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Libertà di parola

ATTIMI FUGGENTI.................

 

 

« Messaggio #38I MISTERI »

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 02 Giugno 2007 da merlo006
 

La mia città (gioco letterario)

Provo a parlare del mio paese: Capracotta.

 Non ho molto dimestichezza con la penna,  non la uso frequentemente ma mi piace rappresentare le mie emozioni in special modo se  devo parlare del luogo dove sono nato.Il mio paese è arroccato sull’appennino molisano in provincia di Isernia ad una quota di 1421 m. slm. E’uno dei comuni più alti dell’appennino e tra i primi  d’Italia.  E’ rinomato per lo sci di fondo e nel 1997 ha ospitato il campionato italiano di detto sport. Luogo più a sud del mondo dove è passata la carovana mondiale della corsa di slitte trainate dai cani.

 

Si sale dolcemente per una strada ampia e percorribile sino lassù dove il cielo si incontra con l’orizzonte. Lo sguardo è chiuso dal pendio della montagna articolato di prati, campi incolti  intersecati da sentieri punteggiati da linee spezzate da  cespugli di rovi , o da isolati alberi di cerro , faggio, ippocastano, nocciola  e qualche abete. All’improvviso il paesaggio si fa brullo e privo di vegetazione e si giunge su un pianoro. E’ spazzato ed accarezzato  dal vento e nessun arbusto osa sfidarlo solo sottili fili di erba,  piccoli fiori ed i nuovi alberi d’acciaio  dalla corteccia bianca del recente parco eolico. La vista si libera  ed esplode in una visione ampia . Spazia a tondo perdendosi nella valle e cime lontane. All’orizzonte si raffigura una sottile linea bianca lucente, orla il culmine del colle che sale dalla valle lussureggiante di boschi. Alle spalle si staglia in lontananza la sagoma massiccia e scura della Maiella a destra il suo fedele  monte Campo mentre a sinistra le pendici boscose del monte Capraro. E’ il primo saluto che offre al suo figlio che torna dal lavoro o da un lungo viaggio.  Per un attimo si ferma ad osservarti mentre tu immobile rifletti e diffondi i raggi del sole splendente a te più vicino e più caldo. Lo sguardo riposa nella contemplazione dello stupendo panorama, ti infonde un senso di inesprimibile serenità ed una sottile vena di malinconia e nostalgia. Riprende la strada quasi pianeggiante costeggiando  monte Capraro e si  passa nel bosco di alti faggi. Si stagliano  longilinei nel cielo come canne di un organo e proteggono la qiuete ed il silenzio del luogo. Qualche uccello lancia il suo grido  e ti accorgi di esistere. Dopo una curva si presenta davanti la vecchia fonte con la sua cannella in ferro molto grande ed il suo pilone di raccolta. Vecchia ed  umile sorgiva, com’è gradevole e familiare il chioccolio ciarliero e giocondo con cui ti annunci al frettoloso  a volte distratto passante. Che pace intima, pensieri sereni e limpidi come la tua  acqua : ti fermi. Niente  turba la grande pace sotto quegli alberi ombrosi, mentre l’acqua  sgorga dalla crepa della terra e scorre, fresca, cristallina e placida verso la valle. In lontananza osservi quella macchia bianca che ondeggia sui pascoli  : si raggruppa , si sparpaglia , avanza; lungo la strada l’abbaiare dei maestosi cani bianchi maremmani ti avvisa che sono vigili e proteggono il loro gregge.

