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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 01 Settembre 2008 da Genshiken
 


E VENEZIA FU...




TEMPI CHE CAMBIANO

Ok lo so...solo un paio di giorni fa vi ho dedicato un post annunciando l'uscita del suo nuovo film e accennato al fatto che sarebbe stato ospite alla mostra del cinema di Venezia....ebbene non posso non ri-dedicare un nuovo post in quanto questa mattina su Rai uno (Uno Mattina per la precisione) ho visto un servizio interamente dedicato a lui. Di cosa parlo? Di Hayao  Miyazaki e del suo nuovo (a questo punto posso dirlo) capolavoro PONYO.
Mi ha fatto davvero specie vedere un servizio dedicato al papà di Totoro e mi ha fatto riflettere di come cambino i tempi ma sopratutto di come cambino modo di pensare le persone. Fino a poco fa i cartoni giapponesi erano bollati sotto due concetti estremi: o come robetta per bambini o alla stregua della pornografia più bieca. Memorabile quando, dopo esser riuscito a portare a casa una ragazza che mi piaceva tantissimo, lei vide la copertina di Ranma 1/2(quando questo non era conosciuto come ora) e mi fece "ah.....ti guardi sta roba porno"
E ora? E ora, da un po di tempo fortunatamente, le cose hanno iniziato a prendere una piega diversa: si inizia a notare la differenza tra i cartoni indirizzati a un pubblico di bambini e i cartoni diretti a un pubblico più adulto (NON porno...ma con tematiche adatte ai più grandi) grazie ad MTV (che ha una programmazione apposita...a proposito da quest'autunno manderà in onda DEATH NOTE), non solo i grandi (economicamente) titoli americani ma anche i titoli nipponici, molto timidamente, iniziano a fare il loro ingresso nelle sale italiane (La città incantata, Il castello errante di Howl, Cowboy bebop, Metropolis, Ken ecc..)e ora anche un più che lusinghiero servizio su mamma Rai dedicato a Miyazaki Sensei....Per me, come per tutti gli anime-fan, notare ciò non può che far sorridere...Miyazaki un genio che non ha nulla da invidiare ad una qualasivoglia casa d'animazione americana? Si si cari critici con la puzza sotto il naso, ma noi anime-fan lo sapevamo...lo sapevamo già da almeno una decina d'anni, siam contenti che ve ne siate resi conto anche voi...finalmente!!! ^_^.

Vabbè, vi lascio in compagnia della rassegna stampa sullla proiezione del film ora....vi ridarò ulteriori info chiaramente non appena ci saranno novità sull'argomento (spero quanto prima).

Miyazaki e il suo Leone D'oro per la carriera



-
 (ANSA) - Ponyo' fa innamorare Venezia
Miyazaki " per me l'animazione e' ancora a matita"
VENEZIA, 31 AGO - Ponyo, pesce rosso che diventa una bambina di 5 anni compagna di giochi del coetaneo Sosuke, ha gia' fatto innamorare tutti a Venezia. E' la protagonista del film d'animazione di Hayao Miyazaki, 'Ponyo on the cliff by the sea', che arrivera' nelle sale probabilmente a Pasqua 2009. Il film e' in concorso e per bellezza di colori, fantasia di storia, meraviglia di fondali, gusto ormai retro' per il disegno a mano, ritratto dei personaggi, e' un capolavoro assoluto.

-Miyazaki. Ponyo Ponyo, cantata alla Cristina d'Avena come le siglette tv dei cartoni animati, è diventato il tormentone del festival, il motivetto sulla bocca di tutti, in attesa di ripescare nella memoria lo Yuppi Du di Adriano Celentano. Ponyo è il pesce rosso che con magia e forza di volontà diventa una bambina di 5 anni, compagna di giochi del coetaneo Sosuke, e di lei, tenera, goffa e paffuta si sono già innamorati tutti. È la protagonista del film d'animazione del maestro giapponese Hayao Miyazaki, Ponyo on the cliff by the sea, che arriverà nelle sale italiane distribuito dalla Lucky Red probabilmente a Pasqua 2009.

