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VIRTUALE, SERVE O NO?

Post n°32 pubblicato il 20 Luglio 2014 da bovart
 
Tag: SOMNIUM

Si stima che in Italia ci sia un utilizzo dei mezzi informatici, che supera l'ottanta per cento, sembrerebbe che oramai quasi tutti ne facciano uso.


Quello che mi colpisce di più, nel senso positivo, è che con la tecnologia oggi, possiamo intraprendere dei lunghi e curiosi viaggi.


È un po' come guardare una tabella orari di un aereo, di una nave o di un treno e decidere di incamminarsi verso una località, (dimensione?) con l'intento di andare a esplorare, ricercando qualcosa oppure persone.


Questa possibilità non esisteva per niente, solo una ventina di anni fa, si facevano i primi timidi passi, verso la comunicazione virtuale.


Oggi invece, esistono le autostrade informatiche e sono sempre più affollate di persone che parlano, a volte anche sognano.


A fronte delle previsioni più rosee, le amicizie non sono diventate più forti a mio modo di vedere, perché molti contatti del passato, (ne parlavo qualche settimana fa, proprio con una persona conosciuta in rete) sembrerebbero perdere la loro caratteristica, passando da vecchie amicizie, a veri e propri atteggiamenti da perfetti sconosciuti; forse non è proprio negativo questo fattore, perché va a mettere in chiaro, ciò che rappresentava un certo "contatto" del passato.


Le "amicizie" si autoalimentano anche con atteggiamenti e azioni, c'è poco da dire, se non esistono certe situazioni, meglio tagliare corto e andare per la propria strada.


Per cui, in questo senso, (nel capire ciò che conta in una relazione interpersonale) il "virtuale" è un mondo che può farci scoprire tante "verità".
In questo specifico caso, credo si renda molto utile, oltre ad aiutarci, per recapitare una stragrande varietà di informazioni.


L'Italia nel frattempo, cosa sta facendo di veramente utile, per approfittare di questo nuovo mezzo tecnologico?


Si parla addirittura, che Internet sia la più grande invenzione, alla pari o comunque in una posizione molto vicina a quella della stampa, di Gutenberg.
Peccato, non si capisca ancora molto bene, cosa se ne vuole fare, in molte occasioni.


Serve secondo me a chi la usa, anche se purtroppo non sempre il suo utilizzo è rivolto a mire "buone", a tutti i livelli e su larga scala; convenienze e interessi, sono sempre a portata di mano, di coloro che approfittano e spesso non guardano in faccia nessuno.

 

 

 

 
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LE IDEE DEL MONDO

Post n°31 pubblicato il 12 Luglio 2014 da bovart
 
Tag: SOMNIUM

Spesso scrivere "parole" in rete, anche in altre circostanze se non diventa inutile, poco ci vuole.

Cerco così di seguire, ciò che rientra nei miei interessi, se non altro per tenermi in allenamento, visto che sono convinto che scrivere si impara scrivendo, come la musica suonando.

La pratica a volte, è un esercizio insostituibile, molti attribuiscono allo studio un'importanza spropositata, secondo un mio parere; si dovrebbe tenere più conto delle esperienze vissute.

Secondo me, esistono troppi teorici, che al momento pratico, falliscono oppure riescono a mettere a segno, solamente risultati mediocri.

Darei più importanza al mondo delle idee, piuttosto di affidarsi a emeriti professionisti che arrivano dal mondo dello studio teorico.

Purtroppo in Italia, vediamo troppo spesso circolare una serie di teorie, che lasciano il tempo che trovano, nel senso che non riescono a produrre un granché di buono.

Di nomi di personaggi e di teorie a questi collegate, se ne possono tirare in ballo un numero enorme e spropositato; dal mondo della politica a quello della scienza e non solo.

In questo elenco includerei anche una fitta schiera di nomi che fanno parte di organizzazioni anche a carattere "spirituale".

Anche se ho le mie idee in merito, evito di parlare nel web, di politica e religione, perché sono a mio modo di vedere, due temi che andrebbero affrontati a tu per tu, non con degli scritti, aspettando una replica dall'altra parte, che non sempre arriva in tempo e nel modo dovuto.

La comunicazione via web, non può secondo me, sostituire e risultare efficace, come una sana chiacchierata, con interlocutori onesti e rispettosi.
Ci sarebbe molto da dire di politica e religione.

