Creato da merlo006 il 04/10/2006

Libertà di parola

ATTIMI FUGGENTI.................

 

 

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IL GHETTO

Post n°76 pubblicato il 07 Marzo 2008 da merlo006

La storia è un ciclo
La parola "ghetto" è definita dal vocabolario on line "DE MAURO" , nel senso superficiale :quartiere povero o malfamato, area urbana in cui vivono minoranze socialmente o razzialmente emarginate; nel senso figurale: stato di emarginazione, di isolamento sociale, politico e sim., in cui si trova una minoranza di persone.
Osservo quello che accade nella striscia di Gaza, in mediooriente, e mi ritornano alla mente le parole e le immagini che evocavano uno dei momenti più tristi del secolo scorso : la seconda guerra mondiale ed in particolare il ghetto di Varsavia.
Con mente lucida e con molto coraggio senza tema di cadere in un facile antisemitismo nè tantomeno di tacere analizzo questo confronto in cui si intravedono diverse similitudini.

Definizioni

Ghetto di Varsavia

Striscia di Gaza

Area

Area di modeste dimensioni,una manciata di palazzi alti al massimo cinque piani , ubicata nel cuore di Varsavia .

Una piccola zona lungo la costa del Mediterraneo tra l’Egitto ed Israele, lunga 40km e larga 10km.

Responsabili

I nazisti nella II° guerra mondiale vi confinarono tutti gli “ebrei” e con uno dei loro agghiaccianti eufemismi cifrati lo chiamavano "zona residenziale ebraica"

Gli “israeliani” hanno confinato i Palestinesi

Popolazione e densità

Nell'area di circa 4,03 kmq vivevano ammassati circa 430.000 ebrei e ,di conseguenza, la densità abitativa era spaventosa: 108.000 persone per chilometro quadrato.

Vivono circa 1,4 milioni di Palestinesi, con una densità di 3.500 abitanti per Kmq: una tra le maggiori percentuali di densità di popolazione al mondo.

Confini

Era circondato per tutto il suo perimetro da un muro fatto costruire dai nazisti.

Una barriera di metallo costruita dagli Israeliani la divide da Israele ; inoltre vi è una zona tampone di altri 300 metri dalla parte della Striscia sempre controllata dall’esercito israeliano.

Accessi

Poche porte lo collegavano al resto della città e tutte erano rigorosamente sorvegliate dai nazisti

Tutti i valichi sono gestiti da Israele anche quelli con l'Egitto.

Economia e società

La chiusura del ghetto permise ai nazisti di esercitare un controllo totale sulla vita dei suoi abitanti che, ormai, dipendevano in tutto da ciò che passava attraverso le sue porte.


Da giugno 2006 tutti i valichi sono chiusi e questo assedio totale ha avuto un impatto disastroso sulla situazione umanitaria ed ha violato i diritti economici e sociali della popolazione civile palestinese particolarmente il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto alla salute e all’educazione ed ha paralizzato interi settori economici. Le chiusure condizionano il flusso di scorte alimentari, medicinali e altri necessità come il carburante, materiali di costruzione e materie prime per i vari settori economici.La situazione economica e sociale è gravissima, la maggior parte della popolazione si trova in situazione di grave indigenza e di completa dipendenza dagli aiuti assistenziali anche perché la reiterata chiusura dei valichi compromette le esportazioni.

Lavoro

Nel ghetto non esisteva alcuna possibilità di lavorare, mentre, dall'altra parte del muro i nazisti chiedevano forza lavoro schiava per compiti faticosi e umilianti

L'uomo nasce libero e non potrà mai essere incatenato, emerge d'istinto il suo senso di animale libero ed allora si ribella ed offre la sua vità in cambio della libertà per sé e per gli altri.

La resistenza

All'interno del ghetto si era formato assai presto un movimento di resistenza.

Nessuno più credeva che sarebbe uscito vivo dal ghetto. Se si doveva morire questa volta si doveva però morire con onore, combattendo. Anche chi non cercò di aggregarsi alla resistenza militare aveva maturato la convinzione che occorresse combattere.
I combattenti non avevano pianificato la rivolta per fuggire dal ghetto,ma volevano morire con il Ghetto di Varsavia difendendolo metro per metro.

Fu occupata dall’Egitto fino al 1967 e poi passò sotto il controllo israeliano in seguito alla guerra dei sei giorni. Furono installati alcuni insediamenti Israeliani, oasi nel ghetto protetti con le armi dell'esercito. Sono stati smantellati definitivamnente e nel 2.005 l’esercito israeliano formalmente si ritira dalla Striscia, ma di fatto continua a detenere il controllo dei confini, dello spazio aereo e di mare. Il malcontento ha fomentato la resistenza del popolo palestinese dapprima con il gruppo al-Fatah e poi sfociata nell'integralismo islamico di Hamas. Sono seguite sempre azioni di guerriglia con attentati di bombe umane e lanci di razzi, nel territorio di Israele, a cui sono seguite le rappresaglie delle forze armate israeliane: di cielo , di terra e di mare.

