Lo so che i bilanci sono sempre noiosi. Per me che odio le cifre, le percentuali e soprattutto il dover far quadrare i conti (cosa che nella mia vita non capita praticamente mai) ancora di più.Ma un bilancio piccolo piccolo di questi mesi di blog vorrei proprio farlo.Quando avevo la mia prima scheda, sarolatuaossessione, i contatti erano pochini e abbastanza freddi. Mi sono chiesta che cosa sia cambiato da allora. A parte il blog, naturalmente.Galeotta fu la foto.Il gancetto di un reggicalze, il bordo della gonna sollevato, la pelle di una coscia morbida che fa capolino tra il nero della calza e quello della gonna in pelle.La foto.Che ha inaspettatamente solleticato le fantasie più nascoste, che ha intrigato, dato il la, fatto sognare, fatto costruire castelli in aria, dato una sorta di identità visibile ad una creatura invisibile. Strano, questa visibilità non si riassume in un volto, come succede normalmente, ma in una parte di coscia sublimata dalla malizia del reggicalze, antico strumento di seduzione abbandonato per strada a favore della comodità del collant e la cui riesumazione fa gridare entusiasticamente al miracolo.Già, il miracolo. In un mondo dove tutto è ostentato con la massima disinvoltura, ho mostrato un lembo di pelle. Fatto che di per sé non scandalizzerebbe nessuno. Avete presente come vanno a scuola le tredicenni? Pancia scoperta, spalle nude, schiena a vista, seno in bella mostra. E io che i tredici anni li ho festeggiati tre volte ormai
Post N° 85
Lo so che i bilanci sono sempre noiosi. Per me che odio le cifre, le percentuali e soprattutto il dover far quadrare i conti (cosa che nella mia vita non capita praticamente mai) ancora di più.Ma un bilancio piccolo piccolo di questi mesi di blog vorrei proprio farlo.Quando avevo la mia prima scheda, sarolatuaossessione, i contatti erano pochini e abbastanza freddi. Mi sono chiesta che cosa sia cambiato da allora. A parte il blog, naturalmente.Galeotta fu la foto.Il gancetto di un reggicalze, il bordo della gonna sollevato, la pelle di una coscia morbida che fa capolino tra il nero della calza e quello della gonna in pelle.La foto.Che ha inaspettatamente solleticato le fantasie più nascoste, che ha intrigato, dato il la, fatto sognare, fatto costruire castelli in aria, dato una sorta di identità visibile ad una creatura invisibile. Strano, questa visibilità non si riassume in un volto, come succede normalmente, ma in una parte di coscia sublimata dalla malizia del reggicalze, antico strumento di seduzione abbandonato per strada a favore della comodità del collant e la cui riesumazione fa gridare entusiasticamente al miracolo.Già, il miracolo. In un mondo dove tutto è ostentato con la massima disinvoltura, ho mostrato un lembo di pelle. Fatto che di per sé non scandalizzerebbe nessuno. Avete presente come vanno a scuola le tredicenni? Pancia scoperta, spalle nude, schiena a vista, seno in bella mostra. E io che i tredici anni li ho festeggiati tre volte ormai