Esistono purtroppo numerose tragicità nel mondo, che sembrano non andare mai a termine e che si trovano strettamente agganciate alla politica e alla religione.

Quello che mi interessa di più, in questo particolare scritto, è riuscire a focalizzare, per quanto possibile, la nascita delle "idee", anche a cosa eventualmente servirebbero.

Le idee, nascono con più facilità con la comunicazione parlata o con quella della scrittura?

Probabilmente le idee arrivano, sia in un modo e anche nell'altro.

Per dirla più completa, secondo me, le idee (quelle "buone") arrivano con un aiutino "interiore".

Comunque sia, quando le idee arrivano, sono buone e comprensive di "valori", utili al mondo e al genere umano, meriterebbero di essere valorizzate.

Le altre idee, (purtroppo esistono anche le cattive "idee") non andrebbero incoraggiate.

Purtroppo molti "ambienti" nel mondo, si creano con l'aggiunta o introduzione di nuove idee, che non sempre però, risulteranno essere buone, giuste e utili.

Attraverso la conta e stima delle idee in circolazione, si potrà a mio modo di vedere, avere una qualche percezione di come sta andando e procedendo la vita sociale in un determinato paese.

In Italia per esempio, si potrebbe venire a capo, del come stanno procedendo determinate questioni, riuscendo a fare la conta delle idee, messe in atto nel mondo della politica, ma non solo quella, anche nell'ambito del lavoro, del divertimento, dei viaggi e in mille altri contesti ancora.

Si parla sempre più spesso di crisi, senza porre attenzione, alle idee che potrebbero contrastarla.

Le "idee", quando esistono per davvero e risultano "buone", con molta probabilità sono in grado di cambiare le cose, anche quelle "difficili".

Purtroppo la gestione delle idee del mondo, (in maniera "particolare" in Italia) difficilmente viene incoraggiata.

Contano e si vedono purtroppo in circolazione, le "idee" dei soliti personaggi noti.

Si arriva così a vedere il mondo, solamente in una certa maniera; quella dipinta dai soliti "prescelti".

L'idea del mondo che avrei, (senza per questo arrivare a pensare che la mia di "idea", sarebbe la migliore) è parecchio diversa, da quello che normalmente si riesce a percepire e sentire, facendo un giro per i grandi e piccoli centri, di molte città e metropoli.

Vedrei di più un mondo somigliante all'idea di "cielo"; leggero e trasparente, come l'aria e l'etere.

Un mondo che mette in conto, la possibilità di partecipazione per ogni persona, eliminando barriere e ostacoli di ogni specie, messe ad arte, da chi non vuole "concorrenza" tra i piedi.

Avrei un'idea del mondo, più libera e aperta; dove il diritto a partecipare su tutto, è di tutti.

Una specie di "socialismo" celeste.

In effetti da giovane, mi sentivo parecchio legato anche emotivamente, all'idea del socialismo.

Poi però nel tempo, il pensiero politico andò ad assottigliarsi nella mia mente, per via delle crescenti delusioni che arrivavano da molti personaggi che cavalcavano l'onda di un certo percorso.

Non mi sembra che grandi novità, nei termini di utilità per la società e nel mondo possano arrivare da personaggi impegnati nel mondo della politica; credo di più nel fatto che l'accortezza e la pronta intuizione, di uomini politici, possano dare un impulso notevole al cambiamento.

Proprio come un buon manager d'arte o di spettacolo, farebbe con il proprio "artista".

Mi sembra però, che esiste troppa diffidenza e resistenza per le cose nuove.
Troppe persone seguono canali e percorsi di tipo standard; difficilmente si aprono alle novità.

In musica per esempio, ancora a tutt'oggi, vedo nascere progetti che chiamano nuovi, o novità, imbastiti con le tecniche più antiquate e conosciute, di questo vecchio mondo.

Si dicono oramai da troppi decenni le stesse e identiche cose, molti non se ne accorgono neanche di questa stasi che non genera proprio un bel niente a livello di crescita, evoluzione e progresso.

Naturalmente la musica per me, era solo a titolo di esempio.

Lo stesso discorso vale a mio modo di vedere, anche per l'economia, la scienza, la religione, la spiritualità e tantissime altre discipline.

Viviamo purtroppo, per come la vedo io, nel passato.

