Sono in coma

Quale colpevole?


Pensavo di scrivere una lettera di quelle mai scritte a chi mi ha piazzato qui e ha poi mollato gli ormeggi. A chi mi amava e non mi ama più. Dicevo che lo avrei sposato, lo dicevo io e non lui. Per cui chi non è partito, chi non ha accettato una vita precaria al posto di questo posto fisso sono stata io. Mica lui che mi ci ha messo. Anzi non era neanche d'accordo, strana la memoria, la mia almeno. Avevo rimosso certe memorie. Avevo rimosso di aver vissuto il periodo più figo senza di lui. Era colpa sua? No, è responsabilità mia quella di aver scelto di lavorare qui, e di restarci. Adesso sto impazzendo. Era ovvio... che succedesse prima o poi. Ho decostruito tutto il possibile interiormente. Adesso mi rimane l'unica possibilità di alzarmi e camminare. Che buffo a me non riesce. Non ancora... sapere che mi ci sono messa da sola e non ne posso uscire che manifestando il mio disagio... beh sono adulta che mi aspettavo? Un bel film rosa. Questo mi aspettavo. Invece no. Oggi rispetto a ieri sono più matura e ho i piedi per terra. Direi sotto la terra. Sono stanca e mi viene da urlare... voglio di più cavolo dalle mie giornate. che arrivare alle 5 stanca di non fare niente. Se non sognare un sogno che mai sarà. Dio che tristezza... chissà se potrò mai dirmi davvero consapevole?