Libertà di parola

Post N° 81


VENI VIDI VICI (venni, vidi e vinsi)Parole indelebili per rappresentare una vittoria: una volta i nostri grandi avi , scusate ma parliamo di Cesare, e non di uno qualunque, ricevevano gli onori e gloria solo per imprese fulgide compiute e sfilavano per ricevere il tripudio del popolo  VENI VIDI PERDIDI FUGI Venii, vidi, perdii e fuii in siciliano maccheronico rappresentano, ai giorni nostri, l'operato di mediocrità (Propinateci per grandezze) che sconfitte, anzi distrutte, nella terra di Trinacria ritornano velocemente a Roma a prendersi gli onori , pardon la sedia. Ricevono il tripudio degli amici ( mica il popolo, ora non conta un fico secco) che cercano di incoronarla capogruppo nel tempio , sempre una volta, dei padri nobili; il SENATO. I tempi cambiano: quando l'onore contava gli sconfitti restavano seppur schiavi a combattre nella loro terra. Oggi una sconfitta, e che sberla, diventa un merito e si riceve in premio uno scanno al senato, anzi ce ne sono due, basta scegliere.SE QUESTO E' IL NUOVO ANNUNCIATO ALLORA EVVIVA IL MESSIA.Ultimo minuto : nella grande Roma il console Rutelli è sconfitto da Alemanno. I fans del console sconfitto non temino per le sorti del loro beniamino perchè sarà portato in trionfo nel senato. ....... e così tutti vissero felici e contenti.