È probabilmente questa, la causa di molti mali della società odierna?

Viviamo però, secondo me, di un passato che non aiuta molto, nei termini di utilità.

Proprio ieri ho commentato una bella poesia sui cocomeri, dell'amica Silvia; brava e sensibile.

Una poetessa, che riesce a catturare e mettere dentro le parole, non solo emozioni e sentimenti, (anche quelli che sono a volte celati da veli a doppio e triplo strato) ma anche scene di altri tempi, che fanno oramai parte di un passato, che difficilmente tornerà a rivivere.

Quando prima scrivevo che viviamo nel passato, intendevo dire, che non stiamo prendendo il meglio di prima, ma l'inutile, quello che facilmente passa facilmente di moda, perché non generato da autentica e vera ispirazione.

Il passato, che vive ancora nel nostro presente, dentro l'arte, la cultura, la storia e le nostre vite, purtroppo non arriva dalle migliori idee esistenti, spesso sono le peggiori che ci siamo trascinati dentro; da qui in avanti, si possono anche spiegare determinate crisi, economiche e di valori.

C'è così, la vittoria del peggio del peggio.

Non solo, ma a corredo inseriamo il "vecchio", (magari riuscissimo a prendere "l'antico", quello ricco di saggezze) ritrovandoci così a decantare artisti, che dopo essere divenuti popolari, asseriscono che le loro opere, (se ne guarderebbero bene dal dire che hanno compiuto e portato a termine cose eccelse e di valore, lo sanno benissimo che non hanno detto nulla di nuovo, tanto meno utile e di valore) non sono poi, meritevoli, al punto da metterle accanto, alle ingegnosità di grandi e veramente "ispirati", artisti.

Ma allora perché vengono così acclamati, certi "artisti" di oggi, se in effetti, non sono riusciti a produrre un granché di buono e di utile?

A questo, con molta probabilità, risponderanno le generazioni future, quando andranno ad analizzare e studiare per bene, per come sono andate, determinate questioni, nell'ambito artistico, culturale e del pensiero creativo.

Così però, si perdono e talvolta muoiono idee e progetti, che avrebbero potuto portare "valore".

Migliaia di occasioni mancate, troppe per sperare in una ripresa autentica e vera.

Funziona da sempre così, qualcuno dirà.

Non in tutti i luoghi e paesi, mi verrebbe da pensare, tanto non servirebbe a molto parlarne al momento; la questione dell'arte e della cultura in Italia, non avverte neanche la necessità e il bisogno di un grande cambiamento.

Mi riferisco ai fatti reali e oggettivi, non allo spreco di "parole", che si mettono in campo.

A "parole", pare che si ricerchi il nuovo e l'utile.

A "fatti", (basti provare a mettersi in gioco, per sperimentarlo veramente) non è per niente così.

Non è facile realizzare idee, se non si hanno spinte di un certo livello; in Italia sicuramente è così, oramai l'hanno capita in tanti questa realtà.

Le idee, quando esistono per davvero, contano di più delle parole.

Con le parole, si possono talvolta creare illusioni, che all'atto pratico non trovano corrispondenza.

Le idee "buone", invece all'atto pratico, sono capaci di rilasciare buoni "frutti", al contrario delle parole mendaci, di cui esiste un largo uso nella società di oggi.

Le idee purtroppo, anche se "buone" e utili, se non verranno prodotte e realizzate, arriveranno insieme alla "storia", (quella onesta e vera) come occasioni mancate.

Alcune virtù possono aiutare, avere un ruolo importante per risolvere ogni cosa.

Siamo unici, ognuno con la propria personalità, proprio come le idee; non tutte sono "uguali".

Scriveva Antony Robbins "La grande meta della vita non è la conoscenza, ma l'azione".

L'azione per come mi viene da immaginarla, si trova dentro le idee.

La "conoscenza" con il proprio corredo di ricerche e studi teorici, possono andare a completare, ciò che l'idea, in primis, è riuscita a creare; per rilasciare speranza e permettere a tanti di sognare.

Tenendo conto per come scriveva qualcuno; "sognare si, fa anche bene, però senza dormire".

 

 


 

 
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CASA D'AMORE

Post n°30 pubblicato il 06 Luglio 2014 da bovart
 
Tag: SOMNIUM

Forse bisognerebbe riflettere su cause e perché, di certi fallimenti relazionali.

