PAPERE E PANNOCCHIE

Le mani sull'Iraq


 Le mani sull' Iraq
 red, 19/01/2007Nelle prossime settimane il governo di Baghdad presenterà in parlamento la nuova legge sugli idrocarburi che spalancherà le porte alle compagnie petrolifere occidentali, garantendo loro un controllo assoluto sulle risorse irachene per un periodo di 20-30 anni. L'osservatorio sui media ci racconta della chiusura del settimanale Nichane da parte delle autorità marocchine.L'Iraq è secondo solo all'Arabia Saudita per l'entità delle sue risorse petrolifere, ma la scoperta di nuovi giacimenti potrebbe farlo balzare in testa alla classifica de produttori di greggio.Elaborata con la consulenza delle stesse multinazionali del petrolio, tra cui l'italiana Eni, la legge darà il via libera ai Production sharing agreement (PSA), contratti che, pur mantenendo formalmente in piedi la proprietà irachena sulle sue risorse, cedono i diritti di estrazione e le rendite ai privati che investono nel paese. Oggi i PSA vengono accettati solo quando si devono esplorare nuove riserve con costi particolarmente elevati, come nel caso di giacimenti offshore. In quel caso si garantiscono a compagnie straniere compensi elevati in cambio degli ingenti investimenti iniziali e dei rischi connessi all'attività di ricerca. Per garantire i profitti delle compagnie petrolifere l'amministrazione americana ha provveduto a mettere sù un sistema di norme tale che le compagnie godano di concessioni che garantiranno loro enormi profitti e il controllo delle principali risorse petrolifere dopo la data chiave del 2020, dell'impunità legale per le loro attività, siano al riparo da eventuali cambi legislativi e che abbiano finanziamenti per investire in Iraq derivanti proprio dai soldi destinati dall' ONU alla ricostruzione del paese, quindi soldi iraqeni. Nella nostra rubrica dedicata ai media mediterranei parleremo della situazione in cui è scivolato il Marocco. Chiusura di giornali, arresti, processi per diffamazione. L'ultimo atto di una ondata repressiva guidata dal Re Mohammed VI, ha visto l'incriminazione di due giornalisti del settimanale Nichane, messo sotto sequestro dopo la pubblicazione di alcune barzellette sul Re e sulla religione.   In redazione: Andrea Cocco, Khaldoun, Leopoldo Calabria .Tu sei libero:di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera