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Dal lo(w)-f(a)i al lo ci sei e viceversa. By Pataluc


 Ci sei o lo fai? patafisicamente sarebbe lo stesso come dice il nostro grande Satrapo Aldo.Ora, però, bisognerebbe discutere sul merito della questione. Perchè la domanda se ci pensate non è banale: sei proprio così o mi prendi per il culo? mi faccio spesso la domanda perchè il più delle volte non capisco, o meglio, non accetto che una persona sia manifestatamente stupida, per cui rientri nella categoria del "lo ci sei". Perchè, vedete la nostra attitudine generale di scusare o ancor peggio di concedere "intelligenza" al nostro prossimo non necessariamente è un fatto sano. Ci mette a posto la coscienza, e per chi sta a sinistra, di concedere a tutti, anche all'ultimo tra i coglioni manifesti di avere un pensiero compiuto, perchè il senso democratico ci pone a pensare (e vale anche per gli atei) che un Essere Supremo abbia dato sufficienti virtù a tutti per distinguere l'umano dalla bestia, la capacità di "cogitare" per dire "esisto". Ma non sempre è così. La stupidità è un fatto: esiste. C'è chi poi attribuisce ad essa il significato di "esperienza" per giustificare i "propri errori", magari reiterati. Ma alla fine tanto intelligente non sei. Chiunque rientri però in tale categoria, ovvero "del lo ci sei", non dovrebbe incutere alcun timore. Lo stupido in genere si riconosce, ma attenzione non esiste alcuna correlazione tra stupidità e ignoranza. Certamente l'ignoranza può essere elemento catalizzatore della stupidità, ma conosco molto laureati che definirei "braccia rubate all'agricoltura" se si associasse, a torto, all'attività agricolo-pastorale attività di scarso profilo intellettuale.Quindi: diffidare di chi recita a memoria la divina commedia, o fa il critico in tv. Sa semplicemente delle cose, ma magari non ne ha colto minimamente il significato. Quindi rimarrebbe il "lo(w) f(a)i".Di questi si deve molto, molto diffidare. Sono intelligenti e sanno di esserlo. Cercano di rivalersi su chi ha, per limite personale, magari un'attitudine pacifica, fanno del male, ma se possono inveiscono sul proprio nemico anche quando l'hanno sconfitto e gettato a terra. Ma lo fanno non con manifesto sadismo, ma con una vena di sana perfidia, non esponendosi mai, cercando se possibile di stare da parte a godere lo spettacolo. Sembrano stupidi, ma hanno una grande strategia dietro. Leggono L'arte della Guerra e sono molto spesso nell'area marketing o operation, quelli che costruiscono artificiosamente i "bisogni" e poi ideano "il prodotto". Sono o non sono più pericolosi questi? Non sempre, dipende dal peso intellettuale dell'interlocutore. La Patagnocca sostiene, ad esempio, che a bridge bisogna invece essere più spaventati di incontrare un avversario del primo genere (il "lo ci sei"), dove le mosse sono casuali non dettate dal pensiero. E io condivido, già solo perchè la Patagnocca è profonda nelle sue analisi benchè dotata di un cinismo invidiabile.... ma anche no che tanto patafisicamente è lo stesso.Il Low fi, invece ha anche di per sè nell'eccezione musicale, in particolare nella scritto riproduzione, un suo bel motivo di interesse ma qui dovrei rimandarvi al seguente mio per farvi capire il vero valore del vinile e del suo fascino(http://onthemove.autogrill.com/gen/narrations/news/2009-07-20/feticista-disco-by-gmetti) Il low fi al gracchio di fondo determinato anche dalle scariche elettrostatiche, in qualche modo fornisce il suono "sporco", accentua il segno dell'imperfezione. Bellissimo!! Preferisco questo alla pulizia digitale. L'analogico e il low fi è meglio, puro, genuino, non sempre replicabile, anche se la sequenza dei bit potrebbe risultare numericamente più affascinante....detto tutto ciò che volevo dire....assolutamente nulla, perchè la patafisica non è un'opinione