TAM-TAM PEOPLE

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Ricordate il "caro diario"? memoria per l'annotazione, di eventi, stati d'animo, cambiamenti d'umore, confidenze, raccoglitore intimo, con una dimensione assolutamente personale, custode di situazioni, solitamente di discutibile rilevanza (se non per lo scrivente).Il "caro diario" era strumento attraverso cui verbalizzare per prendere coscienza, come se: fissare i propri pensieri su carta aiutasse a fare chiarezza, un evento fosse di maggiore importanza, più ricco di spessore, per il solo fatto di essere stato registrato.Il "caro diario" era rigorosamente riservato: fisicamente, attraverso una chiave ed un lucchetto; concettualmente, appellandosi nei confronti di genitori curiosi ad un inviolabile diritto alla privacy. La pratica del "caro diario" è stata diffusa: ha accompagnato la crescita di numerose generazioni di adolescenti, fino all'avvento dei "nativi digitali". I "nativi digitali" hanno: conservativamente ereditato la pratica, banalmente modificato lo strumento di gestione, prima cartaceo ora digitale; spudoratamente cambiato l'uso, prima privato ora pubblico; innovativamente rintracciato una platea, fino a quel momento del tutto assente.(post di Sagredo58)