La fine

Tutti gli ebrei furono deportati nei campi o trucidati nel ghetto. Gli ultimi combattenti si suicidarono per non cadere nelle mani dei nemici

Ancora non si è giunti all'epilogo finale ma in IN SEI ANNI dall'inizio della seconda intifada (settembre 2000) il bilancio delle vittime é: 6 israeliani morti a causa di missili sparati da palestinesi
4500 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano.

(fonte: Le Monde Diplomatique )

"In tempi di menzogna universale dire la verità diventa un atto rivoluzionario" (George Orwell)

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Commenti al Post:
nausychaa
nausychaa il 07/03/08 alle 19:39 via WEB
La frase di George Orwell rimane attuale, e le mie domande rimangono senza un perchè. Cosa succede nella mente umana per far si che si diventi così carnefici? Mio padre diceva (ed io ero bambina) che questa guerra non sarebbe terminata mai. Sono passati anni, decenni e siamo ancora qui ad assistere al suo proseguire. Dietro enormi poteri conducono il gioco e si continua a morire. Vedi Merlo, il mio cervello si rifiuta di capire, di comprendere come sia possibile non avere umanità e pensare solo al potere ... Quando è così, quando mi trovo di fronte a certi temi come questo, il mistero di quello che c'è dietro è talmente grande che io avverto limitatezza e impotenza ... ciao merlo, come una farfalla, piccoli voli, stasera..
 
 
merlo006
merlo006 il 07/03/08 alle 23:32 via WEB
Come è difficile parlare in questo mondo "democratico" dove la "democrazia" è affidata al crepitio delle armi ed al rombo dei cannoni, figuriamoci dissentire e condannare.Ho visitato due campi di concentramento e credo che ognuno di noi dovrebbe, almeno una volta nella sua vita,andarci: lì le parole sono vane non risuonano sono sommerse dalle grida silenziose che echeggiano e ti pervadono. I figli di quegli uomini morti nel vento hanno dimenticato in fretta il dolore,la violenza, la morte anzi, sembra che non siano mai esistiti. Il mondo calpesta l'individuo debole l'annienta lo schiaccia anzi osserva complice per zittire il senso di colpa che lo opprime nella speranza di riscattarsi. Il nonno misericordioso perdona le nefandezze del nipote orfano. Voliamo sempre con il becco verso il sole, attraversiamo lande di dolore, gli occhi si inumidiscono ma non si chiudono, il merlo.
 
Earthlessheartless
Earthlessheartless il 07/03/08 alle 19:52 via WEB
Sul finire del XIX secolo il territorio palestinese faceva parte dei vilayet (governatorati) siriani dell'Impero Ottomano ed era a sua volta suddivisa in due Sangiaccati (province ottomane) dove gli ebrei costituivano un'esigua minoranza (circa 24.000 persone), integrata con le popolazioni autoctone. Grazie all'appoggio della Gran Bretagna (che vedeva di buon occhio la possibilità di insediamenti nella zona di popolazioni provenienti dall'Europa) e alla grande disponibilità economica di cui godevano alcuni settori delle comunità ebraiche, Herzl, uno dei principali sostenitori del sionismo, organizzò il primo convegno sionista mondiale a Basilea nel 1897 e in esso furono poste le basi per la graduale penetrazione ebraica in Palestina, grazie all'acquisto da parte dell'Agenzia Ebraica di terreni da assegnare a coloni ebrei originari dell'Europa e della Russia, per poter poi conseguire la necessaria maggioranza demografica e il sostanziale controllo dell'economia che potessero giustificare la rivendicazione d'un diritto di dar vita a un'entità statuale ebraica. Come risultato di questi nuovi flussi migratori la popolazione arabo-palestinese iniziò a dar vita a movimenti nazionalistici che miravano a stroncare sul nascere quella che era considerata una vera e propria minaccia d'origine straniera. Continua su http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_arabo-israeliana_del_1948#Operazioni_israeliane
 
 
merlo006
merlo006 il 07/03/08 alle 23:51 via WEB
Mi sono documentato sia su questo sito che su altri , ma, a me preme ,non tanto ricostruire la storia del popolo ma constatare la morte di uomini che spesso coinvolge bambini senza sorriso. Negare il sorriso ad un bimbo è un delitto più atroce della stessa morte perchè crescerà un individuo che non saprà guardarsi intorno ed accettare gli altri. Un mondo, finalmente, dove le parole sostituiscono la violenza e domina il rispetto del diverso ed il confronto aperto senza ipocrisia. Abbiamo ammazzato con la nostra indifferenza una seconda volta Gandhi, padre della non violenza. Un battito d'ali,Il merlo.
 
