Qual è il meccanismo che spinge un cupidino a voler conoscere di persona un’altra creatura del Web?Prescindendo dal fatto che ci sono persone che puntano sulla quantità, nella convinzione forse non del tutto errata che più contatti si hanno, più possibilità esistono di arrivare allo scopo (sesso virtuale o reale, amicizia, rapporto amoroso, ecc.), per quelli che amano selezionare come funzionano le cose?Di solito si resta colpiti.In questa vetrina di corpi a volte sfacciatamente mostrati a volte pudicamente nascosti, in questo emporio di anime in cerca di salvezza o di dannazione, di pregi umani esibiti con orgoglio e di difetti attentamente celati, cerchiamo quel quid che ci smuova dal torpore.Che ci emozioni.Che ci attivi a pieno ritmo il motore della fantasia.Stare qui dentro infatti richiede un uso abbondante e sempre pronto della nostra componente immaginativa.Anche se abbiamo davanti agli occhi un volto fissato per sempre sulla pellicola, c’è tutto il resto da inventare: il modo di parlare, lo sguardo, la gestualità, l’inflessione nella voce, l’accento, l’uso dei vocaboli, la morbidezza della pelle, la maniera di sorridere e il suono della risata, la grandezza delle mani, il modo di intrecciarle e di giocarci.E quando non c’è nemmeno una foto, allora la fantasia galoppa senza freni, oltre qualsiasi ragionevole limite, abbattendo qualunque paletto, in un delirio vero e proprio di irrazionalità.Diffido per principio di chi afferma di non avere nessun tipo di aspettativa verso una persona conosciuta in Rete. Non è umanamente possibile.Per natura tendiamo comunque a dare dei contorni fisici e caratteriali precisi a chi ci scrive, non possiamo fare a meno di interpretare una parola, un silenzio, un’assenza, un segno di interpunzione addirittura. Sempre se abbiamo la vocazione di lettori attenti e attenti scrutatori dell’animo altrui.Che cosa mi intriga personalmente?Il guizzo della mente, l’ironia, la curiosità, la duttilità, la ricchezza di sentimenti e la sensibilità, il saper cambiare tono in un nanosecondo proprio come richiede la vita, là fuori. Non sempre da qualche messaggio è possibile cogliere tutte queste sfumature, ma è altrettanto vero il contrario: se una persona non ti stimola da subito, difficilmente saprà attirare la tua attenzione e mantenere alto il livello di interesse nei suoi confronti.Finora la regola ha funzionato.E ha anche procurato qualche piccola ma non impercettibile ferita nell'anima (sorpresa, anch'io ce l'ho!!).
Post N° 118
Qual è il meccanismo che spinge un cupidino a voler conoscere di persona un’altra creatura del Web?Prescindendo dal fatto che ci sono persone che puntano sulla quantità, nella convinzione forse non del tutto errata che più contatti si hanno, più possibilità esistono di arrivare allo scopo (sesso virtuale o reale, amicizia, rapporto amoroso, ecc.), per quelli che amano selezionare come funzionano le cose?Di solito si resta colpiti.In questa vetrina di corpi a volte sfacciatamente mostrati a volte pudicamente nascosti, in questo emporio di anime in cerca di salvezza o di dannazione, di pregi umani esibiti con orgoglio e di difetti attentamente celati, cerchiamo quel quid che ci smuova dal torpore.Che ci emozioni.Che ci attivi a pieno ritmo il motore della fantasia.Stare qui dentro infatti richiede un uso abbondante e sempre pronto della nostra componente immaginativa.Anche se abbiamo davanti agli occhi un volto fissato per sempre sulla pellicola, c’è tutto il resto da inventare: il modo di parlare, lo sguardo, la gestualità, l’inflessione nella voce, l’accento, l’uso dei vocaboli, la morbidezza della pelle, la maniera di sorridere e il suono della risata, la grandezza delle mani, il modo di intrecciarle e di giocarci.E quando non c’è nemmeno una foto, allora la fantasia galoppa senza freni, oltre qualsiasi ragionevole limite, abbattendo qualunque paletto, in un delirio vero e proprio di irrazionalità.Diffido per principio di chi afferma di non avere nessun tipo di aspettativa verso una persona conosciuta in Rete. Non è umanamente possibile.Per natura tendiamo comunque a dare dei contorni fisici e caratteriali precisi a chi ci scrive, non possiamo fare a meno di interpretare una parola, un silenzio, un’assenza, un segno di interpunzione addirittura. Sempre se abbiamo la vocazione di lettori attenti e attenti scrutatori dell’animo altrui.Che cosa mi intriga personalmente?Il guizzo della mente, l’ironia, la curiosità, la duttilità, la ricchezza di sentimenti e la sensibilità, il saper cambiare tono in un nanosecondo proprio come richiede la vita, là fuori. Non sempre da qualche messaggio è possibile cogliere tutte queste sfumature, ma è altrettanto vero il contrario: se una persona non ti stimola da subito, difficilmente saprà attirare la tua attenzione e mantenere alto il livello di interesse nei suoi confronti.Finora la regola ha funzionato.E ha anche procurato qualche piccola ma non impercettibile ferita nell'anima (sorpresa, anch'io ce l'ho!!).