Finalmente dalla sommità di un piccolo colle ti offri agli occhi serena ed adagiata sul crine in tutta la tua estensione sino alle ultime case che si inerpicano verso l’altro monte. Ti colori con tutte le sfumature che le stagioni ti offrono, come una giovane ragazza si offre alla vita. Un semplice vestito in verde pastello orlato di punti colorati indossi alla primavera che sboccia: pudica ed innocente prima di scopriti al sole . L’erba si accresce e dai prati falciati di fresco  esala l’acuto odore del fieno steso al sole per asciugare.  La tua veste risplende in una  ricca gamma di gradazioni di giallo fulvo nell’estate gioiosa e spensierata . Al soffio lieve del vento mattutino, nelle campagne dorate ondeggiano le poche  messi mature o presso a maturare.  Il tuo splendore aumenta e prendi in prestito tutta la tavolozza nell’autunno: rosso cupo, giallo, arancione ,verde forte ; ti vesti a festa con toni sgargianti in attesa di coronare il sogno della tua vita. E’ arrivata l’ora  riprendi la tua serenità e ti avvolgi nel tuo vestito bianco come il manto di una sposa nel freddo e lungo inverno. Prima di imboccare le case la piccola chiesetta circondata da verdi pini  vigila, osserva e sorride a tutti i suoi figli che ritornano, a volte per non partire mai più: riposano felici tra le tue braccia nel sonno profondo della tua tranquillità. La madonnina è quella madre amorevole che tutti amamo e salutamo con gioia perché essa  invita a tornare e a non dimenticare. Fai un saluto riverente e scorre nella  mente  il lento fluire del fiume di persone che ai primi soffi di autunno, 8 settembre,  sono lì presenti e  ti osannano e ti venerano in questa festa lieta  del ritorno, che si ripete ogni tre anni.

 Le prime case ti salutano e coronano la tua ultima salita che porta nel centro , nell’anima : accogli con  assoluto serenità nelle giornate di autunno e primavera e con un allegri e discreti rumori nella fresca e breve estate. Solo il tuo fedele compagno il vento è sempre al tuo fianco e brontola in silenzio e ti rinfresca nelle caldi assolate giornate d’estate, mentre in quelle fredde e tenebrose d’inverno si infuria  , emette  sibili,  fischi acuti e sordi  , solleva  un turbinio di fiocchi bianchi e cristalli  li spazza e poi li  accumula. A volte nasconde le case la bufera , ti circonda e ti immerge in una dimensione dove si annulla lo spazio ed il tempo. Si passa per il tuo breve tratto in piano, il corso del paese dove in lontananza si scorge la vetta di monte Campo dominata dalla croce immensa che si erge verso l’alto a protezione di tutta le valli in un arco completo. I giovani ed anziani usano camminare in un lento passeggio ripetuto senza stancarsi accompagnati da un  vociare sommesso nelle caldi e fresche serate d’estate. E’ un continuo salutarsi felici perchè ci si incontra ci si rivede , ma anche triste perché si deve ripartire. Ti orli con tanti fiori ed acquisti un’aria civettuola e birichina a primavera: sei bella nella cascata di gerani in una esplosione di colori forti che pendono in ogni dove. 

Salendo ancora un po si arriva alla chiesa del paese  arroccata sul culmine della rupe e  il suo campanile si innalza verso l’azzurro del tuo cielo. Ai suoi  piedi si stende tutto l’abitato. Le case che circondano la chiesa sono le uniche testimonianza del tuo passato, perché tutto il restante è stato distrutto dai tedeschi e i tuoi abitanti con caparbietà hanno  ricostruito con cura .  Ci è dato immaginare, che dovevano essere molto modeste e fredde, addossate le alle altre , quasi ammonticchiate, spesso comunicanti tra di loro, pullulanti di vita, piene di calore umano, vissute da persone che sapevano essere contente del poco , che vivevano i loro disagi con composta rassegnazione. Al suo fianco  le case si diradano ed aprono una bella finestra sulla valle dall’altro versante e vedi la vallata del fiume Sangro circondata dali avamposti delle mainarde abbruzzesi , aguzzi lo sguardo ma non scorgi la loro perla ,Roccaraso, è nascosta da un cocuzzolo, mentre dinanzi nella sua maestosità si presenta in lontananza la Maiella. Il verde domina il tuo territorio ed anche le tue case in pietra vestono  dello stesso colore  le porte e finestre  protette da  persiane . Quando si spalancano  scoprono grandi occhi lucenti, donano un dolce sorriso alla casa e annunciano che si è tornati per stare con te quei pochi giorni strappati alla  vita frenetica nei luoghi dove si è trovato lavoro . Dura è la terra alle tue altitudini ed i frutti che rende non sono abbondanti. Una pace irreale regna sempre tra le tue strade , larghe ed alberate, strette e sinuose  contornate di lunghe file di case, addossate le une sulle altre per recuperare quel poco calore che il solo camino offriva ai tuoi abitanti. Le botteghe artigianali ricavate nelle viscere del tuo agglomerato una volta risuonavano di voci e rumori ora sono rimaste vuote. Rivedi il fabbro, il falegname, il calzolaio, il ramaio . Ora  solo alcuni  falegnami  lavorano in grandi capannoni alla periferia delle tue case. Il vecchio mulino lo rivedi solo con l’occhio affettuoso del ricordo dove  il mugnaio si muoveva  nel brusio sonoro delle macine , circonfuse da un alone di candida farina. Arrivi errando tra le case, quasi tutte disabitate ma non abbandonate perchè tutte sono tirate a nuovo e sempre pronte per accoglier il suo proprietario, sino al vecchio cimitero dove tanti tuoi figli riposano e fanno ritorno da ogni dove. E’ un piccolo cimitero di montagna dove anche nella tempesta di neve  si deve trovare sepoltura  pertanto tutti i loculi dei cari estinti sono ubicati in cappelle chiuse, pivate o comuni a due piani. Sono disposte sui lati di un piccolo giardino costellato di cipressi ed ippocastani. Riposano al coperto e non temono le intemperie. Gli abitanti sono tutti temprati dal freddo e dalle difficoltà  quotidiane . Sono animati da un grande spirito di solidarietà e di appartenenza  non temono di vivere a queste altitudini con grandi sforzi e sacrifici.  
Il merlo che vola nei ricordi.

