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Dal lo(w)-f(a)i al lo ci sei e viceversa. By Pataluc

Post n°5 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da patacri

 
Ci sei o lo fai? patafisicamente sarebbe lo stesso come dice il nostro grande Satrapo Aldo.
Ora, però, bisognerebbe discutere sul merito della questione. Perchè la domanda se ci pensate non è banale: sei proprio così o mi prendi per il culo? mi faccio spesso la domanda perchè il più delle volte non capisco, o meglio, non accetto che una persona sia manifestatamente stupida, per cui rientri nella categoria del "lo ci sei". Perchè, vedete la nostra attitudine generale di scusare o ancor peggio di concedere "intelligenza" al nostro prossimo non necessariamente è un fatto sano. Ci mette a posto la coscienza, e per chi sta a sinistra, di concedere a tutti, anche all'ultimo tra i coglioni manifesti di avere un pensiero compiuto, perchè il senso democratico ci pone a pensare (e vale anche per gli atei) che un Essere Supremo abbia dato sufficienti virtù a tutti per distinguere l'umano dalla bestia, la capacità di "cogitare" per dire "esisto". Ma non sempre è così. La stupidità è un fatto: esiste. C'è chi poi attribuisce ad essa il significato di "esperienza" per giustificare i "propri errori", magari reiterati. Ma alla fine tanto intelligente non sei. Chiunque rientri però in tale categoria, ovvero "del lo ci sei", non dovrebbe incutere alcun timore. Lo stupido in genere si riconosce, ma attenzione non esiste alcuna correlazione tra stupidità e ignoranza. Certamente l'ignoranza può essere elemento catalizzatore della stupidità, ma conosco molto laureati che definirei "braccia rubate all'agricoltura" se si associasse, a torto, all'attività agricolo-pastorale attività di scarso profilo intellettuale.
Quindi: diffidare di chi recita a memoria la divina commedia, o fa il critico in tv. Sa semplicemente delle cose, ma magari non ne ha colto minimamente il significato.
Quindi rimarrebbe il "lo(w) f(a)i".
Di questi si deve molto, molto diffidare. Sono intelligenti e sanno di esserlo. Cercano di rivalersi su chi ha, per limite personale, magari un'attitudine pacifica, fanno del male, ma se possono inveiscono sul proprio nemico anche quando l'hanno sconfitto e gettato a terra. Ma lo fanno non con manifesto sadismo, ma con una vena di sana perfidia, non esponendosi mai, cercando se possibile di stare da parte a godere lo spettacolo. Sembrano stupidi, ma hanno una grande strategia dietro. Leggono L'arte della Guerra e sono molto spesso nell'area marketing o operation, quelli che costruiscono artificiosamente i "bisogni" e poi ideano "il prodotto". Sono o non sono più pericolosi questi? Non sempre, dipende dal peso intellettuale dell'interlocutore. La Patagnocca sostiene, ad esempio, che a bridge bisogna invece essere più spaventati di incontrare un avversario del primo genere (il "lo ci sei"), dove le mosse sono casuali non dettate dal pensiero. E io condivido, già solo perchè la Patagnocca è profonda nelle sue analisi benchè dotata di un cinismo invidiabile.... ma anche no che tanto patafisicamente è lo stesso.
Il Low fi, invece ha anche di per sè nell'eccezione musicale, in particolare nella scritto riproduzione, un suo bel motivo di interesse ma qui dovrei rimandarvi al seguente mio per farvi capire il vero valore del vinile e del suo fascino(http://onthemove.autogrill.com/gen/narrations/news/2009-07-20/feticista-disco-by-gmetti)
Il low fi al gracchio di fondo determinato anche dalle scariche elettrostatiche, in qualche modo fornisce il suono "sporco", accentua il segno dell'imperfezione. Bellissimo!! Preferisco questo alla pulizia digitale. L'analogico e il low fi è meglio, puro, genuino, non sempre replicabile, anche se la sequenza dei bit potrebbe risultare numericamente più affascinante....
detto tutto ciò che volevo dire....assolutamente nulla, perchè la patafisica non è un'opinione

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Commenti al Post:
ste_sav
ste_sav il 14/01/10 alle 00:05 via WEB
Ci sei o lo fai? È nato prima l’uovo o la gallina? Felicità, è tenersi per mano e andare lontano? Ci sono domande che continuano a ronzarti in testa per tutta la vita e alle quali, forse, non riuscirai mai a darti una risposta. La questione è particolarmente delicata e l’acuta analisi di Pataluc ci propone alcune conclusioni rispetto alle quali non si può non essere d’accordo. Tuttavia rimango un po’ spiazzato dall’approccio utilizzato per affrontare il problema: analizzare il “lo ci sei” e poi il “lo(w) f(a)i” mi risulta destabilizzante, considerato che personalmente ho sempre approcciato la questione come un problema di “CIS ei” e di (l’)“Off ai”. Le conclusioni però, sorprendentemente, appaiono convergere e alla fine sembra proprio confermato (una volta di più) il famoso assunto detto "della centrodigravitazionaliltà capitolina": tutte le strade portano a Roma. Quanto al “CIS ei” (Cervello In Standby: enter input) cosa si può dire. La categoria è costituita da individui che recentemente trovano il loro caratteristico fenotipo validamente rappresentato in Pino La Lavatrice, il quale al grido di “tu dimmi che cosa devo fare e io lo faccio: che problema c’è?” incarna egregiamente l’intera cosmogonia del tipo "CIS ei". In parole povere: dammi tu un input altrimenti facciamo notte.. Condivido il giudizio di Pataluc sulla scarsa pericolosità dei "CIS ei" (da lui catalogati come: "lo ci sei"). Questi sono comunque un bel test per verificare la propria capacità di sopportazione e di misericordia. Diverso e il caso dei (l’)“OFF ai” (Onanismo For Free: autoerotismo intellettuale) che sembra potersi definire come quella tendenza impulsiva-compulsiva a doversi sempre e comunque affermare sugli altri, traendo da tale istinto primordiale un supremo compiacimento estetico e fisico. Conosco dei tipi (l')"OFF ai" che esprimono il proprio temperamento patologico in maniera aggressiva e arrogante, intendendo in tal modo affermare sé stessi con la tecnica della sopraffazione. Ma vi sono anche dei tipi (l')"OFF ai" che utilizzano la più astuta tecnica del “vai avanti tu”, restando in attesa (o nei casi più gravi, attivandosi direttamente per causare) che la loro malcapitata controparte si trovi in una situazione di difficoltà che generalmente si suole definire, con termine tecnico: “situazione di merda”. Ecco che, a questo punto, scatta l’impulso autoerotico intellettuale, quel sadico piacere di potersi considerare superiori. Questa seconda categoria di (l’)"OFF ai" è certamente la più pericolosa e subdola e alcuni autori la definiscono, con una interlocuzione cinicamente eloquente: Onanismo For Free retro introduttivo (va da sé che il gergo patascientifico utilizzato è un chiaro espediente per evitare di dire che questi tipi appena possono te la mettono nel …). Ecco allora che, come preannunciato, da qualsiasi punto di vista di voglia affrontare la questione (il binomio “lo ci sei” / “lo(w) f(a)i” ovvero quello “CIS ei” / (l’)“Off ai”) le conclusioni paiono coincidere. Quanto poi al Low fi e al gracchio sul vinile, cos posso aggiungere… io di solito ascolto Ipod.. ma anche no. PS Avevo un amico a militare che recitava a memoria la Divina Commedia e anche il Codice Civile… però era simpatico. Detto tutto ciò che volevo dire....assolutamente nulla, perché la patafisica non è un'opinione.
 
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