Libertà di parola

Il salto dell’equilibrista


Nel circo l’equilibrista è al culmine del suo spettacolo e si accinge a compiere il salto finale. Il presentatore annuncia con enfasi la difficoltà dell’esercizio ed invita i presenti a porre attenzione. Suoni di trombe annunciano al pubblico l’imminenza dell’evento: fallito miseramente tra un’attenzione mediocre. Un sommesso mormorio si eleva tra gli spettatori e tutti meravigliati comprendono la difficoltà dell’esercizio e lo stato d’animo dell’attore e dimenticano per un attimo i loro pensieri. Si concentrano sull’evento che viene nuovamente provato. L‘attenzione è al culmine, la tensione è palpabile ed il momento è solenne : si avverte nell’aria l'importanza . Il presentatore esalta e l'orchestra evidenzia :il salto è riuscito alla perfezione. Il pubblico può finalmente scaricare l’ ansia accumulata con uno scrosciante applauso. L'atleta sornione con questa sceneggiata ha catturato l'attenzione e ha dimostrato che il numero non era affatto facile. Ringrazia felice .Il presentatore sprizza gioia da tutti i pori e spande nell’aria grida festanti per coinvolgere maggiormente il pubblico trascinato dall'orchestra in delirio.Ora immaginiamo il circo la nostra Italia ( il confronto non è affatto scandaloso) l’equilibrista la compagnia aerea Alitalia il presentatore il nostro Presidente del Consiglio il pubblico gli Italiani .L’alitalia nel suo misero spettacolo è giunta ormai al suo atto finale deve trovare un acquirente altrimenti muore. Si accinge a compiere il suo salto conclusivo per evitare un capitombolo pericoloso. Il nostro Presidente del Consiglio e tutta la sua orchestra  annuncia la delicatezza e l'importanza del salto, pardon del salvataggio finale, con serietà ,sicurezza e strombazzi multimediali. Tutto è pronto. Gli Italiani aspettano ormai con noia l’accordo: è cosa fatta. Ma come l'equilibrista il salto salta e non si raggiunge la soluzione cercata. I media martellano di nuovo gli Italiani ,il Presidente e tutta la corte strombazzano la difficoltà dell’esercizio, la pericolosità ed il danno successivo. Indicano gli scogli da superare e gli attori del fallimento: il sindacato CGIL ed i Piloti. Qualcuno in questa sceneggiata deve sacrificarsi per aiutare il completamento della messinscena . Il popolo è coinvolto emotivamente ed ora si interessa al caso, dimentica i problemi del caso, i colpevoli del caso e le soluzioni prospettate del caso. Tutte le tematiche sociali economiche,di sopravvivenza spicciola  passano in secondo luogo. E’ prioritario per il paese risolvere questo spinoso problema a qualunque costo. Il salto si ripete e l’accordo viene firmato tra le parti. Il presentatore e tutto il personale del circo, maggioranza, opposizione, sindacati,piloti esaltano l’evento ed ognuno a modo suo si ricaverà una piccola o grande parte di merito nel dramma evitato. I poveri Italiani tireranno un sospiro di sollievo e nessuno di loro, dico nessuno, oserà chiedere quali sono stati i termini dell'accordo, le conseguenze occupazionali, l’onere per il paese, gli onori per i soliti, i vantaggi per i pochi : il salto è riuscito e questo conta . Felici ritorneranno alle loro occupazioni ed ora saranno contenti di pagare i nuovi balzelli perché questa nuova supposta se la sono cercata. Se si raggiungeva l’accordo subito gli Italiani avrebbero avuto il tempo di pensare, dubitare, di tirarsi fuori e , soliti malpensanti, immaginare il consueto tiro, molto, mancino. Non solo gli organizzatori dello spettacolo, i padroni e i serventi del circo, sarebbero passati inosservati e non potevano strepitare, echeggiati dai mezzi informativi, la loro importanza nel raggiungimento dell'accordo. Tutti hanno vinto, il bene del paese è stato raggiunto e gli Italiani non parleranno affatto. Si dimenticheranno i guai passati,si ricaricheranno con gioia quelli futuri e continueranno ad  apprezzare gli attori di questa continua “soap” opera infinita all'italiana.