 

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Commenti al Post:
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 02/06/07 alle 08:07 via WEB
Un luogo incantevole...grazie per questa deliziosa descrizione ! Buon Sabato !! StellaD
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 15:34 via WEB
Bsogna viverlo per apprezzarlo ancora di più. Un battito d'ali, il merlo.
 
marea14
marea14 il 02/06/07 alle 15:22 via WEB
è un bel paese ... non lo conoscevo
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 15:39 via WEB
Tra i nostri appennini ci sono paesi molto suggestivi e caratteristici ed il mio dico sempre con molta superbia, dettata dall'amore incondizionato per esso, è : la perla del MOLISE. E' un piccolo gioiellino tanto curato e sempre presente nel cuore e nella di tutti gli abitanti sparsi in ogni parte del mondo.Un battito d'ali , il merlo.
 
nausychaa
nausychaa il 04/06/07 alle 00:20 via WEB
Mi hai regalato una bellissima emozione, quella di scorrere visivamente nella mente i luoghi e la vita della tua terra. Le tue parole scorrono fluide, dettate dall'amore e ciò ha permesso a chi ti legge di poter "vedere" posti dove non si è mai stati e sentire le emozioni e il dolore soffocato di chi deve partire dal luogo che ama. La vita è dura dolce merlo quando si devono lasciare i propri affetti e la terra che si ama. è dura poterla vedere e poi partire, attendere l'incontro con lei e poi ridoverla salutare. è dura anche tornare per il riposo eterno che avvolge per sempre chi è stato lontano per molto tempo. Faccio di cuore un augurio alla tua terra, Merlo, così come a tutte le terre "dimenticate" da ciò che permette di non dover allontanarsi da loro. Auguro a questa terra di poter tenere con se la vita che ha visto nascere. Col cuore.
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 15:55 via WEB
Quando si parla con il cuore le parole scorrono da sole e formano pensieri mirabili che riescono a suscitare nel lettore l'illusione di scorrere con la mente i luoghi narrati. Tutti i Capracottesi amano tanto il loro paese e ritornano almeno una volta alle loro origini e, se possono, sempre quando è possibile. Siamo degli zingari ed erriamo nel mondo ma il nostro cuore è sempre lì su quei sassi arsi dal sole e battuti dal vento. Vi invito a visitarlo per ammirare le sue bellezze e gustare i suoi prodotti, ( caciocavalli, mozzarelle, pecorino, tartufi ed agnello ) Un volo sempre in cerchio per salutarti amica,il merlo.
 
