Libertà di parola

Post N° 51


Un mondo lontano
Oggi nel tranquillo paese di montagna, alta montagna siamo a 1421 e scusate se è poco, nel giorno più bello per tutti i capracottesi, otto settembre festa del ritorno che si ripete da secoli ogni tre anni , si sono felicemente ritrovati tanti suoi figli dispersi nel mondo. Son venuti dall'America dall'Argentina dal Canada da ogni dove perchè essi ormai zingari vagano nel mondo .....ma ritornano almeno una volta. Le nostre radici sono profonde e forse appartengono solo a noi figli della montagna dove anche il chicco di grano richiede tanta fatica e sudore per averlo dalla nostra terra.
Tutti gli emigrati hanno voluto donare al loro posto natio, o forse dei loro avi, un dolce ricordo della loro lontananza: il monumento all'emigrante. Il sole splende
alto nel cielo, il nostro vecchio Clipper è presente ed Anche il buon Dio è venuto a guardare trasportato dalla sua nuvola bianca. Agli applausi di tutti noi, al suono della banda si unisce forte dirompente acuta penetrante la sirena di Clipper. Penetra in noi risveglia il passato onora tutti quelli che hanno vissuto a queste quote ci culla e ci rincuora e corre nel vento per portare nei posti più lontani il suo saluto e ricordare che è sempre presente.
Davanti alla nostra Madonnina, santuario della Madonna di Loreto, che ha visto passare tanti pastori, vaccari, boscaioli, sarti ,artigiani, poveri contadini e
tanti emigranti adesso nel viale ribattezzato dell'emigrante è stato posto questo semplice monumento in bronzo in onore della famiglia che ha lasciato queste terri dure e avare.Il merlo.