L'ottava nota

La grande bottega degli orrori


Quello che mi sta angosciando da qualche giorno, nel turbinio delle brutte notizie che i media ci propinano  quotidianamente, è la vicenda dell'aguzzino austriaco che per 24 anni ha tenuto segregata, violentata e sottoposta ad ogni genere di indicibili torture la figlia,facendola partorire 7 figli incestuosi, di cui uno lasciato ad una morte prematura.Insomma, una serie di orrori difficili da quantificare, da misurare, da pensare.Un concentrato di mostruosità che segna in maniera indelebile la povera vita di chi sopravvive. La natura dell'essere umano , nei suoi lati più misteriosi, crudeli e perversi, che ci fa pensare che, per certi versi, l'umanità sembra proprio arrivata al capolinea. Senza principi, senza valori, votata  a posizionarsi agli infimi livelli, a involversi, a lasciarsi andare agli istinti inspiegabilmente più bestiali. Nessuna punizione, nessuna condanna per questo essere (non oso definirlo nè uomo nè padre), potrà mai essere commisurata al male fatto o superiore alla sofferenza e alle umiliazioni consapevolmente inferte al sangue del suo sangue.E' orribile, fa tremare cuori e coscienze. Non si può tentare di spiegare l'orrore, non si può comprendere, come non si può comprendere l'omertà e l'indifferenza che per tanti, troppi anni, hanno avvolto tragicamente questa vicenda. Un pensiero e una preghiera, per le vittime degli aguzzini, per i corpi e le anime straziate.Uniamoci,  non smettiamo di credere che ci sono sempre padri e madri,uomini e donne che ci illuminano nelle giornate buie e tristi delle nostre esistenze, donandoci la propria luce e l'esempio della propria vita come ricordo perenne della nostra esistenza. Siamo grati  ed orgogliosi di averli avuti vicino e di sentirli sempre ancora presenti.Caro papà ti bacio, ovunque tu sia.Spero che tu possa essere sempre orgoglioso di me anche solo di un millesimo di quanto io lo sono sempre di te.Tua figlia.