SULLO SCRIVEREScriviamo per riportare qualcosa che abbiamo perso dentro di noi. Come un treno uscito dai binari su qualche tratta dimenticata da dio. Con fatica lo rimettiamo a posto, accendiamo il fuoco e aspettiamo che la caldaia entri in pressione. Un giro di manopola e lentamente, tra mille lamenti rugginosi, le ruote rincominciano a girare. Inizialmente lente, poi sempre più velocemente, e i nostri pensieri diventano bolidi di energia pura, che affrontano binari, curve e salite di montagna. Il fuoco è caldo, la caldaia in pressione, e come fuochisti badiamo solo a tenere in moto, in perenne accelerazione i nostri sentimenti... fino alla prossima stazione.Pronti a ripartire per il prossimo viaggio. Qui non esistono parole forbite o pensieri pindarici.Me ne sbatto degli orpelli, dei nodi da sciogliere dei Gorgia letterati.Meglio un vocabolario essenziale, ma affilato come un rasolino a punta mozza, che non penetra nella carne se parti con un affondo... ma taglia inesorabile se solo ti sfiora con la sua lama.
Jackmidnight