bovart il 14/06/14 alle 08:54 via WEB
La gioia per me è una virtù, che si può conseguire anche da soli, senza per forza avere accanto qualcuno con cui condividerla, oltretutto questo avere accanto “qualcuno”, nella maggioranza dei casi, può conseguentemente andare a “guastare”, quello che di buono a volte, (purtroppo non spesso) può arrivare nella propria vita. Anche se si parla in maniera molto dettagliata, della gioia nel mondo “cristiano”, in riferimento alla virtù, ciò a cui faccio riferimento prende più di una direzione, non solo a carattere “spirituale”, ma anche la gioia del vivere nel proprio corpo e nella propria mente. È anche vero che in passato ho avuto anche modo di condividere qualche sprazzo di “gioia” con qualcuno, però lo stesso fatto che non ha avuto un decorso duraturo nel tempo, per me vuole anche significare, che la “gioia”, quella che ha realmente un “valore”, si può andare a concretizzare, solo dopo un lungo percorso di ricerca e sperimentazione, nella maniera condivisa; non credo molto al caso, neppure agli eventi “miracolosi”, anche se in questo caso, la questione si apre a ventaglio, come al solito non se ne può parlare in maniera esauriente, con un semplice post. La gioia, (mi trovo d’accordo con questa tesi) è un “valore”, va pertanto inseguita con metodo e strategia, è riservata a “pochi”, non è sicuramente, (mio modo di vedere) alla portata di tutti.
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Inviato da: bovart
il 24/06/2014 alle 13:52
Inviato da: sergioemmeuno
il 24/06/2014 alle 13:42
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il 24/06/2014 alle 13:28
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il 14/06/2014 alle 08:54
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il 11/06/2014 alle 11:29