Libertà di parola

IL GHETTO


La storia è un cicloLa parola "ghetto" è definita dal vocabolario on line "DE MAURO" , nel senso superficiale :quartiere povero o malfamato, area urbana in cui vivono minoranze socialmente o razzialmente emarginate; nel senso figurale: stato di emarginazione, di isolamento sociale, politico e sim., in cui si trova una minoranza di persone. Osservo quello che accade nella striscia di Gaza, in mediooriente, e mi ritornano alla mente le parole e le immagini che evocavano uno dei momenti più tristi del secolo scorso : la seconda guerra mondiale ed in particolare il ghetto di Varsavia.Con mente lucida e con molto coraggio senza tema di cadere in un facile antisemitismo nè tantomeno di tacere analizzo questo confronto in cui si intravedono diverse similitudini.DefinizioniGhetto di VarsaviaStriscia di GazaAreaArea di modeste dimensioni,una manciata di palazzi alti al massimo cinque piani , ubicata nel cuore di Varsavia .Una piccola zona lungo la costa del Mediterraneo tra l’Egitto ed Israele, lunga 40km e larga 10km.ResponsabiliI nazisti nella II° guerra mondiale vi confinarono tutti gli “ebrei” e con uno dei loro agghiaccianti eufemismi cifrati lo chiamavano "zona residenziale ebraica" Gli “israeliani” hanno confinato i PalestinesiPopolazione e densitàNell'area di circa 4,03 kmq vivevano ammassati circa 430.000 ebrei e ,di conseguenza, la densità abitativa era spaventosa: 108.000 persone per chilometro quadrato.Vivono circa 1,4 milioni di Palestinesi, con una densità di 3.500 abitanti per Kmq: una tra le maggiori percentuali di densità di popolazione al mondo. ConfiniEra
circondato per tutto il suo perimetro da un muro fatto costruire dai nazisti.Una barriera di metallo costruita dagli Israeliani la divide da Israele ; inoltre vi è una zona tampone di altri 300 metri dalla parte della Striscia sempre controllata dall’esercito israeliano.AccessiPoche porte lo collegavano al resto della città e tutte erano rigorosamente sorvegliate dai nazisti Tutti i valichi sono gestiti da Israele anche quelli con l'Egitto.Economia e societàLa chiusura del ghetto permise ai nazisti di
esercitare un controllo totale sulla vita dei suoi abitanti che, ormai, dipendevano in tutto da ciò che passava attraverso le sue porte.
Da giugno 2006 tutti i valichi sono chiusi e questo assedio totale ha avuto un impatto disastroso sulla situazione umanitaria ed ha violato i diritti economici e sociali della popolazione civile palestinese particolarmente il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto alla salute e all’educazione ed ha paralizzato interi settori economici.
Le chiusure condizionano il flusso di scorte alimentari, medicinali e altri necessità come il carburante, materiali di costruzione e materie prime per i vari settori economici.La situazione economica e sociale è gravissima, la maggior parte della popolazione si trova in situazione di grave indigenza e di completa dipendenza dagli aiuti assistenziali anche perché la reiterata chiusura dei valichi compromette le esportazioni.LavoroNel ghetto non esisteva alcuna possibilità di lavorare, mentre, dall'altra parte del muro i nazisti chiedevano forza lavoro schiava per compiti faticosi e umilianti L'uomo nasce libero e non potrà mai essere incatenato, emerge d'istinto il suo senso di animale libero ed allora si ribella ed offre la sua vità in cambio della libertà per sé e per gli altri.La resistenzaAll'interno del ghetto si era formato assai presto un movimento di resistenza.
Nessuno più credeva che sarebbe uscito vivo dal ghetto. Se si doveva morire questa volta si doveva però morire con onore, combattendo. Anche chi non cercò di aggregarsi alla resistenza militare aveva maturato la convinzione che occorresse combattere.I combattenti non avevano pianificato la rivolta per fuggire dal ghetto,ma volevano morire con il Ghetto di Varsavia difendendolo metro per metro.
Fu occupata dall’Egitto fino al 1967 e poi passò sotto il controllo israeliano in seguito alla guerra dei sei giorni. Furono installati alcuni insediamenti Israeliani, oasi nel ghetto protetti con le armi dell'esercito. Sono stati smantellati definitivamnente e nel 2.005 l’esercito israeliano formalmente si ritira dalla Striscia, ma di fatto continua a detenere il controllo dei confini, dello spazio aereo e di mare. Il malcontento ha fomentato la
resistenza del popolo palestinese dapprima con il gruppo al-Fatah e poi sfociata nell'integralismo islamico di Hamas. Sono seguite sempre azioni di guerriglia con attentati di bombe umane e lanci di razzi, nel territorio di Israele, a cui sono seguite le
rappresaglie delle forze armate israeliane: di cielo , di terra e di mare. La fine Tutti gli ebrei furono deportati nei campi o trucidati nel ghetto. Gli ultimi combattenti si suicidarono per non cadere nelle mani dei nemici
Ancora non si è giunti all'epilogo finale ma in IN SEI ANNI dall'inizio della seconda intifada (settembre 2000) il bilancio delle vittime é: 6 israeliani morti a causa di missili sparati da palestinesi4500 palestinesi uccisi dall'esercito
israeliano.(fonte: Le Monde Diplomatique ) "In tempi di menzogna universale dire la verità diventa un atto rivoluzionario" (George Orwell)