"Noi Baby boomers dei tardi anni Sessanta, noi figli dell'ultimo letto in cui l'Occidente opulento aveva accoppiato benessere materiale e crescita della popolazione, eravamo individui che in altre epoche, o ad altre latitudini di questa medesima epoca, sarebbero già morti da tempo, falciati da un'epidemia, stremati da una carestia, raggiunti da un atto di violenza randagio, oppure si sarebbero già riprodotti più volte, ma sarebbero comunque stati sollevati dalla questione se avere o non avere dei figli. Il fatto stesso che noi avessimo la libertà, il lusso e il tedio di porcela, ne faceva una domanda retorica la cui risposta era invariabilmente: no, niente figli."Da "Il bambino che sognava la fine del mondo" di Antonio Scurati.
No, niente figli.
"Noi Baby boomers dei tardi anni Sessanta, noi figli dell'ultimo letto in cui l'Occidente opulento aveva accoppiato benessere materiale e crescita della popolazione, eravamo individui che in altre epoche, o ad altre latitudini di questa medesima epoca, sarebbero già morti da tempo, falciati da un'epidemia, stremati da una carestia, raggiunti da un atto di violenza randagio, oppure si sarebbero già riprodotti più volte, ma sarebbero comunque stati sollevati dalla questione se avere o non avere dei figli. Il fatto stesso che noi avessimo la libertà, il lusso e il tedio di porcela, ne faceva una domanda retorica la cui risposta era invariabilmente: no, niente figli."Da "Il bambino che sognava la fine del mondo" di Antonio Scurati.