PAPERE E PANNOCCHIE

Post N° 2206


..gardiniablue   http://blog.libero.it/gardiniablue/    ha visitato il mio blog lasciandomi questo commento : "   Se dovessi ricapitare sulla terra, vieni a leggere il mio blog per salvare l'umanità di quella infanzia violata. Ciao G. :-)". Sono andata nel suo blog che si occupa di pedofilia, con particolare attenzione ad una vicenda che la coinvolge direttamente. Ho lasciato questo commento:  " Sono pragmatica quando, se non lo fossi, le emozioni potrebbero impedirmi di ragionare lucidamente...... Io credo che, in Italia, ci sia sempre e ancora la tendenza a credere che, certe cose a noi non possono capitare. Gli italiani sono un popolo ottimista? Per forza, visti quali sono i suoi governi, altrimenti sarebbe un popolo di dementi. Negare l'evidenza è più facile che accettare una scomoda realtà, per cambiare la quale, bisognerebbe mettersi in discussione e, per non essere complici, agire in qualche modo. Gli stessi commenti che, ti sono stati lasciati, o, molti di essi almeno, confermano quanto asserisco: il raccapriccio, il disgusto, l’orrore, il rimanere senza parole, sono una faccia dell’incredulità. Aprire gli occhi è difficile, il rimuovere i problemi molto facile e comodo. Qui però non sono più episodi isolati: non è più guerriglia ma, una guerra dichiarata vera e propria e, prima i genitori prenderanno coscienza di ciò, meglio riusciranno a proteggere i loro figli. Per quanto riguarda, invece, le carenze dei servizi sociali, non si tratta di un fenomeno solo italiano: un editoriale del Weekend Australian riferiva: “La crisi dell’affidamento ci ha colti di sorpresa. Sempre più bambini cadono dalle crepe di famiglie divise e focolari infranti”. Il giornale osservava inoltre: “Alcuni bambini dati in affidamento trascorrono mesi, persino anni, senza avere alcun contatto con gli assistenti sociali che dovrebbero occuparsi di loro, mentre altri passano da una famiglia affidataria all’altra, senza trovare mai una sistemazione permanente”. Certo, qui in Italia, abbiamo a che fare con assistenti sociali assunti per nepotismo o clientelismo, in possesso quasi sempre, di un semplice diploma, a volte preso in “fretta” prima di partecipare ad un concorso…. Ovviamente parlo del passato, di assunzioni avvenute negli anni ’70 - 80 e, visto che nelle pubbliche amministrazioni il turn-over non esiste più da tempo, gli assistenti sociali ora cinquantenni si “occuperanno” dei bambini loro affidati per almeno altri 10 - 15 anni. Si può sperare di trovarne qualcuno/a che sia dotato di buon senso, professionalità e perspicacia personali ma, è difficile: le stesse pubbliche amministrazioni hanno la tendenza a far si che i propri dipendenti si appiattiscono, che, non abbiamo adeguati strumenti di aggiornamento professionale, per cui, magari, anche il pezzo di carta ‘comprato’, potrebbe trasformarsi in consapevolezza , competenza e preparazione che, porterebbero, naturalmente, con sé, serietà ed impegno. Questi i dati di fatto, l’aiuto su cui si può contare. Che fare allora? Parlarne, discuterne e denunciare non una ma, cento, mille volte, costringendo le varie Autorità (Carabinieri, Polizia, Tribunale dei minori), ognuna per la sua sfera di competenza, ad assumersi le responsabilità del proprio ruolo. Coinvolgere comunque i giornali, inviando lettere a raffica al direttore, chiamando i giornali locali: si trova sempre qualche free-lance che ha bisogno di scrivere il suo articolo quotidiano. :) "                                   .