Le coppie "d'amore" si formano e si sfasciano al ritmo di danze frenetiche.

È come se si passasse di mano, da un ballo all'altro, senza neppure sostare il tempo necessario per conoscersi meglio.

Probabilmente sono i tempi di adesso, che mettono in circolazione determinate regole.

C'è però, (esistono per davvero le voci fuori dal coro, fortunatamente, anche se non sono molte) chi non si trova d'accordo con questo modo di fare.

Sembrerebbe che molti fallimenti relazionali, derivino dal troppo attaccamento alle questioni venali, del tipo patrimoni e proprietà di ogni genere.

Pare che si presti troppa attenzione al calcolo matematico, delle questioni materiali, troppa poca attenzione va invece nella direzione, delle emozioni e dei sentimenti.

Non è difatti difficile, andare a riscontrare grandi e piccole anomalie che non fanno vivere bene alcune relazioni, in quanto si ergono muri difficili da attraversare; dove da una parte si rivendica all'altra, divario e differenze di "sostanze".

Qualcuno riscontra, laddove non esistono particolari contabilità patrimoniali, che le cose sembrano funzionare un tantino meglio; se non altro le vicende relazionali, durano di più e meglio nel tempo.

Ma allora una eventuale e ipotetica "casa d'amore", come andrebbe creata, immaginata, sognata?

C'è tanta materia da analizzare e studiare, a ognuno il proprio modo di procedere.

È un'idea che è partita, da dopo la lettura dell'immagine di Einstein che ho condiviso e posizionato nel mio spazio.

In quanto da tempo mi sento abbastanza ispirato da due personaggi storici di un certo livello; Einstein per quanto riguarda la "scienza" e Andersen per il mondo delle fiabe.

Credo e penso, che una "casa d'amore", si possa architettare e costruire con l'ausilio e l'aiuto della scienza e del mondo dei sogni.

Che non si debbano soltanto osservare convenienze e interessi, ma dare anche uno sguardo, magari fugace e disinteressato, alle emozioni, ai sentimenti e a quello che arriva dal profondo del cuore.

Forse gli amori più duraturi, come anche le case d'amore che si costruiscono con non solo apporti consistenti di denaro e finanze, possono resistere meglio alle intemperie della vita.

Potrebbe anche tornare utile, un nuovo modo di educare le nuove generazioni, facendo tornare di moda, l'importanza a dare uno sguardo in più ai sentimenti, con conseguenti sottrazioni di tipo opportunistico.

Una nuova era romantica?

Con musica tipo Beethoven, Chopin e altri ancora?

Magari una nuova forma di romanticismo, tutta da inventare, tenendo conto dei tempi attuali.

Forse non sarebbe male, sempre meglio di assistere ai numeri in costante aumento, di fallimenti e guerre, tra persone che si sono dichiarate di amarsi.

Un mondo dove la musica e le arti in genere, suonano e comunicano solo emozioni e sentimenti, autentici e veri; non curandosi troppo dell'andarsi a cercare per forza, una certa convenienza.

È secondo me, anche questione di "educazione", verso certi aspetti della vita.

Compito essenziale e importante, di genitori e insegnanti.

Buona domenica.

 

 


 

 
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IL MISTERO

Post n°29 pubblicato il 06 Luglio 2014 da bovart
 

 

 
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LA POLITICA DEL…

Post n°28 pubblicato il 05 Luglio 2014 da bovart
 
Tag: SOMNIUM

È proprio una strana politica, quella a cui si assiste oramai da diversi decenni in Italia e nel mondo.

Non mi sembra trovi granché di riscontro con i tempi passati descritti dalla storia "ufficiale" e anche quella che arriva da fonti, non proprio di tipo tradizionale.

Mi pare di notare, che esiste più di una discrepanza tra il dire e il fare di molti personaggi, dell'entroterra italico e anche quelli che arrivano da oltreoceano.

Il discorso non mi sembra, si possa descrivere con delle semplici battute, perché in effetti bisognerebbe partire da molto lontano.

Come al solito, un post di blog, risulterebbe molto limitato e privo di quelle informazioni "aperte" e documentate.

Si andrebbe facilmente a sconfinare con un "saggio".

Mi limito a una osservazione di toccata e fuga, tanto per avere una traccia, da poter riprendere eventualmente all'occorrenza e in futuro; naturalmente per me e per chi eventualmente vien voglia di prendere qualche appunto.

