Sono in coma

Povero Futuro


Ieri sera con degli amici sono andata a vedere FUR. Se ne ho dato una lettura psicanalitica è dire poco... sono uscita sconvolta dal cinema. La storia di questa donna combattuta tra follia e realtà mi ha dato la nausea... troppo simile a come mi sento io adesso in lotta tra normalità e follia...controllo e perdita. Radici o essenza. Alla fine mi sono ricordata di me stessa con le persone strane, quelle che la gente comune allontana. Stamani scendo dalla metro a Barberini e vedo una barbona che fuma sotto la galleria e chiede soldi, beh le sorrido e lei sorride a me. Era bella, era strana.. secondo la sensibilità comune. Ma era bella. Il sorriso era vero dall'anima. Da sempre attiro i pazzi, attratti dalla mia follia nascosta, dalla scintilla vitale che mi fa scrivere così. Dalla mia pancia verace e dalla mia pazzia definita così da sempre. Forse mi è venuta un'idea illuminata, di quelle che magari non mi fanno ricca, ma forse mi fanno felice. Raccontare la diversità rifiutata, il barbone, la zingara e la suora. Perchè no?Raccontare quello che esce dagli schemi della normalità comune del sentire. Anche io sono una diversa, senza filtri, senza confini, senza contenitore e spavento. Tanto.Anche me stessa. Soprattutto me stessa.