Latuaossessione
Dentro il tuo cervello e la tua anima« ... | ... » |
Elogio della leggerezza…
Trascorrere una serata insieme ad un uomo. Sesso, tenerezza, chiacchiere, sorrisi, sguardi di intesa, mani che si cercano, pelle che si appiccica, respiri che si sincronizzano.
Alzarsi da un letto sfatto e ancora caldo con la sensazione di avere vissuto un’esperienza da brivido e raggiunto una sintonia difficilmente uguagliabile con un altro partner.
La leggerezza, si diceva.
Ma basta solo questo? Basta per chiudersi una porta dietro le spalle e fare finta che il mondo - dopo – sia rimasto lo stesso, che noi siamo rimasti gli stessi che eravamo prima di varcare quella soglia, di rotolarci tra quelle lenzuola, di avvolgere le nostre gambe intorno alla sua schiena?
Non è naturale voler rivivere quelle ore, quegli abbracci?
Non è comprensibile che ci si ripensi con nostalgia struggente mentre ci si guarda allo specchio, il giorno dopo, oppure si è fermi al semaforo, o ancora si spegne la luce e si è soli in un letto vuoto per metà?
O è invece più normale che si viva – per dirla alla De Carlo - nel momento, senza chiedersi come e se ci sarà un dopo perché il desiderio e le domande attaccano e corrodono la gioia dell’istante, di quell’istante, destinandolo inesorabilmente a sgretolarsi in mille briciole di una felicità ormai consumata?
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Inviato da: chiaracarboni90
il 27/07/2011 alle 12:42
Inviato da: gladiatrice.scalza
il 08/01/2009 alle 23:16
Inviato da: gladiatrice.scalza
il 08/01/2009 alle 23:14
Inviato da: morpheus.mytux
il 27/11/2006 alle 18:12
Inviato da: morpheus.mytux
il 27/11/2006 alle 18:12