21/10/2008 13.39 Se siete milanisti godete, per tutti gli altri... PAURA! E' scattata l'operazione Dinho for Number One: "E' solo al 50 per cento, dopo il ritiro invernale vedrete..."Lo staff rossonero impegnato nel mettere a punto la macchina atletica del brasiliano.
Non solo il tifoso del Milan, ma anche chi ama il bel calcio, non può che essere felice per il sorriso e le giocate messe in mostra da Ronaldinho sui nostri campi. Arrivato tra lo scetticismo generale, l'ex Pallone d'Oro domenica ha sciorinato pezzi di antologia del proprio repertorio, facendo gongolare non poco Galliani e Berlusconi, che ora si godono la rivincita dopo le critiche ricevute in sede di mercato.Lo stato di forma del brasiliano migliora di settimana in settimana, con l'obiettivo non nascosto da parte dello staff rossonero di riportarlo entro breve tempo nell'Olimpo dei migliori al mondo, ovvero i Kakà, Messi e Cristiano Ronaldo. Un'operazione che avrà uno snodo cruciale nel ritiro invernale in Dubai e che Daniele Tognaccini, preparatore atletico del Milan, racconta così alla Gazzetta dello Sport: "Quella di Ronaldinho è una macchina di grandissime potenzialità per quanto riguarda esplosività e forza. Il nostro obiettivo in questa prima fase di lavoro era togliere la ruggine e stimolare i suoi talenti naturali. I miglioramenti si vedono sul campo e anche nei nostri test. Se vogliamo quantificare, in estate era al 20 per cento del suo potenziale atletico, adesso è al 50 per cento"."In questo momento - continua Tognaccini - l'ideale per lui sarebbe giocare una partita alla settimana e allenarsi negli altri giorni. Se gioca di più, può solo mantenere questa condizione ma non migliorarla. Ancelotti ovviamente lo sa, ma dovrà valutare le esigenze del gruppo e la condizione degli altri attaccanti. Il raduno invernale sarà fondamentale: entro quell'appuntamento lui avrà assimilato i nostri metodi di lavoro e noi avremo molti più dati su di lui. Di sicuro a noi piace il suo atteggiamento: è coinvolto, sempre allegro. Quando è possibile lo accontentiamo facendogli fare degli esercizi con la palla, come preferisce. E quando il lavoro è particolarmente pesante, ci manda a quel paese ma sorridendo...".