Ricomincio da qui

AMORE A TEMPO DETERMINATO


Io me lo ricordo l'attimo in cui ti ho visto per la prima volta!Mi ricordo il caos della stazione, mi ricordo l'ansia che provavo nel sapere che di li a breve ti avrei visto per la prima volta; rammento la preoccupazione per come staresti stata con noi da quel momento a venire; mi ricordo il volto di mio padre inespressivo all'apparenza ma carico, carico di parole che ancora oggi fatica a dire, che teneva la tua sacca con i due straccetti che avevano portato per te; la stanchezza di mia madre per il viaggio il treno che con te, piccola e spaventata come dovevi essere, non era stato certo facile e la sua preoccupazione per quello che sarebbe stato di te e di noi dopo il passo intrapreso.E poi c'eri tu che sgambettavi davanti a loro, nel tuo piumino rosa stretta ad un pelouche. Ricordo che eri stanca morta (in treno non avevi dormito mi disse mamma ed avevi fatto il diavolo a quattro); ricordo che eri spaesata e spaventata ma curiosa di tutti e tutto (come tutti i bambini) ed allo stesso tempo c'era qualcosa in te ... eri in un certo senso fiera ed autonoma e coraggiosa.Ricordo di averti presa in braccio e tu ti sei accoccolata a me come se mi conoscessi da sempre e ti abbiamo portato a casa.A quel punto ricordo il mio strazio: ti abbiamo lavato messo il pigiamino e tu gironzolando per casa ad un certo punto; dito in bocca ti sei sdraita per terra e li sei rimasta per non ricordo più quanto tempo. Oddio non lo dimenticherò mai! Avevamo paura di toccarti quasi ... sembravi così rassicurata da quel pavimento freddo che per un attimo ho pensato ... "la lascio li ... li starà bene si sentirà al sicuro!E poi i giorni passavano, hai cominciato ad ambientarti (almeno spero) a noi, alla casa alla tua stanza, ai tuoi giochi, insomma alla tua nuova vita.Ho iniziato a studiarti ... ero attentissima a tutto quello che facevi e a come lo facevi ed inevitabilmente il pensiero andava a quello che nella seppur tua brevissima vita avevi dovuto passare a cosa ti avessero potuto fare di male, immaginando le cose più crudeli (ringraziando il cielo solo immaginandole).Mi impressionava il modo in cui mangiavi eri abbastanza grande da mangiare con le posate ma tu non le vedevi proprio caricavi i tuo pugnetto di cibo e giù direttamente in bocca (pugno compreso) con una tale avidità che ogni boccone temevo soffocassi.Mi sorprendevo disgustata, mentre ti asciugavo dopo il bagnetto, avevi un odore forte, aspro ... non il delicato odore dei bambini, era un odore in un certo senso bestiale e stavo male perchè all'inizio pensavo fosse il mio inconscio che in un qualche modo ti rifiutava; e forse in un certo senso magari era proprio così; o forse sempre nel tuo odore intenso cercavo di scoprire anche lì un malessere tuo che non potevi esprimere. Ricordo il tuo mutismo iniziale, i tuoi no ed i tuoi si secchi, che sono seguiti poi ma solo quelli.Ricordo che eri testarda e non accettavi un no o un rimprovero ed i tuoi segni di protesta: dito in bocca e via a ciucciare sdraita per terra minuti interi, interminabili.Ricordo le tue risa con i tuoi cuginetti ed i giochi e il casino e la gioia che mi dava vederti serena (perchè lo eri ??? Dimmi che lo eri??? ) e quando ti buttavi tra le nostre braccia e ricordo che eri attaccatissima a papà ogni pretesto era buono per andare da lui a rompergli le scatole. E ricordando ricordando se ne passo in anno e poco più.Ricordo allora i nostri dubbi, resta con noi non resta con noi, ce la faranno i miei ad occuparsene, me ne potrei occupare io, o mia sorella o mio fratello e poi l'amara decisione e la consapevolezza che forse non avremmo dovuto fare il passo iniziale, quello di accoglierti, perchè non avevamo fatto i conti con il nostro egoismo.Ringrazio Dio di non poter ricordare il momento in cui sono venuti a prenderti, lo ringrazio per non aver visto le tue lacrime, per non aver sentito le tue grida, per non aver sentito come urlavi il nome di mio padre mentre ti caricavano in macchina come un cazzo di pacco postale. Io penso sempre a te piccola mia, ci penso anche se lo nego a me stessa, sempre per egoismo, per non disperarmi, per non piangere, per non rimproverami di non aver avuto il coraggio di tenerti con me e ti penso felice ... e ti verrò a cercare perchè soltanto sulla carta era amore a tempo determinato