Creato da patacri il 10/01/2010

PATABLOG

patapensieri

 

 

Quando la realtà del reale non è più sufficiente. By Pataluc

Post n°7 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da patacri

La fantasia è il gate verso nuovi mondi. immaginari e immaginifici
la patafisica è un'attitudine dell'intelletto, se volete la possibilità di trovare modi in mondi diversi di dare spiegazione alle cose, anche quando queste non necessariamente ce la devono avere. il mondo dove tutto è possibile, ma anche no
cosa c'è di più esteticamente anarchico e libero di questo, nel senso di non avere senso della costrizione, del pensiero senza confini? non è una disciplina necessariamente filosofica, o meglio lo è perchè esercizio del pensiero, ma non lo è come strumento. Io spero che su queste pagine arrivi prima o poi il contributo di uno dei maggiori Satrapi viventi della patafisica, un certo Filo che riesce anche a rendere quadrato un piatto di tortellini in brodo, a mischiare sapori impossibili di caffè con linguine etc. Lui si che ci porterà in universi nuovi e inesplorati, come se fossimo in Blade Runner. Speriamo che il suo Genio si faccia sentire nelle ns pagine.

Ma anche la matematica è capace di sconfinare.
Noi siamo abituati a pensare ai numeri come entità assolute dotate di un "modulo" una sorta di quantità, privi di segno. Già il fatto di essere riusciti a rappresentarli non solo da sx verso dx ma anche da dx verso sx, è stato un primo volo patafisico, che ha permesso di pensare anche a un universo in espansione da un punto centrale, lo zero, che è anche punto di collasso. in questo modo si spigenao molti fenomeni, fisici, ma anche della vita comune. Ma è con la domanda: può esistere un numero che moltiplicato per sè stesso dia un numero negativo che DPVPELS ma esiste la radice quadrata di un numero negativo? la risposta è stata per lungo tempo NO...poi qualcuno ebbe l'immaginazione di creare un mondo nuovo e di pensare che i numeri si potessero estendere e rappresentare su una sorta di superficie con una parte Reale (sensibile) e una "immaginaria" e nacquero così i numeri irrazionali...anche questo era un "salto" che ci ha poi consentito di esprimere anche fenomeni importanti...ma se anche non lo facesse, patafisicamente ...farebbe lo stesso. Comunque finisca il vostro ragionamento andrà sempre bene, certo se riuscite ad articolare le risposte in modo volutamente complesso e decisamente divertente risulta autogratificante se non addirittura terapeutico.

 
 
 

Una rondine non fa primavera e neanche due. By Patacarli

Post n°6 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da patacri

difficile dire se questo freddo smetterà prima che le screpolature sulle mani si rimarginino e prima ancora che diano alla neutrogena un profumo migliore della varichina mista a idraulico liquido. Passi che tutto ciò che è buono ingrassa, ma ragazze mie ecco con cosa abbiamo a che fare ancora per quest'anno se siete nella casella tra i trenta e i cinquanta, che fa generico, tra il vedo e il non vedo... Alzi la mano chi si è ritrovato un chilo in meno sulla bilancia(bastarda e spietata, sicuro che l'ha inventata un tedesco anoressico) ecco quelle tre cambino blog le altre tutte con noi Bridget insegna è vero, ma quella stronza poi ha sette personal trainer che con pillole magiche che tra natale e capodanno la fanno entrare in una cazzo di 36, che in Italia fortunatamente è ancora itrovabile e scolpiscono muscoletti come fossero das Invece noi abbiamo una palestra, tra l'altro neanche sotto casa, che poi il tapis roulant quando vado io ha sempre quella stronza di vecchietta che sta a camminare per mezz'ora, ma dico io, tante vale farti un giro all'iper che magari fai anche due acquisti Dicevo, noi abbiamo la palestra non sotto casa e la nostra amica del cuore che non viene mai con noi perchè quello che le piace questa settimana fa solo curling,(io ho annuito quando me lo ha detto, ho morsicato l'ultimo culetto di brioches, giuro l'ultima, poi comunque era quella integrale con i mirtilli, praticamente un pacchetto di pavesini, comunque ho annuito , ma giuro che non so che cazzo sia! Voi?