Ricevo a tutt'oggi, commenti e osservazioni, di alcuni miei scritti vecchi di qualche anno fa, mi fa piacere che ogni tanto qualcuno legge, riflette e pone qualche dubbio su alcuni argomenti.

Non sono tantissimi, tanto quanto bastano per non fare sentire inutile ciò che a volte penso e scrivo.

Esistono in giro per il mondo, un'infinità di teorie del cosa sta succedendo nel pianeta, a riguardo della crisi che oramai perdura da diversi anni.

Tante di queste teorie, ci illustrano analisi e riflessioni, alcune di queste addirittura corredate da effetti speciali di ogni genere e tipo.

Tante sono le parole che si mettono in gioco, ma di proposte, ahimé, non esiste molto, solo dei buoni propositi.

Peccato, non esistono molti spazi per chi ha idee, autentiche e vere, perché solitamente i buoni propositi e le proposte, arrivano sempre da eterni personaggi, che calcano la scena nazionale e internazionale da troppo tempo.

E i giovani, cosa fanno nel frattempo, è possibile che nessuno abbia delle buone idee in proposito?

Non lo credo, affatto.

Le regole di questo mondo, non certo favoriscono l'ingresso delle buone e nuove idee, in maniera particolare in Italia.

"Meritocrazia" è una parola che non esiste in pratica in Italia, qualcosa si muove in altri paesi, ma vacilla non è proprio facile far valere i propri "meriti".

Mi sarebbe piaciuto, alleggerire dello "stress" in questo periodo, fare un break iniziando con le mie passeggiate estive.

È per me difatti, il mio terzo anno di passeggiate programmate.

Devo dire che il mio fisico e non solo, (anche mente, forse e probabilmente anche "anima" e "spirito", che scrivo virgolettato per coloro che non credono nella loro esistenza, evitando discorsi lunghi che non conducono a nulla) ne hanno tratto vantaggio nel tempo.

Non ho inventato naturalmente nulla di nuovo, esiste una letteratura a proposito, anche scientifica volendo, che descrive i numerosi vantaggi della passeggiata.

Purtroppo il tempo al nord non mi invita certo a muovermi per come vorrei, anche perché ho una mia teoria a riguardo della luce e del sole, troppo lunga da raccontare, mi limito solo ad accennarla.

Credo e me ne convinco sempre di più, che la luce e il sole, presi a giuste dosi, favoriscono il rafforzamento delle migliori potenzialità che vivono in noi.

Mi viene da pensare, che bisognerebbe imparare a comprendere, cos'è che in effetti necessita alla propria persona per stare bene.

Ognuno, (con le proprie necessità e bisogni) ha bisogno secondo il mio parere di una buona dose di luce e di sole.

Proprio come il cibarsi e il bere.

Se nell'atto del cibarsi e del bere, provvediamo alla nostra sopravvivenza, con il prendere luce e sole, andiamo ad agire nel nostro stato di benessere e salute.

Tenendo a parte eventuali patologie, (credo che il percorso di ogni essere umano è individuale, soggettivo e unico) che vanno a scontrarsi con gli elementi luce e sole, ho avuto modo di riflettere, sul bisogno che nasce e vive in ognuno di noi.

Sappiamo che alcune persone, (per disturbi o altro) amano il buio, cercano di stare anche lontano dal sole.

Il mondo è veramente vario, esiste una gamma notevole e infinita di varie situazioni, non potrei anche volendo, elencarle tutte, perciò mi limito a una chiacchiera presa alla leggera, a tratti anche superficiale.

Ciò che mi interessa di più è annotare, una forma di pensiero e riflessione, a riguardo del perché piace e si sente il bisogno di luce e di sole.

Non se ne parla quasi più, solo quando non se ne può fare a meno, ma molte persone soffrono il momento attuale, di crisi e di non prospettiva futura.

Sempre di più ci si ammala nel corpo, nell'anima e nello spirito.

La medicina ufficiale, pone la sua attenzione ai numeri, che poi andranno a determinare, il peso che si dovrà sostenere a livello di bilancio.

Da decenni oramai, per il mondo, (qualche lieve o grande differenza, dipende solo dalla politica adottata in uno specifico paese) ogni essere umano é motivo di analisi e studio, per il costo che potrebbe andare a carico della collettività.

