Libertà di parola

IL PADRE


La cronaca  - Uccide figlio autistico, il gip lo scarcera; l'uomo, un pensionato di 60 anni, si era consegnato ai carabinieri dopo aver strangolato il figlio 26enne .L'uomo descrive la sua disavventura guardando lontano quasi voglia dare una
giustificazione a se stesso del gesto compiuto. Non interessa dare informazioni al cronista ma costruire nella sua mente una successione di immagini che devono dare una logica all'evento. Evento visto come un qualcosa che non gli appartiene, non interessa lui padre, ma semplicemente un uomo che ripercorre la sua vita disperata piena solo di sacrifici, di rinunce. Pensa a quegli attimi di pace , di tranquillità tanto desiderati e mai avuti. Rivede le notti bianche , prive di sonno ed anche del caldo abbraccio della sua donna: tutto era impedito da un ragazzo che viveva in un mondo di gnomi e folletti diverso dal nostro. Lui non viveva, osservava il bambino gli donava affetto, attenzione continua : mai un momento di distrazione. Intanto cresceva, diventava uomo ma anche violento, impulsivo, imprevedibile. Man mano che diventava grande acquistava forza e il suo corpo aumentava mentre la mente non voleva affatto seguire lo sviluppo normale come in ogni ragazzo.
Il padre manifesta sentimenti di pietà e partecipa al dolore e alla disgrazia di quel padre che aveva vissuto questi anni difficili, ma con tanto amore, nessun lamento o rimpianto; non era lui, Il figlio, suo figlio, è ancora in un angolo dalla sua mente, forse è a casa ad attenderlo nella sua immobilità e difficoltà. E' sempre parte della sua vita. Non ho mai ricevuto un sorriso una risposta alle sue domande un aiuto alle sue ansie un sollievo ai suoi dolori un conforto ai suoi desideri una gratifica ai suoi sacrifici. Con pazienza e coraggio è stato chiuso solo nella sua dimensione ha costruito vent'anni della sua vita dimenticando la normalità del mondo delle gioie e dei dolori di una famiglia. Ha perso le lacrime ha scacciato il dolore: ha reso normale una vita difficile. Le sue emozioni individuali sono schiacciate, eliminate, non devono esistere : sono state subordinate al dovere di padre e i sentimenti non si esternano. Non si sofferma sulla dimensione talvolta commovente della vicenda umana del figlio nasconde ogni emozione per scandire i momenti fondamentali della vita di quel padre, il rapporto difficile con gli altri : emerge quel senso di vuoto, di verità che muove le sue riflessioni e il suo agire. Io padre sono smarrito di fronte a quest'uomo e trovo solo la forza di implorare Il Signore dei Giusti affinchè accolga tra le sue braccia l'anima di questo ragazzo  e
che possa , finalmente, correre felice e libera nell'immensità dei cieli. Che essa ritorni su questa terra a proteggere e guidare, come un angelo custode , un padre che dovrà ancora vivere solo con la sua donna e piangere finalmente un figlio. Lo aiuti a scacciare dalla sua mente non il ricordo del suo volto ma il gesto finale, altrimenti vivrà peggio di come ha vissuto. Sia concessa un po di pace ad un uomo che avrà nel cuore un immenso dolore per la morte di un figlio e non riaffiori mai il pensiero e l'atroce rimorso della sua morte.