 
 
 

Dal lo(w)-f(a)i al lo ci sei e viceversa. By Pataluc

Post n°5 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da patacri

 
Ci sei o lo fai? patafisicamente sarebbe lo stesso come dice il nostro grande Satrapo Aldo.
Ora, però, bisognerebbe discutere sul merito della questione. Perchè la domanda se ci pensate non è banale: sei proprio così o mi prendi per il culo? mi faccio spesso la domanda perchè il più delle volte non capisco, o meglio, non accetto che una persona sia manifestatamente stupida, per cui rientri nella categoria del "lo ci sei". Perchè, vedete la nostra attitudine generale di scusare o ancor peggio di concedere "intelligenza" al nostro prossimo non necessariamente è un fatto sano. Ci mette a posto la coscienza, e per chi sta a sinistra, di concedere a tutti, anche all'ultimo tra i coglioni manifesti di avere un pensiero compiuto, perchè il senso democratico ci pone a pensare (e vale anche per gli atei) che un Essere Supremo abbia dato sufficienti virtù a tutti per distinguere l'umano dalla bestia, la capacità di "cogitare" per dire "esisto". Ma non sempre è così. La stupidità è un fatto: esiste. C'è chi poi attribuisce ad essa il significato di "esperienza" per giustificare i "propri errori", magari reiterati. Ma alla fine tanto intelligente non sei. Chiunque rientri però in tale categoria, ovvero "del lo ci sei", non dovrebbe incutere alcun timore. Lo stupido in genere si riconosce, ma attenzione non esiste alcuna correlazione tra stupidità e ignoranza. Certamente l'ignoranza può essere elemento catalizzatore della stupidità, ma conosco molto laureati che definirei "braccia rubate all'agricoltura" se si associasse, a torto, all'attività agricolo-pastorale attività di scarso profilo intellettuale.
Quindi: diffidare di chi recita a memoria la divina commedia, o fa il critico in tv. Sa semplicemente delle cose, ma magari non ne ha colto minimamente il significato.
Quindi rimarrebbe il "lo(w) f(a)i".
Di questi si deve molto, molto diffidare. Sono intelligenti e sanno di esserlo. Cercano di rivalersi su chi ha, per limite personale, magari un'attitudine pacifica, fanno del male, ma se possono inveiscono sul proprio nemico anche quando l'hanno sconfitto e gettato a terra. Ma lo fanno non con manifesto sadismo, ma con una vena di sana perfidia, non esponendosi mai, cercando se possibile di stare da parte a godere lo spettacolo. Sembrano stupidi, ma hanno una grande strategia dietro. Leggono L'arte della Guerra e sono molto spesso nell'area marketing o operation, quelli che costruiscono artificiosamente i "bisogni" e poi ideano "il prodotto". Sono o non sono più pericolosi questi? Non sempre, dipende dal peso intellettuale dell'interlocutore. La Patagnocca sostiene, ad esempio, che a bridge bisogna invece essere più spaventati di incontrare un avversario del primo genere (il "lo ci sei"), dove le mosse sono casuali non dettate dal pensiero. E io condivido, già solo perchè la Patagnocca è profonda nelle sue analisi benchè dotata di un cinismo invidiabile.... ma anche no che tanto patafisicamente è lo stesso.
Il Low fi, invece ha anche di per sè nell'eccezione musicale, in particolare nella scritto riproduzione, un suo bel motivo di interesse ma qui dovrei rimandarvi al seguente mio per farvi capire il vero valore del vinile e del suo fascino(http://onthemove.autogrill.com/gen/narrations/news/2009-07-20/feticista-disco-by-gmetti)
Il low fi al gracchio di fondo determinato anche dalle scariche elettrostatiche, in qualche modo fornisce il suono "sporco", accentua il segno dell'imperfezione. Bellissimo!! Preferisco questo alla pulizia digitale. L'analogico e il low fi è meglio, puro, genuino, non sempre replicabile, anche se la sequenza dei bit potrebbe risultare numericamente più affascinante....
detto tutto ciò che volevo dire....assolutamente nulla, perchè la patafisica non è un'opinione

 
 
 

Fioretto

Post n°3 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da patacri

Certamente il fioretto evoca qualcosa .

Ad alcuni viene in mente la Vezzali che vuole “toccare” il Vostro Presidente (qualcuno lo avrà pur votato),

Qualcuno pensa a come fare un fiore piccoletto, un fioretto appunto,  con la carta seguendo le dettagliate istruzione del libro de I Qundici-fare e costruire.

I più devoti,rivolgendo uno sguardo al cielo, sospirano al pensiero di potersi avvicinare a Dio.