FridaA
FridaA il 04/06/07 alle 18:21 via WEB
Ci sono nata anch'io ... è anche il mio paese :) Ciao, e tu chi sei? :)
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 16:03 via WEB
Che gioia incontrarci sul Web dietro un monitor, sei la prima Capracottese ma non sicuramente l'ultima. Sono un santantunaro ed ho la casa lungo la salita di S. maria di Loreto, ho lasciato Capracotta molto tempo fa dopo la terza elementare. Vi ho trascorso tutte le estati della mia infanzia ed adolescenza. Ora torno appena posso. E tu dove stai? Ritorni al paese? Un caro battito d'ali, il merlo. Ti verrò a trovare sul tuo blog.
 
   
FridaA
FridaA il 05/06/07 alle 21:38 via WEB
Avevo sei anni quando sono partita, a pochi giorni dall'inizio della 1^ elementare ... Diventai poi una bambina di città … anche se per un po' mi sono mancati i prati, i boschi, i fiori, i giochi nella piazza, i racconti di paura davanti al camino. Santantunara (ma sei sicuro che si dica così?) anch'io ... la mia casa è proprio nella piazza della chiesa. Ho letto del tuo soprannome, qualcosa a che vedere con il negozio dove io da piccola andavo a comprare le "barchette"? Torno sempre a Capracotta, viaggio molto, ma uno spazio per esserci, riesco a ricavarlo ogni anno. Vivo in una città del nord, beh, non eccessivamente a nord, che devo dire adoro. Avremo modo di parlare ancora :)
 
     
merlo006
merlo006 il 08/06/07 alle 23:45 via WEB
In tempi lontani si vendevano "le barchette" di liquirizia lungo la salita prima della "rufa": fuochino, sono giù di lì, erano della mia "razza" stretta . Io sono rappresentato nella foto antica , simbolo del caseifcio di F. DI NUCCI di Agnone, tra l'altro della mia stessa stirpe. "Gna stià" "te sie fatta grossa.."!! un battito d'ali, il merlo che vola nel nostro modo di dire.
 
twinmanu77
twinmanu77 il 05/06/07 alle 00:27 via WEB
ciao!!!conosco benissimo il tuo paese, ci sono stata decine di volte e ho anche amici lì!!!un gioiellino, bellezze naturali tutte da scoprire!!!Consiglio a chi ci volesse andare il giardino della flora appenninica, l'ideale per chi ama le piante!!!!ciao corregionale, buonanotte
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 16:07 via WEB
Ti saluto cara molisana, non ho capito di dove, e mi fa molto piacere che conosci ed apprzzi il mio paese. Ti metto tra i miei blog amici così ti verrò a trovare più spesso. Un caro battito d'ali, il merlo che vola e sogna.
 
   
twinmanu77
twinmanu77 il 06/06/07 alle 23:10 via WEB
sono di cb ma i miei sono della provincia di Is!!!!un caro saluto e buona serata:) Manu
 
precorio
precorio il 05/06/07 alle 11:10 via WEB
E' stato molto emozionante leggere le senzazioni che anch'io provo ogni volta che penso a Capracotta, il piccolo paese che mi ha visto nascere e ha accompagnato i miei primi anni di vita. L'azzurro del suo cielo, il profilo di Monte Campo che ogni mattina riempiva il mio sguardo, l'aria fresca e sottile, il mio prato dei giochi sotto casa "il prato di conte" con il suo albero solitario che ci accoglieva tutti come fosse un padre, spesso lontano, quello vero, per lavoro, la comunità fatta di donne e pastori. I focolari che radunavano le genti, la saggezza degli umili, lasciano in me una struggente nostalgia di luoghi e emozioni che non riesco più a trovare, oggi che sono zingara nel mondo.
 
 
merlo006
merlo006 il 05/06/07 alle 16:19 via WEB
Il prato di Conti era il mio luoghi di giochi insieme al versante della "fonte a mulo" dietro a "lascia la terra" vicino a "coccia muzzo". Scusa ma il tuo nickname "precorio" era il soprannome della tua famiglia? perchè il mio era "vaccarelle". Leggo nelle tue parole tanta malinconia , forse perchè ti è difficile tornare? Se vuoi fatti conoscere su un messaggio ed io ti risponderò.Voliamo nei nostri sogni come il merlo ogni giorno che ti saluta con un forte battito d'ali.
 
   
precorio
precorio il 05/06/07 alle 16:30 via WEB
Si è il soprannome della mia famiglia di origine, ero molto giovane quando le mie radici vennero recise e da allora vago nel mondo. Torno rare volte al paesello, è lontano, ma ho insegnato a mio figlio ad amarlo, e lo amo non gli è stato difficile anche se è nato in una grande città come Milano.
 
