15 Febbraio 2006
Un accorato appello: "Persegua l'interesse dei cittadini: sempre!"
La stessa frase all'ex prefetto la disse Angelo Russo, ma Ferrante capì che il cittadino voleva essere perseguitato. Detto fatto.
Il 4 maggio 2004 manda due dei suoi sgherri in divisa e... Clicca Qui
La persecuzione continua, ma Ferrante e i due macellai in divisa dicono di essere perseguitati dalla loro vittima.
Si querelarono a vicenda, i tempi sarebbero più che maturi per stabilire chi ha torto e chi ha ragione, ma sembra che i giudici, gli avvocati e lo stesso Ferrante non abbiano nessuna voglia di andare al processo. E intanto la vittima e la sua famiglia, boicottati, diffamati, calunniati sono diventati spazzatura agli occhi della gente. Era una bella famiglia, l' hanno letteralmente distrutta. Angelo Russo per resistere alla impossibilità di lavorare e alla lentezza della giustizia a tutt'oggi ha accumulato 150.000 euro di debiti. Chi deve avere pretende e chi gli deve dare si nasconde.
Clicca Qui e leggi "Annotazione Pacquola. Incredibile, ma vero, all'uomo volevano dargli un'altra idendità, dopo avergli rubato tutto tramite la moglie irretita, plagiata, minacciata.
La mafia non è solo Sicilia o Calabria, e a Milano è peggio.
Sopratutto è silenziosa e coperta dalle Istituzioni
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