Dopo una vacanza breve ma intensa si torna sempre a casa con nel cuore un frullato di sentimenti mescolati con grande approssimazione: nostalgia, felicità, tristezza, rimpianto, attesa, speranza, consapevolezza di avere vissuto un'esperienza da ricordare. Negli occhi le immagini di visi sorridenti, e soprattutto del tuo, che forse - a conti fatti - non vedeva le tue labbra tirate all'insù per così tanto tempo di seguito da almeno un paio d'anni. Nulla è cambiato: più ti senti attraente e più fai una figura schifosa in foto. Da sempre è così: hai perennemente quell'aria stranita di una che venendo da un altro pianeta si sforza di entrare a gamba tesa nelle consuetudini umane e quindi prova a essere come si dovrebbe essere di fronte all'obbiettivo. Senza riuscirci, ovvio. E poi la musica, dappertutto.E il rosso sangue di un fiore stampato ovunque. E gli uomini con in mano la loro birra, che sanno poco di maschio e molto di malto, le magliette di cotone con zero gradi fuori, i pavimenti di legno scivolosi, le tende leggere che lasciano filtrare il primo sole del mattino, gli edifici con le pareti di vetro addobbati da giochi di luce come se fosse ancora natale, il capodanno cinese da celebrare e su tutti quel gesto, tirare indietro le lancette di un'ora, quell'ora che è un regalo, sessanta minuti in più da vivere tutti per te, solo per te, se appena riesci a sorridere a quello che hai intorno.
I'm right back where I started from
Dopo una vacanza breve ma intensa si torna sempre a casa con nel cuore un frullato di sentimenti mescolati con grande approssimazione: nostalgia, felicità, tristezza, rimpianto, attesa, speranza, consapevolezza di avere vissuto un'esperienza da ricordare. Negli occhi le immagini di visi sorridenti, e soprattutto del tuo, che forse - a conti fatti - non vedeva le tue labbra tirate all'insù per così tanto tempo di seguito da almeno un paio d'anni. Nulla è cambiato: più ti senti attraente e più fai una figura schifosa in foto. Da sempre è così: hai perennemente quell'aria stranita di una che venendo da un altro pianeta si sforza di entrare a gamba tesa nelle consuetudini umane e quindi prova a essere come si dovrebbe essere di fronte all'obbiettivo. Senza riuscirci, ovvio. E poi la musica, dappertutto.E il rosso sangue di un fiore stampato ovunque. E gli uomini con in mano la loro birra, che sanno poco di maschio e molto di malto, le magliette di cotone con zero gradi fuori, i pavimenti di legno scivolosi, le tende leggere che lasciano filtrare il primo sole del mattino, gli edifici con le pareti di vetro addobbati da giochi di luce come se fosse ancora natale, il capodanno cinese da celebrare e su tutti quel gesto, tirare indietro le lancette di un'ora, quell'ora che è un regalo, sessanta minuti in più da vivere tutti per te, solo per te, se appena riesci a sorridere a quello che hai intorno.