Senso e razionalità, istinto e ragione.Se dovessi affidarmi ai numeri non saprei ancora, alla mia non più verde età, stabilire in quale percentuale la Ossy ne è portatrice sana, anzi decisamente insana.Che a volte sono noiosa allo sfinimento e voglio sezionare tutto come un ragioniere di banca con gli occhialini a mezzaluna appoggiati sul naso e in altri frangenti entro a meraviglia nella parte della ragazzina idiota che non riesce neppure per sbaglio a valutare le conseguenze delle sue azioni a ruota libera.Quello che so è invece che esiste un profumo, purtroppo ora sciaguratamente non più in produzione, che attiva i miei recettori sensoriali in modo sorprendente. L'ho sempre considerato il mio profumo da battaglia, quello a cui non potevo assolutamente rinunciare in un passato abbastanza lontano e abbastanza millantato di aspirante seduttrice. Una spruzzata nell'incavo del seno, una sul collo e una sul vestito e secondo un rituale ampiamente collaudato il miracolo andava a compiersi: una donna per nulla rispondente ai canoni di bellezza tradizionali, sovrappeso, con i capelli perennemente arruffati, gli occhi troppo piccoli e troppo vicini e la caviglia tutt'altro che sottile partiva all'arrembaggio e, inguainata in camicia di seta e gonna nera di pelle, reggicalze d'ordinanza non visibile ma presente all'appello, si trasformava in quella che mi piaceva pensare essere una gioiosa macchina da guerra.
Il bacio del drago
Senso e razionalità, istinto e ragione.Se dovessi affidarmi ai numeri non saprei ancora, alla mia non più verde età, stabilire in quale percentuale la Ossy ne è portatrice sana, anzi decisamente insana.Che a volte sono noiosa allo sfinimento e voglio sezionare tutto come un ragioniere di banca con gli occhialini a mezzaluna appoggiati sul naso e in altri frangenti entro a meraviglia nella parte della ragazzina idiota che non riesce neppure per sbaglio a valutare le conseguenze delle sue azioni a ruota libera.Quello che so è invece che esiste un profumo, purtroppo ora sciaguratamente non più in produzione, che attiva i miei recettori sensoriali in modo sorprendente. L'ho sempre considerato il mio profumo da battaglia, quello a cui non potevo assolutamente rinunciare in un passato abbastanza lontano e abbastanza millantato di aspirante seduttrice. Una spruzzata nell'incavo del seno, una sul collo e una sul vestito e secondo un rituale ampiamente collaudato il miracolo andava a compiersi: una donna per nulla rispondente ai canoni di bellezza tradizionali, sovrappeso, con i capelli perennemente arruffati, gli occhi troppo piccoli e troppo vicini e la caviglia tutt'altro che sottile partiva all'arrembaggio e, inguainata in camicia di seta e gonna nera di pelle, reggicalze d'ordinanza non visibile ma presente all'appello, si trasformava in quella che mi piaceva pensare essere una gioiosa macchina da guerra.