PALESTRALITTLEGYM

Per affrontare il problema degli stupri in questi giorni si è sentito di tutto:
aumentare le pene detentive (e sarebbe ora), castrazione chimica (sì, ma le mani? Le tagliamo?), eliminare alcune garanzie (come il tribunale del riesame e gli
arresti domiciliari) agli stupratori.
Ma intanto bisogna sopravvivere e, mentre gli uomini che ci governano
chiacchierano, ogni giorno si consumano violenze, sembra diventato uno sport
con cacciatori e prede.
Essendo io moderatamente maschilista, ora più che mai rifletto sulla definizione di "sesso debole" se la subcultura della sopraffazione femminile è così diffusa.
Contare sugli uomini? Quando servono non ci sono mai, ed anche questo è un fatto.
Noi donne dovremmo cominciare a chiederci se siamo in grado di poterci effettivamente difendere se attaccate.
Siamo più piccole e più deboli degli uomini, meno abituate ad esprimere la nostra
aggressività se non verbalmente (in questo siamo bravissime ma qui serve poco)
ma non siamo deboli in assoluto nè prive di senso di rivalsa. Secondo me il vero
limite sta nelle intenzioni e nelle motivazioni, sono convinta che una donna
veramente arrabbiata sia capace di mettere in fuga qualsiasi aggressore.
In proposito circolano dei falsi miti:
 
1) una donna non può difendersi contro un uomo, colpire l'aggressore servirà
solo a renderlo più violento.
Non è vero: ci sono parti del corpo che sono vulnerabili in chiunque, indipendentemente
dalla stazza e dalla forza fisica. Una donna può e deve difendersi da un tentativo di
aggressione, colpire l'aggressore crea la possibilità di scappare.
2) Quando una donna dice no, forse intende sì.
Falso: quando una donna dice no, intende no ed è importante che questo concetto sia
chiaro non solo con la voce ma anche con un atteggiamento del corpo adeguato.

E allora, se malauguratamente capitasse: calci, pugni, unghiate e morsi, non risparmiamo niente, urliamo con quanto fiato abbiamo in gola, facciamo un gran casino, agitiamoci come anguille, tiriamo i capelli, colpiamo le 00, sputiamo negli occhi, diamo ginocchiate con tutta la rabbia del caso e tutta la forza a nostra disposizione.
Se poi vogliamo imparare meglio qualche tecnica e saper sfruttare il fattore sorpresa, invece che buttare i nostri soldi in quelle palestre dove paghiamo per camminare una mezz'oretta su un tapis roulant, iscriviamoci ad un corso di autodifesa.

Ecco un regalo nuovo ed utile da fare ad una donna: l'iscrizione ad un corso
di difesa personale.
I mazzi di fiori portiamoli ai defunti...