cheguevaraeramorto
cheguevaraeramorto il 05/06/07 alle 21:22 via WEB
mamma mia e che belle parole, ricordare in questo modo la propria terra ti fa veramente onore...un abbraccio caro merlo
 
 
merlo006
merlo006 il 08/06/07 alle 23:34 via WEB
Amico CHE si crede in certi ideali perchè si ha sempre un cuore nobile e generoso che ci distingue dagli altri che non lottano per qualcosa in cui credono ma solo per qualcosa. Riconosco in te quei pensieri e quelle idee che ho in me. Voliamo sempre in alto saremo un giorno in tanti da oscurare il sole per ripiombare felici sulla terra dei nostri sogni. Un battito d'ali dal merlo particolarmente triste.
 
falco58dgl
falco58dgl il 09/06/07 alle 14:13 via WEB
Hai esordito dicendo "non ho molto dimestichezza con la penna", ma il tuo ritratto di Capracotta e dell'Appennino molisano è straordinariamente vivido e preciso. Sembra di stare davanti alle montagne e poterle toccare allungando la mano. Ti segnalo una parte che mi è poaciuta particolarmente "Riprende la strada quasi pianeggiante costeggiando monte Capraro e si passa nel bosco di alti faggi. Si stagliano longilinei nel cielo come canne di un organo e proteggono la qiuete ed il silenzio del luogo. Qualche uccello lancia il suo grido e ti accorgi di esistere.". Qualche uccello lancia il suo grido e ti accorgi di esistere, questa frase è magnifica, forse il mio amore per i falchi, forse la sua intrinseca bellezza. I miei complimenti, merlo006. Un testo bellissimo. Writer.
 
 
merlo006
merlo006 il 10/06/07 alle 01:57 via WEB
Non sono un uomo di lettere, tutt'altro, nel blog sto riscoprendo l'amore dello scrivere, di dare vita ai miei pensieri. Io credo che come in tutte le cose della vita se son fatte con il cuore sono vere e sincere e non temono confronti. Un saluto nel cielo dove corrono i nostri ideali, il merlo.
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/06/07 alle 16:44 via WEB
ne ho sentito parlare tanti anni fa, leggendo Addio alle armi, di Hemingway: era il paese d'origine del cappellano, quello che invita il protagonista ad andarci a trascorrere la licenza: che bello trovare qualcuno che lo ha vissuto davvero... ma come ci si arriva?
 
 
merlo006
merlo006 il 27/06/07 alle 01:20 via WEB
Trovare chi ricorda il mio paese nelle parole del grande Hemingway è motivo di orgoglio e soddisfazione, (attenzione noi montanari siamo un po presuntosetti!!!). Il paese è facilmente raggiungibile dall'adriatico, prendendo l'uscita di val di sangro dall'autostrada e proseguendo per tutta la vallata del sangro, dove causa lavori incompleti si devono seguire alcuni percorsi obbligati ( son circa 100Km dall'autostrada). Dal tirreno, autostrada del sole, uscita S. Vittore , Molise, prosieguo sino ad Isernia, deviazione sulla fondovalle del trigno ( indicazione vasto) uscita Pescolanciano sino a a Staffoli e poi salita a capracotta. ( Circa 120 km, da S. Vittore). Spero di essere stato chiaro. Il merlo che vola in alto.
 
marina107
marina107 il 14/06/07 alle 21:29 via WEB
MERLO COMPLIMENTI...... PER IL TUO BLOG :-))) SE MI SPIEGHI...... IL SIGNIFICATO DEL MOTTO CHE HAI SCRITTO SUL MIO blog ....grazie stefania
 
scweik
scweik il 28/06/07 alle 19:12 via WEB
Ma davvero esiste un paese che si chiama Capracotta? E magari c'è anche un prato che si chiama Gentile un monte che si chiama Campo, Scherzo sono originario anche io di Capracotta, anche se sono nato in abruzzo e vivo al nord. Quando posso ci torno sempre volentieri, ho ancora tanti parenti e molti amici. Ciao
 