-Hayao Miyazaki oggi non ha smentito la sua fama di pessimo conferenziere, rispondendo a malapena alle domande della stampa dopo aver presentato il suo film in concorso a Venezia tra gli applausi. Il maestro giapponese dell'animazione, premiato qui lo scorso anno con il Leone d'oro alla carriera, ha abituato il pubblico a parlare con le immagini e pure stavolta il suo eloquio in formato cinema non fa una piega e mette tutti d'accordo. In molti ieri sera hanno applaudito alla fine della proiezione stampa di Ponyo, «fiaba avventurosa sull'amore infantile», come la definisce il maestro, e «risposta alle afflizioni e alle incertezze dei nostri tempi». (Il Messaggero)



-MOSTRA CINEMA: STANDING OVATION PER "PONYO" DI MIYAZAKI (AGI) - Venezia, 31 ago. - E' una standing ovation di oltre 5 minuti quella che accomuna tutto il pubblico della Sala Grande del Palazzo del Cinema alla fine della proiezione di "Gake no ue no Ponyo (Ponyo on the Cliff by the Sea)" la delicata favola giapponese di Hayao Miyazaki. "Ponyo di sopra al dirupo" (questo dovrebbe essere il titolo in italiano) racconta la favola di una pesciolina rossa che decide di diventare umana quando incontra il piccolo Sosuke che vive su un dirupo sopra il mare. Una favola magica, dai toni delicati, romantici, ma anche un percorso di iniziazione, quello tracciato dal regista e sceneggiatore Miyazaki, applauditissimo anche durante la passerella prima della prioiezione e al suo ingresso in sala.
  (AGI)
-Non ci può essere più alcun dubbio a riguardo: Miyazaki Hayao rappresenta un incredibile e felicemente inspiegabile unicum nel cinema contemporaneo. In ventiquattro anni di carriera semplicemente il regista giapponese non ha sbagliato una virgola, riuscendo a mantenersi con grande oculatezza, talento e impegno su soglie di costante eccellenza che fanno vermanete venire le vertigini. Tutto questo, sia ben chiaro, continuando a variare temi e modalità d’esecuzione e regia, continuando, seppur senza essere avventato, a sperimentare evitando di evoluire sempre intorno allo stesso format di successo, col rischio di diventare noioso e stucchevole. Miyazaki pigia invece sull’acceleratore, guidando certamente con prudenza (non certo come la madre di Sosuke nel film), e godendosi pure il viaggio.Gake no Ue no Ponyo, che con la sua inspiegabile bellezza ridona colore a una Mostra del Cinema un poco itterica, è l’ennesimo passo avanti (dopo il balzo chilometrico de La Città Incantata e la pausa caffè de Il Castello Errante di Howl), compiuto dal genio venuto dal Sol Levante. Basterebbero solo i primi cinque minuti, sublimi, muti, colmi e ricolmi di bellezza e poesia a ribadire la grandezza del film; fortunatamente altri 96 giri di lancetta, che non si fanno assolutamente disprezzare, seguono lo sfolgorante incipit. Il regista, col passare degli anni, sembra voler abbassare di continuo il target del suo pubblico: con tutta probabilità i protagonisti di questa pellicola, Sosuke e Ponyo, sono coi loro cinque anni i più giovani mai utilizzati da Miyazaki. Anche alcuni tratti dell’animazione sembrano esseri stati studiati apposta per mandare in solluccheri i bambini: si tratta di sequenze in cui le animazioni si fanno più semplici e abbozzate, come se a disegnarle potessero essere stati proprio i piccoli spettatori. Lo stesso oceano spesso, seppur in burrasca, viene reso più amichevole con questi espedienti. In questo film più che in tutti i precedenti, Miyazaki parla con emozioni semplicissime e potenti, che evoca tramite i particolari del suo disegno e con l’aiuto della magica paritura del fido collaboratore Joe Hisaishi, che per questo lavoro sceglie un impianto classico ma di grande effetto; la scrittura, infatti, è stata semplificata al massimo per venire incontro al target scelto in fase di ideazione. Se in fase di sinossi non servira dire chi era l’eroe, forse in questo caso serve affermare che il film è sia per grandi che per piccini? (non solo cinema.com)
-Gake no Ue no Ponyo: un successo
01/09/2008 - 07:20
Accoglienza trionfale per la proiezione in anteprima per la stampa del nuovo lungometraggio animato del maestro giapponese Hayao Miyazaki. La proiezione di 'Gake no Ue no Ponyo', nel concorso principale della Mostra di Venezia, e' stata seguita da una standing ovation e da un applauso durato ben 10 minuti, il piu' lungo per ora tributato dai giornalisti in questa edizione della Mostra in un'anteprima stampa.
