Avrei voluto fare un post su Full Metal Alchemist dopo aver letto il ventesimo volumetto (uscito ieri). Avrei voluto parlarvi di quanto fosse avvincente la storia dei fratelli Elric e di come la vicenda fosse in dirittura d'arrivo. Avrei voluto si...ma alla fine dell'albo, nella "NewsLetter" ho letto un articolo di Mattia Dal Corno che mi ha lasciato interdetto. E' un po lunghetto ma credo valga la pena riportarvelo per intero:"Quando più di dieci anni fa i manga arrivarono in Italia,c’erano tante serie famosepronte a essere pubblicate.I grandi classici e i capolavori più recenti erano inediti da noi ed era possibile scegliere cosa proporre e con quale cadenza.Oggi la situazione è molto diversa: le opere più note sonostate tutte pubblicate. Restano i manga nuovi, quelli ancora in corso di pubblicazione anche in Giappone, che hanno il “difetto”di non essere interamentedisponibili. I lettori italiani si stanno quindi adattando a ritmi di pubblicazione diversi dal classico mensile che piace a tutti, noi compresi, ma che nonsi può più proporre per carenza di materiale. In questo siamo quindi diventati molto più simili ai lettori del Paese del Sol Levante: aspettiamo il nostro numero di NARUTO oFULLMETAL ALCHEMIST per tre o quattro mesi esattamente come un ragazzo o una ragazzdi Tokyo. Proprio come loro vorremmo avere tutto e subito,ma pazientiamo e resistiamo, perché la nostra passione è questa e i nuovi capitoli del nostro manga preferito valgono bene l’attesa di una manciata di settimane"......Sono basito. Ok, va bene tirare acqua al proprio mulino, ma qui si esagera. SI esagera perchè la situazione attuale, per la quale l'attesa di una pubblicazione di un titolo ha la medesima tempistica di quella Giappo, è solo E UNICAMENTE FIGLIA DELL'INGORDIGIA DEGLI EDITORI CHE PER SMANTELLARE (o almeno per provare a farlo) LA CONCORRENZA HANNO INAUGURATO IL TREND DELLE PUBBLICAZIONI IN CONTEMPORANEA COL GIAPPONE.
Ma mi faccia il piacere!!!!
Avrei voluto fare un post su Full Metal Alchemist dopo aver letto il ventesimo volumetto (uscito ieri). Avrei voluto parlarvi di quanto fosse avvincente la storia dei fratelli Elric e di come la vicenda fosse in dirittura d'arrivo. Avrei voluto si...ma alla fine dell'albo, nella "NewsLetter" ho letto un articolo di Mattia Dal Corno che mi ha lasciato interdetto. E' un po lunghetto ma credo valga la pena riportarvelo per intero:"Quando più di dieci anni fa i manga arrivarono in Italia,c’erano tante serie famosepronte a essere pubblicate.I grandi classici e i capolavori più recenti erano inediti da noi ed era possibile scegliere cosa proporre e con quale cadenza.Oggi la situazione è molto diversa: le opere più note sonostate tutte pubblicate. Restano i manga nuovi, quelli ancora in corso di pubblicazione anche in Giappone, che hanno il “difetto”di non essere interamentedisponibili. I lettori italiani si stanno quindi adattando a ritmi di pubblicazione diversi dal classico mensile che piace a tutti, noi compresi, ma che nonsi può più proporre per carenza di materiale. In questo siamo quindi diventati molto più simili ai lettori del Paese del Sol Levante: aspettiamo il nostro numero di NARUTO oFULLMETAL ALCHEMIST per tre o quattro mesi esattamente come un ragazzo o una ragazzdi Tokyo. Proprio come loro vorremmo avere tutto e subito,ma pazientiamo e resistiamo, perché la nostra passione è questa e i nuovi capitoli del nostro manga preferito valgono bene l’attesa di una manciata di settimane"......Sono basito. Ok, va bene tirare acqua al proprio mulino, ma qui si esagera. SI esagera perchè la situazione attuale, per la quale l'attesa di una pubblicazione di un titolo ha la medesima tempistica di quella Giappo, è solo E UNICAMENTE FIGLIA DELL'INGORDIGIA DEGLI EDITORI CHE PER SMANTELLARE (o almeno per provare a farlo) LA CONCORRENZA HANNO INAUGURATO IL TREND DELLE PUBBLICAZIONI IN CONTEMPORANEA COL GIAPPONE.