PAPERE E PANNOCCHIE

Post N° 41


ricevuto via email e pubblico, saluti Mauro.Cancellare il debito per alloggiare i poveri: a Nairobi la sperimentazione è adesso possibileIl 27/10/06 è stato firmato l'accordo che cancella totalmente il debito bilaterale del Kenya con l'Italia, destinando le risorse liberate a programmi di riduzione della povertà urbana e rurale. Anziché pagare il debito, il Kenya dovrà perciò utilizzare per politiche pubbliche 44 milioni di euro entro il 2016. Grande soddisfazione è stata manifestata dai rappresentanti della Campagna W Nairobi W, collegata alla Campagna Sfratti Zero dell'International Alliance of Inhabitants, per aver raggiunto un obbiettivo concreto che offre una vera alternativa agli abitanti degli slum della capitale keniana minacciati di sgombero. Adesso si passa alla fase attuativa, vigilando sull'utilizzo corretto dei fondi e sulla base della partecipazione sociale. In particolare, si tratterà di istituire un Fondo Popolare per la Terra e la Casa, partecipato dagli abitanti e dalla cooperazione decentrata. Questo esempio innovativo di mobilitazione solidale mostra che è possibile trasformare due debolezze, la minaccia degli sgomberi e il debito estero, in un boomerang forte a sostegno di politiche sociali ed abitative. L'International Alliance of Inhabitants ne discuterà al WSF 2007, pronta a moltiplicare per mille e con tutti gli alleati che vorrano condividere queste proposte, siano essi movimenti sociali, ong, autorità locali solidali e governi progressisti, una mobilitazione globale indispensabile per cancellare il debito per alloggiare i poveri del mondo. Si tratta di 2.597 miliardi USD, di cui 523 miliardi relativi ai paesi più poveri. Per migliorare le condizioni abitative di 100 milioni di baraccati, l'Obbiettivo del Millennio n. 7-11, servono circa 92,4 miliardi USD, appena il 3,5% del debito, mentre per dare casa a un miliardo di senzatetto e mal alloggiati servono circa 924 miliardi USD, circa il 35% del debito totale. Possibile? Adesso si: cominciamo la sperimentazione negli slum di Nairobi. *** *** ***