scweik
scweik il 28/06/07 alle 23:06 via WEB
Caro merlo, dall'età che dichiari di avere nel tuo profilo, sei quasi coetaneo di mia madre, nata a San Giovanni ma vissuta a Ssnt'Antonio fino al matrimonio, dopo si è trasferita a Celano, dove c'era una comunità di capracottesi (tutti carbonai compreso mio padre), mia madre si chiama Marietta ed è la figlia di Giovanni scatozza, forse tu te la ricordi. ciao
 
 
merlo006
merlo006 il 04/07/07 alle 01:31 via WEB
Non penso di avere ancora quegli anni, sono forse tuo coetaneo e la mie origini materne sono boscaiole , mentre quelle paterne vaccare, siamo la famiglia con forti tradizioni nel campo caseario. Sono di S. Antonio e ritorno spesso al paese, specialmente per lavoro. Un saluto a noi zingari del mondo, il merlo.
 
twincri
twincri il 03/07/07 alle 01:02 via WEB
troppo bellina capracotta!!!La prossima settimana vi trascorrerò qualche giorno!!!buona notte corregionale :)
 
 
merlo006
merlo006 il 04/07/07 alle 01:41 via WEB
Mi fa piacere che il mio paese ti ospiterà nei prossimi giorni, ma non illuderti di essere l'unica avvenente bellezza che lo onorara, perchè esso ha sempre amato circondarsi di belle fanciulle. Leggo della tua avvenenza sul tuo blog ma io cocciuto di Capracottae Santantunare di adozione a Campobasso ( quartiere di S. Antonio Abate) dovrò osservarti dal vivo, hai fornito elementi per la ricerca. Scuasa, scherzo e ti saluto con un frenetico battito d'ali, il merlo.
 
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NUOVO CONTATORE

 

POSTER CAPRACOTTA

http://cgi.ebay.it/Poster-CAPRACOTTA-35x50_W0QQitemZ150305181047QQcmdZViewItem?hash=item150305181047&_trkparms=72%3A758%7C39%3A1%7C66%3A2%7C65%3A12%7C240%3A1318&_trksid=p3286.c0.m14
Le 4 foto formato 35x50 rappresentano
punti d'osservazione differenti
del paese (Capracotta (IS) mt.1421
Appennino Centrale) nelle quattro stagioni.
 

primavera
estate
primavera
estate
autunno
inverno
autunno
inverno
 

immagineLe parole esplodono nella mia mente
si rincorrono,
si cercano;
si accoppiano,
formano pensieri,
completano fantasie,
disegnano sogni
poi
si dissolvono,
lasciano il vuoto,
il buio........

La normalità prevale
domina l'essere
lo svuota,
lo incatena

lo costringe a vivere.

 

PER NON DIMENTICARE

La legge elettorale
Mia proposta del
27 aprile 2007
http://blog.libero.it/PASQUINET/trackback.php?msg=2617626
Art.I°
Ineleggibilità per condanna definitiva di I° grado
Art.II°
Le categorie dei magistrati, giornalisti e sindacalisti….non esercitano da almeno 2 anni
Art.III°
Tutti i ..si  devono dimettere dalle cariche amministrative ricoperte  60(sessanta) giorni prima..... 
Art.IV°
Tutti i cittadini possono partecipare alla vita pubblica per soli due mandati
Art. V°
Tutti gli eletti devono dimettersi dai propri incarichi di lavoro,....
Art.VI°
L’indennità del mandato elettorale  (legato allo stipendio medio del cittadino,max 5 volte)

 
immagine
 
immagineOsservo  in bianco e nero: un modo speciale per vedere ciò che ci circonda. In un Mondo dominato da colori annullarli  in una sfumatura continua di grigi  si crea  una limpidezza e chiarezza di forme, intensità emotiva e azioni  fuori dal tempo.
 
immagine 
 

PARLAMENTO PULITO

Proposta di legge per un «Parlamento pulito» di B. GRILLO

 A sorpresa la Corte dei Conti si dichiara d'accordo con il comico: i condannati per «cattiva amministrazione» sono ineleggibili

 
Tutto è sfuocato, l'unica certezza sono le mie foto e le piccole sculture in legno  che alcune rappresentano. immagine
 

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RINCULO
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