Ognuno di noi ha un costo, per cui non siamo solo dei numeri, per poter venire identificati, siamo anche dei numeri a livello di determinazione di "costo".

Entriamo così, in un contenitore "speciale", dove ci andremo a trovare in compagnia di altri "numeri", individui come noi.

A chi realmente importa, se abbiamo dei desideri o dei sogni?

Credo che in un contesto del genere, non importi a nessuno chi siamo e cosa vogliamo realmente dalla vita.

Neppure a coloro, che sulla "carta", da dove emergono interessi e passioni simili alla nostra, interessa molto di noi, figuriamoci se una qualche "carezza" o pacca sulla spalla, potrebbe arrivare dalle istituzioni o organizzazioni di qualche genere, comprese quelle che a parole decantano un universo di "spiritualità".

Esiste per davvero poca "umanità, bisogna ricordarsene sempre.

Non bisogna però, lasciarsi travolgere dalla demotivazione e dallo sconforto.

Bisogna impegnarsi per ritagliarsi un proprio "mondo", ricercando le migliori alternative esistenti per se stessi.

Le passeggiate, organizzate in una certa maniera, mi fanno venire spesso delle idee, ma forse ciò dipende probabilmente, dalle mie esperienze di vecchia data, di un continuo meditare e raccogliermi con le idee e pensieri.

Ciò che importa alla gente in genere, è arrivare a conseguire la propria convenienza e il proprio interesse, non esistono molte altre situazioni, quello che sembra prevalere è qualcosa che somiglia molto, a quello che ho appena scritto.

Non occorre farsene un grande problema, non bisogna lasciarsi troppo influenzare, serve per difendersi, tenersi a debita distanza, da tutto ciò che potenzialmente, potrebbe disturbare la quiete e tranquillità.

Anche se spesso, non è proprio facile da mettere in atto.

In questa vita, non c'è scampo per nessuno, tutti prima o poi, ricchi e poveri, dobbiamo trovarci di fronte alla parola fine.

Forse il mondo risulterebbe migliore, se convenienze e interessi di molti, sarebbero rivolti verso il prossimo.

Solo in pochi lo fanno, bisogna prenderne atto, non servono a molto le "bugie".

Purtroppo ci troviamo parecchio lontani, da questa immagine del prendersi cura degli altri, non solo di se stessi.

Si sprecano tantissime e inutili parole, dove determinate azioni, piene di altruismo e bontà nei confronti del prossimo, lasciano più di un dubbio.

Non tutto quello che sembra luccicare, in effetti è oro.

Forse bisogna per non trovarsi poi delusi, diffidare di chiunque, anche di coloro che sembrano realmente di buon cuore; dico di tutti, nessuno escluso.

Vige ed è esistente per davvero, uno strano modo di comportarsi.

Nessuna persona può definirsi "maestra", specialmente quelle che mostrano al mondo, grazie alla loro posizione, un "qualcosa" che poi alla resa dei conti, si andrà a dimostrare, inconsistente e in qualche occasione, anche inesistente.

Bisogna aprire gli "occhi" con tutto e tutti, perché in momenti di crisi, come quella attuale, grave e pesante, le cattive sorprese, possono arrivare da chiunque e da qualsiasi parte; anche senza preavviso.

Questo vale, a mio modo di vedere, sia per il mondo del lavoro, ma anche per quello dei sentimenti e dei valori di ogni genere e tipo.

Questo stato di cose, non produce altro, che un impedimento ai sogni di ognuno di noi, grandi e piccoli che siano.

Per questo bisogna fare molta attenzione e rafforzarsi nel corpo, nell'anima e nello spirito; per non farsi trovare impreparati e rischiare di sprofondare nella depressione, perché è oramai risaputo, (esistono oramai un'infinità di testimonianze chiare e leggibili, per chi volesse eventualmente approfondire) che il passo verso il baratro, anche al suicidio, per chi è "fragile", è divenuto un pericolo per tanti, anche per gli insospettati.

Non mi sembra si faccia abbastanza in tal senso, tutti più o meno, siamo responsabili di questo stato di cose, chi per un motivo, chi per un altro.

È proprio una strana politica...

Spero finisca presto, non continui a perdurare, facendo vivere molti nel "buio".

LA LUCE E IL SOLE, sono importanti per la vita.

 

 


 

 
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