L'ottava nota

Storie di quotidiana follia....


Ufficio:ore 13, pausa pranzo.La mia collega dà i numeri e già parla da sola da circa un'ora e mezza.....giornata del cittadino ( oh, ma quando fanno la giornata dell'impiegato?????).Continua imperterrita a seguire il filo contorto dei suoi pensieri, ogni tanto nominando un soggetto (rigorosamente senza verbo,complemento oggetto, di specificazione, d'agente, di causa effetto e quant'altro) e inveendo contro lo stesso per "la mancanza della specifica dei dati riferentisi ai requisiti oggettivi  soggettivi previsti dalla normativa vigente in materia nel settore delle somministrazioni alimenti e bevande" ( per chi legge: non ha dichiarato la destinazione d'uso del locale e si è scordato di dire che ha fatto il corso per poter fare il barista....).Aiuuuutoooo, ora sta al telefono con un malcapitato utente che, secondo me,al termine della telefonata,si taglierà le vene(il poveretto aveva chiamato per chiarimenti ed informazioni, e ne uscirà più confuso che persuaso).Oddio! Meglio andare a pranzo.Tanto so che poi alla fine la telefonata (il digestivo) mi arriva, puntuale come una cambiale.Non è semplice spiegare con quattro parole. quello che altri tentano invano di spiegare in quindicimila. Mi toccherà usarne le solite due.Aiuto(bis!) è incontenibile.Vado a pranzo......ps: in cima "L' urlo " di E.Munch