Non sono ancora entrata nel mood, ma guardando il calendario oggi non ho potuto fare a meno di notare una cosa. Se tutto va bene tra due settimane esatte - scaramantica non sono ma sorprendentemente riesco a diventarlo quando c'è in ballo qualcosa a cui tengo molto - dovrei finalmente essere Up North.
Come un'eroina moderna, per conquistarmi il privilegio di salire sull'agognato destriero alato che mi porterà lassù, nella terra degli Ellyllon, dovrò superare numerose prove.Niente fughe da torri d'avorio calando nottetempo le trecce, niente tessuti da filare con il rischio di pungermi con il fuso avvelenato, nemmeno preghiere da indirizzare ad un cavaliere misterioso senza macchia e senza paura. Gli ostacoli da dribblare hano le fattezze di impegni di lavoro frenetici moltiplicatisi recentemente, quelle di una sveglia che suona troppo presto al mattino e mi vede caricarla ogni sera sempre più tardi, ma soprattutto il naso appuntito e gli occhialini con la montatura dorata della collega che da settimane mi insegue per farmi leggere e sottoscrivere un documento di cui mi interesso esattamente come da sempre mi interesso all'alcool, al fumo, alla composizione del calcestruzzo e al tiro al bersaglio e, ultimamente, alla gravidanza di Belen, ai mutamenti facciali di Mr. B., ai carboidrati e al sesso.