Altri alle privazioni volontarie di qualcosa di essenziale nella nostra quotidianità o di qualcuno come sopra per  ottenere  qualcosa o qualcuno di ancora più vitale.

Insomma sperano nel miracolo, magari privandosi di sigarette, cioccolata, televisione oppure fanno una fatica bestia che so per arrivare ad Oropa a piedi (solo per indigeni biellesi) o in cima a qualsiasi altro santuario che è stato costruito in alto appunto per questo scopo.

Io faccio i fioretti.

Preciso: non sono un costruttore di armi, non sono devota al cielo, non amo il bricolage, va da sé che rientro nella categoria di quelli che si privano per ottenere.

Le sigarette? Sarebbe troppo facile. Cito “Smetto di fumare e guadagno una settimana in più di vita. Poi magari durante quella settimana piove”…capite bene che non ne vale la pena. Caffè sigaretta sono un binomio indissolubile. No, non è questo.

Cappuccio e brioches al bar, pizza,  salmone...;la sequenza vi dà l’idea del mio disordine alimentare, se dovessi rinunciarci morirei di stenti…quindi no, non è questo

Udite udite io rinuncio a contattare, via e-mail, sms, telefono, satellite, segnali di fumo, alfabeto morse, anche alfabeto muto a volte, l’uomo della mia vita, perché naturalmente  è l’uomo della vita di un’altra.

Che banalità!!! Cazzo però una fatica bestia.

Soprattutto perché inizio il fioretto, resisto resisto resisto (massimo della resistenza devo confessare 45 giorni. Calma, pensateci e non dite che è poco), poi succede qualcosa di assolutamente incredibile , miracoloso, impossibile da tacere, e quindi mi disfo il fioretto da sola, comunico e tac ricomincio. Il timer si azzera e riparte, non time out come nel basket, resetto e riparto da zero. Una fatica impari.

Ormai sono quattro anni. Apperò !!! Risultati ottenuti?

Dunque: in primis lui non se ne accorge e quindi tutto il resto vien da sé

Allora  ho pensato: ma invece di fare i fioretti, mi iscrivessi al corso di scherma?

 

 
 
 

Zumpappà zumpappà zumpappà. By Pataluc

Post n°2 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da patacri


I numeri. La musica. Sempre mi hanno affascinato quei circoletti, i baffetti, le stanghette, i puntini, le chiavi…
I futuristi odiavano tutto ciò fosse regola, punteggiatura, accenti…e  mi chiedo perché? Ora la libertà è un concetto astratto se non ha confini. Se il mio agire non è in un sistema confinato, la libertà diventa entropia e si fa un gran casino…bello lo stato di disordine molecolare…tutte ste particelle che se ne vanno per i cazzi loro, si scontrano ogni tanto, si disperdono, poi ogni tanto si incontrano e si salutano, talvolta fanno a botte (quanto mi piace l'idea delsangue alla Kill Bill tra molecole, parole, pensieri....)…insomma è la vita…e così nell’incazzamento generale verso il tempo che passa, che molto spesso non sappiamo usare, valorizzare, non riconosciamo neanche le cose belle che facciamo, i momenti unici che si vivono, mi son chiesto in uno dei solito momenti air drumming: zumpappà, zumpappà zumpappà….a cui è seguito patat-tun, pata-tun, pata-pata-tun…
Ed eccomi a comprare una batteria elettronica…una bellissima RolandtTd4 per trasformare l’air drumming in qualcosa di più vero, percussionivamente parlando..e così il mio patatun è divenuto un battere chiodi…e poi ho avuto la necessità di avere delle regole…un metodo, per trasformare la mia cacofonia in qualcosa che fosse vagamente “armonioso”, o meglio avesse un senso…le battute, le pause, i quarti, il battere i quarti, che è sia attività di metronomo a velocità più o meno sostenute,ma in piemontese,  anche attività cerebrale non estremamente connessa …ho deciso per la prima…e dopo i quarti, arrivano gli ottavi, le pause in ottova e questa sera i sedicesimi, ma passando per gli accenti…dove mi porterà tutto questo direbbe la Cristiana..e chi lo sa…l’importante è che poi alla fine ci si diverta e che magari si riesca a mettere insieme qualcosa che un senso ce l’abbia…un senso compiuto dove le mie molecole musicali trovino un ordine almeno per una volta


 
 
 

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