Menopause story

LA VAMPA D'AGOSTO


No, non illudetevi, non si tratta della recensione del penutimo libro sul commissario Montalbano, qui si parla molto più prosaicamente delle famigerate vampate o caldane che dir si voglia. Tanto per non stare a preoccuparci troppo, pare che ogni episodio di vampate aumenti il rischio di danno cerebrale portando ad un incremento della possibilità di insorgenza dell'alzhaimer.... I sintomi vasomotori Le vampate di calore e il rossore sono i sintomi climaterici più caratteristici e i primi ad insorgere. Essi persistono almeno per un anno, ma nel 25% delle donne si prolungano fino a 5 anni. Le vampate di calore si presentano nel 70-80% circa delle donne. Le vampate sono spesso precedute da una sensazione detta flash, che consiste in un calore improvviso, particolarmente al volto, al collo e nella parte superiore del petto. La dilatazione dei vasi sanguigni in queste regioni provoca l’arrossamento della cute, in particolare del viso. Gli episodi vasomotori possono anche manifestarsi durante il sonno come sudori notturni, e la donna che ne soffre può svegliarsi con le lenzuola e gli indumenti letteralmente bagnati. Le vampate possono essere accompagnate da vertigini, nausea e temporaneo aumento della frequenza del battito cardiaco. Durano in genere parecchi minuti con una notevole variabilità di frequenza, che va da uno o due episodi la settimana fino a una o due volte l' ora, a seconda dei soggetti. Possono essere particolarmente fastidiose durante la notte, tanto da provocare risveglio e insonnia. La gravità e l’incidenza delle vampate di calore sembrano essere correlate più alla caduta della concentrazione degli estrogeni che alla loro completa mancanza. Gli studi sui sintomi vasomotori in donne in postmenopausa evidenziano che l'origine del fenomeno vasomotorio risiede nell'ipotalamo, una parte importante del cervello preposta alla regolazione della temperatura dell’organismo.