostanza partì con circa 1 ora di ritardo. Se non fosse partito con quel ritardo.. e non avessi preso quel treno .. chissà, non sarei qui a raccontar niente.. Mio padre sarebbe impazzito di dolore perché sapeva che avrei preso quel treno e che la polfer di Bologna gli riferì che c'erano cadaveri irriconoscibili..
A mezzanotte e mezza telefonai a casa per dire "tutto ok" .. e loro, papa e mamma, tirarono un gran sospiro di sollievo! No, non dimenticare mai.. ^___^

Sono certamente esperienze molto, molto particolari, esperienze che segnano. Ciao Vincenzo. Oscar

La memoria insegna ciò che l'oblio vorrebbe omettere d'insegnare: e chi lo utilizza non ha perduto di certo il senso di colpa ad essa legato.
Magari semplice da rimuovere dalla storia, ma mai dalla propria coscienza.
Un caro saluto, Gabriella...

Sì, puoi rimuovere e negarlo intimamente a te stesso non certo alla tua coscienza ... Ciao e grazie Gabriella. Oscar

che tristezza, vergogna , colpe e responsabilità di chi ha governato il paese... un cordiale saluto a tutti!

In quegli anni c'erano veramente governi ombre, nuvole buie che minavano la democrazia. Pagine assolutamente brutte della nostra storia. Ciao Oscar