Informazione.it
-Disegni, colori e il mito Sirenetta
Incanta il cartoon di Miyakazi
VENEZIA - Un'esplosione di colori, di forme, di suoni. Con una potenza che, almeno qui alla Mostra, i film tradizionali, quelli con attori in carne e ossa, non sempre stanno dimostrando. Perché il film che ha incatato così la platea di critici - Ponyo on the cliff by the sea - è, invece, un cartoon. Diretto dal maestro giapponese Hayao Miyazaki, che rivisita, a modo suo, l'eterno mito della Sirenetta.
Applauditissima alla proiezione stampa, la pellicola (in concorso) ha come protagonista Sosuke, un bambino di cinque anni che vive in cima a una scogliera. Una mattina, giocando sulla spiaggia, incontra Ponyo, una pesciolina rossa incastrata in un barattolo di marmellata. Tra le due creature scoppia un'immediata simpatia. Lei vorrebbe stare con lui, ma il padre, uno stregone acquatico, la costringe a tornare giù. Ma Ponyo ha un sogno: "Voglio essere umana", esclama. E per realizzare questo suo desiderio, compie dei gesti che hanno conseguenze incredibili per tutti: abitanti del mare, e abitanti della Terra...
"Il film - spiega il regista, Leone d'oro alla carriera nel 2005, accolto con un'ovazione in conferenza stampa - racconta due storie. Una è quella di Ponyo, che lotta per poter vivere con un bimbo di nome Sosuke. Ma è anche la storia di un bimbo di soli cinque anni che riesce a mantenere una promessa solenne". Insomma, anche se parliamo di piccoli esseri (umani o acquatici che siano), una vicenda che mette in campo grandi sentimenti - compreso quello del legame madre-figlio - e grandi gesti.
Poi Miyazaki ammette l'influenza della fiaba di Andersen sulla sua opera: "Il mio film - spiega infatti - in realtà porta la Sirenetta di Andersen nel Giappone contemporaneo: una fiaba avventurosa sull'amore infantile". Lontana però anni luce, nello spirito, dalla celebre rilettura disneyana della favola: in comune, le due pellicole hanno solo l'alta professionalità, tecnica e non solo, con cui sono state realizzate.
In questo caso, si tratta certamente di un'opera all'altezza delle migliori realizzazioni di Miyazaki: come il premio Oscar La città incantata e Il Castello errante di Howl, presentato qui alla Mostra nel 2004. Un film realizzato nei celebri studi di animazione giapponesi Ghibli che fanno capo al regista, e considerati gli unici, nel mondo, che possono competere con l'americana Pixar. Miyazaki, del resto, con la Pixar i legami ce l'ha: basta pensare al fatto che, quando studiava negli anni Ottanta alla scuola della Walt Disney, a Los Angeles, tra i suoi compagni c'era John Lasseter. Autore di grandi film come Toy story 1 e 2 o A bug's life.
E anche nel caso di Ponyo, lo sforzo tecnico sostenuto dallo studio di Miyazaki è stato immenso: settanta artisti, 170 mila disegni. Con un risultato all'altezza delle già fortissime aspettative.
(31 agosto 2008, LA REPUBBLICA)
E PER CONCLUDERE (per il momento) ECCO LA CONFERENZA DI MIYAZAKI A VENEZIA VISTA DALLA.....TV GIAPPONESE



p.s.

Per vedere il mio precedente post su PONYO cliccate QUI














 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/09/08 alle 23:14 via WEB
non hai visto la notizia? quella che vogliono ricreare la situazione cm'era dopo il big bang, il 10 settembre dovrebbero (dico dovrebbero perchè non sn tutti d'accordo gli intelligenti ci sn ancora)fare un esplosione sotto terra (26km) al confine tra francia e svizzera. questo può causare un buco nero che quando si allarga tira dentro la terra. non c'è limite all'ignoranza idiozia pazzia e quant'altro. e questi sono i nostri ricercatori? li chiamerei in ben altro modo
 
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Secondo me il premio come miglior attrice della Mostra del Cinema di Venezia dovrebbe andare al pesciolino Ponyo, la protagonista del film d’animazione del maestro Hayao Miyazaki… Non potevo certo farmi scappare un capolavoro del genere per la mia selezione. Considero Miyazaki il più grande creatore di pop art al mondo”.
Marco Mueller, direttore della Mostra del Festival di Venezia.
 

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