   
Earthlessheartless
Earthlessheartless il 08/03/08 alle 09:14 via WEB
Eppure proprio Gandhi, nel suo trattato sulla non-violenza, scrive: "Credo fermamente che, laddove non ci sia da scegliere che tra codardia e violenza, si debba consigliare la violenza. Perciò, quando il mio figlio maggiore mi chiese come si sarebbe dovuto comportare qualora fosse stato presente allorché io, nel 1908, venni aggredito e ridotto quasi in fin di vita (scappar via e lasciare che mi ammazzassero, oppure seguire il suo istinto e usar la propria forza fisica per difendermi), io gli risposi che sarebbe stato suo dovere difendermi, anche a costo di usare violenza". :)
 
     
merlo006
merlo006 il 12/03/08 alle 01:53 via WEB
La difesa comporta l'uso della violenza anzi ,spesso, essa è l'unica arma per rispondere alla sopraffazione. Io condanno la violenza intesa come mezzo per imporre le proprie idee che sconvolge il diritto di ogni uomo ad avere una propria ed esclusiva opinione, purchè essa si eserciti nell'arena verbale senza offendere e ledere la dignità dell'interlocutore. Ad un caro ragazzo che frequenta il primo anno delle superiori ho consigliato di stare sempre nel dialogo del gruppo ma , nello stesso tempo, di non tirarsi indietro se altri usano violenza, anzi di avere sempre coraggio e nel caso prevenire le mosse. Da noi si dice "chi mena per primo mena per tre" e che "le mazzate sono sette" per cui il risultato non è scontato ( 7-0;6-1; ......0-7). Il merlo filosofo ma anche capace di vivere nel branco.
 
     
Earthlessheartless
Earthlessheartless il 13/03/08 alle 15:59 via WEB
:)
 
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NUOVO CONTATORE

 

POSTER CAPRACOTTA

http://cgi.ebay.it/Poster-CAPRACOTTA-35x50_W0QQitemZ150305181047QQcmdZViewItem?hash=item150305181047&_trkparms=72%3A758%7C39%3A1%7C66%3A2%7C65%3A12%7C240%3A1318&_trksid=p3286.c0.m14
Le 4 foto formato 35x50 rappresentano
punti d'osservazione differenti
del paese (Capracotta (IS) mt.1421
Appennino Centrale) nelle quattro stagioni.
 

primavera
estate
primavera
estate
autunno
inverno
autunno
inverno
 

immagineLe parole esplodono nella mia mente
si rincorrono,
si cercano;
si accoppiano,
formano pensieri,
completano fantasie,
disegnano sogni
poi
si dissolvono,
lasciano il vuoto,
il buio........

La normalità prevale
domina l'essere
lo svuota,
lo incatena

lo costringe a vivere.

 

PER NON DIMENTICARE

La legge elettorale
Mia proposta del
27 aprile 2007
http://blog.libero.it/PASQUINET/trackback.php?msg=2617626
Art.I°
Ineleggibilità per condanna definitiva di I° grado
Art.II°
Le categorie dei magistrati, giornalisti e sindacalisti….non esercitano da almeno 2 anni
Art.III°
Tutti i ..si  devono dimettere dalle cariche amministrative ricoperte  60(sessanta) giorni prima..... 
Art.IV°
Tutti i cittadini possono partecipare alla vita pubblica per soli due mandati
Art. V°
Tutti gli eletti devono dimettersi dai propri incarichi di lavoro,....
Art.VI°
L’indennità del mandato elettorale  (legato allo stipendio medio del cittadino,max 5 volte)

 
immagine
 
immagineOsservo  in bianco e nero: un modo speciale per vedere ciò che ci circonda. In un Mondo dominato da colori annullarli  in una sfumatura continua di grigi  si crea  una limpidezza e chiarezza di forme, intensità emotiva e azioni  fuori dal tempo.
 
immagine 
 

PARLAMENTO PULITO

Proposta di legge per un «Parlamento pulito» di B. GRILLO

 A sorpresa la Corte dei Conti si dichiara d'accordo con il comico: i condannati per «cattiva amministrazione» sono ineleggibili

 
Tutto è sfuocato, l'unica certezza sono le mie foto e le piccole sculture in legno  che alcune rappresentano. immagine
 

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